Ambrosia e cicuta

Post N° 171

Amore mio,

anche ieri sera è stata tesa, difficile. Non riuscivo a dormire, e nemmeno tu, mi sono accorta che ascoltavi i miei movimenti. Ti do fastidio quando sono insonne, ma forse cercavi un qualcosa, un mio segno, una conferma, qualcosa a cui appigliarti. Visto che non so parlare delle mie emozioni, delle mie tristezze.

So che penserai che è il periodo, che è la tesi, il lavoro. So che riporti tutto a reazioni causa-effetto tangibili, semplificatorie.

Non è così, amore.

Ieri pensavo alla prima volta che siamo usciti.
Non avevi tante speranze con me, ho accettato giusto per sfinimento, perché continuavi a chiedermelo :)

Quel giorno mi hai portata in una città lontana, in giro per locali affollati, non sapendo che il casino mi manda fuori di testa. Eppure è stato bello, con te al mio fianco. E mi hai terrorizzato con quel mazzo gigantesco di fiori e i biglietti per uno spettacolo insieme...Figurarsi, non sapevo nemmeno se ti avrei voluto rivedere, e quello spettacolo era a un mese di distanza!

Poi siamo usciti altre volte. Ero ben lontana dal provare amore, ma mi piaceva stare con te. Eri divertente, attento, protettivo. Tanto attaccato a me che molte volte mi sentivo soffocare.
Eppure credo che sia stato proprio questo, il fatto che mi davi tutto, con semplicità e tenerezza, che poi mi ha fatto innamorare di te.

Dicevi che avresti fatto di tutto per prenderti cura ogni giorno di me, per farmi felice.

Ti ricordi, com'ero bella, nelle nostre serate insieme? Fresca, brillante...eri tu che mi rendevi così.

Ieri avrei voluto prenderti di peso, e dirtelo
"Mi vedi? Sono ancora io, piacevole, intelligente...e soprattutto GIOVANE!"

Non puoi costringermi a vivere così.

Non puoi essere così diverso dalla persona di cui mi sono innamorata.

Da oggi siamo in guerra, amore mio.
A torto o ragione, è l'unica strada che mi sento di intraprendere.

Le parole ormai si sono sprecate. A modo mio ti ho detto molto di più di quello che potevo.

Non mi farai mai più sentire scontata, come non tratterai come scontate le mie azioni, lo stare con te, il cucinare per i tuoi cazzo di amici, cose così.

Sono capace di dare tutto, ma ho bisogno di un padrone che mi tenga stretta a sé.

E guerra sia.