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Messaggi del 25/06/2014
Pur non essendo torinese ogni tanto compero La Stampa per leggere Massimo Gramellini e Calabresi. Come sono finiti i nostri mondiali tutti lo sappiamo,premetto che non ho visto nessuna delle partite perché detesto il calcio e il suo mondo. Questo post nasce da 2 articoli e dalla notizia della morte del tifoso Ciro Esposito “Un Paese immobile” a firma di Gramellini pubblicato il 21/06/2014
“Hai un centravanti sopravvalutato, che ha segnato poco e parlato troppo ovunque sia stato. Il classico pacco dalla confezione luccicante: bello, statuario, un personaggio che fa notizia per il fatto stesso di esistere e che esiste per fare casino e mandare tweet banali che i giornali riportano con entusiasmo. Come tutti i sopravvalutati, il pacco azzurro è un asso nel vendersi e nell’incantare gli innamorati dei luoghi comuni. Diventa il simbolo della squadra e segna un gol all’esordio contro una difesa di paracarri. Tutti sanno che a ogni suo rarissimo acuto seguono mesi di catalessi, eppure tanto basta per farne un titolare inamovibile. Hai un altro centravanti che ha segnato ventidue gol negli ultimi sei mesi ed è circonfuso di grazia celeste: corre come un satanasso dietro a qualsiasi cosa si muova e ogni palla che lo sfiora si trasforma in una carambola imprendibile. E’ un bravo ragazzo del Sud, serio e lavoratore, si diceva una volta. Giovane e dalle prospettive illimitate, però forte e perbene, quindi poco spendibile sul mercato della panna montata. Viene svenduto all’estero, con la convinzione sottintesa che si tratti di una meteora, e convocato in azzurro a furor di statistiche, ma solo per accomodarsi in panca a fare da riserva a uno che vede la porta molto meno di lui. Hai questi due centravanti e, poiché sei italiano, preferisci il bluff patinato al benedetto dal destino. Ti meriti di perdere: la partita e Immobile. E di tenerti Balotelli.”
Il secondo è un articolo pubblicato su “Repubblica” il 24/06/2014 a firma di Concita De Gregorio. Protagonista del secondo articolo NON è il calcio ma Josè Alberto “Pepe” Mujica presidente dell’Uruguay. Il passaggio che mi interessa è il seguente: “Mujica è l’uomo che due mesi fa — poche settimane prima degli scontri all’Olimpico per Fiorentina- Napoli, autorità in tribuna — per un episodio assai meno grave di quello ha chiamato i ministri, non i giornalisti, poi presidenti del principali club del paese e ha detto: «Io non mando più la polizia alle partite. Sono i club che devono reagire alla violenza, se non lo fanno loro non cerchino supplenti. Per me a queste condizioni non si gioca »” Sulla trattativa tra polizia e Genny ‘a carogna,sulla sparatoria e gli scontri penso sia stato scritto di tutto e di più,come italiana provo sconcerto perché non capisco chi in nome di una fede calcistica uccide,piange...... il mio mondo è altrove! Mettiamo l’Italia al centro di più nobili interessi. I veri miti non hanno la faccia di Balotelli ma di tutti quei ragazzi che lottano per avere un lavoro,un mutuo e il diritto a un futuro.
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Inviato da: cassetta2
il 24/12/2020 alle 09:08
Inviato da: surfinia60
il 05/03/2017 alle 12:49
Inviato da: fico_vintage
il 02/01/2017 alle 12:01
Inviato da: Butturfly66
il 01/11/2016 alle 10:55
Inviato da: surfinia60
il 22/10/2016 alle 20:49