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Post N° 208

Post n°208 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da Nereide_81

Certe volte, ripensando a me stessa da bambina, mi capita di sorridere del fatto che la malizia mi apparteneva del tutto, e non sarei certo quella che potrebbe dire:

"ai miei tempi! Ho giocato con le bambole fino a quindici anni!".

No no, io avevo già delle fantasie spiccate, anche prima di afferrare il meccanismo concreto del sesso, ovvero come funzioni nello specifico l'accoppiamento uomo-donna.

Oggi mi viene da pensare a com'ero alle elementari. Prima, insomma, che il meccanismo mi fosse chiaro (e secoli prima che le mie tette si decidessero a crescere). Quando le mie fantasie erano erotiche ma non sessuali.

Mi ricordo di essere stata una bambina che, in un modo o nell'altro, riusciva sempre ad attirare le attenzioni maschili. Mi fa strano pensare che già da allora provavo un piacere irrefrenabile nel farlo, e cercavo in ogni modo di fare colpo sui miei poveri (e molto più ingenui) compagnucci.

In effetti il mio diario era pieno di scritte d'amore un giorno per l'uno, un giorno per l'altro.

Molte volte mi sono chiesta come mai: insomma, nella crescita sono diventata difficilmente emozionabile, ero davvero io quella bambina che dispensava sorrisi ammiccanti un giorno per l'uno, un giorno per l'altro???

Oggi, ho sciolto questo nodo irrisolto.
Finalmente ho capito.

In facebook, sono stata tirata dentro nel network dei miei compagnucci delle elementari.

Vi giuro! Sono uno più bello dell'altro! mai vista una serie così pazzesca. Ma non belli nel senso comune del termine, ma belli proprio in quel modo che piace a me.

Le conclusioni sono state queste:

1- Non ero io ad essere una bambina frivola, ma il cielo che mi aveva affibbiato ad una classe in cui pensare alle barbie sarebbe stato impossibile!

2- Non sono cambiata per nulla da quella bambina che sbatteva gli occhioni e emozioneggiava qua e là, alla ricerca perenne di quel brivido in più.

3- "A.",  il primo, grande amore della mia vita, lui che nonostante gli alti e i bassi in cui mi perdevo in passioncelle sbarbate rispettivamente con: E., F., P., G., M., insomma, A., il primo maschio della terra che mi ha chiesto se potevo fargli vedere la patatina, e che è rimasto dai 6 ai 10 anni in pole position...resta ancora lui il mio preferito! C'est l'amour!

P.s. E chi lo perde il vizio?

 
 
 
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Mi dispiace, oltre ad essere socialfobica, sono fondamentalmente un'asociale. La diffidenza è una caratteristica pregnante della mia personalità. Non sono tipa da quattro chiacchiere, o frasi smielate. Scrivo perché mi fa bene, tutto qui. Non m'interessa di fare nuove amicizie. Sono una persona molto indipendente, ma fragile. Molto fragile. E forse anche molto forte. Mi piacciono le cose vere della vita. Le emozioni, la schiettezza, odio la formalità e le prese di posizione. Il virtuale è solo un modo per fare il punto della situazione.
 
 
 

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