Ambrosia e cicuta
Vorrei che la moralità fosse una stella filante, da soffiare e sciogliere al vento
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Post N° 193
Post n°193 pubblicato il 29 Maggio 2008 da Nereide_81
Giulia sa come prenderli all'amo. La pesca è una questione di alchimie, diceva il nonno. Giulia non sapeva neanche cosa fosse, un alchimia. Era troppo piccola. Pensava che la pesca fosse una cosa di pazienza, perché il nonno stava sul molo le ore, mentre lei si annoiava parecchio. Ogni tanto stuzzicava i vermicelli nel secchio. Ogni tanto controllava i pescioloni nella cesta che ancora muovevano un po' quelle branchie. Le dispiaceva molto. E a casa non li mangiava. Le facevano senso. Poi Giulia divenne grande. E il pesce cominciò a piacerle molto. Soprattutto quello che si mangia nei ristoranti. Aveva trovato degli uomini che ce la portavano spesso. Si faceva delle grandi scorpacciate di rombi e branzini al sale, astici e scampi crudi, Saint Jacques al graten ecc.ecc. Era una buongustaia. Anche per i vini. Giulia aveva conquistato un signore sulla cinquantina solo così, parlandogli di vini. Ed aveva capito cosa diceva il nonno. La pesca non è una questione di pazienza. Altrimenti non poteva spiegarsi perché, nello stesso punto, tra un pescatore con una canna iper-tecnologica e un vecchio con un fuscello, fosse il secondo a tornare con la cesta piena. Già, la pesca era una magia. Come l'amore. C'era chi portava a casa ceste d'amore, e chi rimaneva sempre senza, e piangeva aspettando un destino che tardava ad arrivare. Il cestino di Giulia era sempre pieno. Lei quella magia la conosceva molto bene. E non era merito suo. Ma dell'alchimia. Solo che nemmeno questo bastava a renderla felice. Anzi, più ne aveva, e più le mancava. L'amore a qualcuno non basta mai. Come a Giulia. |
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il 01/04/2012 alle 12:25
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