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Leonessa!

Riesci a sorprendermi... mi stai sorprendendo!

Così piccola e minuta, paziente e buona. Ti ho sempre vista come una delle poche persone, incontrate nella mia vita, che siano state meritevoli di fiducia, rispetto, considerazione e stima. Ti voglio bene.

Quello che stai affrontando adesso, mia cara, non lo augurerei neanche al mio peggior nemico ed è proprio ora, nonostante tutto, che stai mostrando la tua vitalità, la tua forza e, soprattutto, il tuo coraggio! Ti ammiro.

Il coraggio di una leonessa.
Una leonessa che non si lascia abbattere dalla forza della natura che, con indicibile cattiveria, è riuscita a piegare quell'esile corpo.
Un corpo martoriato, macchiato, trafitto da mille aculei insanguinati in quella pelle delicata fatta di carta. Delicatamente ti abbraccio.

Sei riuscita a risalire la china più di una volta, in questi due ultimi anni... è stata dura... ma ogni volta che sconfiggevi la bestia, ad ogni tuo piccolo successo, ho visto i tuoi occhi brillare della forza che, insita, non si era ancora affievolita. Ti stringo le mani.

Adesso la bestia è più forte, si è cibata del tuo corpo fin quasi all'ultima stilla e, chissà, forse anche di tutto quello che ingurgitavi per cacciarla indietro... e quella sta dieci passi avanti, oggi. Leonessa... in quel tuo corpicino da bambola che non demorde! Ti sono vicina.