Creato da nnsmettodsognare il 19/10/2009
"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nel guardare con nuovi occhi." - M. Proust

Area personale

 


PER FERMARE LE ONDE
PREMETE IL TASTO
          

 

 

CRISTINA LEONARDI

donnamangiatadallapiovra

Cristina Leonardi è una delicata artista disabile lodigiana.
Se vuoi conoscerla meglio ed aiutarci a realizzare il suo piccolo grande sogno, clicca qui.

 

 

vignetta

 

COLLABORO CON

folligeniali

FOLLI GENIALI
Museo d'arte contemporanea - Lodi

espressionelibera

ESPRESSIONE LIBERA
Associazione culturale - Brindisi

 

Ultimi commenti

Mio marito ed io siamo sposati da circa 7 anni. Siamo stati...
Inviato da: Valerie Lancaster
il 05/11/2020 alle 11:47
 
Buonasera Carla.Non mi attengo agli algoritmi di Libero...
Inviato da: divinacreatura59
il 14/10/2019 alle 18:37
 
Ciao a tutti, mi chiamo Aisha Sadat, sono sposata da 20...
Inviato da: Aisha Sadat
il 14/10/2019 alle 16:33
 
grazie..
Inviato da: en güzel oyunlar
il 27/11/2016 alle 12:27
 
thank you
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 27/11/2016 alle 12:26
 
 

Ultime visite al Blog

skywalkeranakyncassetta2mariomancino.mCherryslphobos_deimosdivinacreatura59StivMcQueenilike06bimbayokostefano.contariniStefano72CSUluruMARIONeDAMIELoriginalsaccense
 

   I am Elizabeth Bennet!

You are Elizabeth Bennet of Pride & Prejudice! You are intelligent, witty, and tremendously attractive. You have a good head on your shoulders, and oftentimes find yourself the lone beacon of reason in a sea of ridiculousness. You take great pleasure in many things. You are proficient in nearly all of them, though you will never own it. Lest you seem too perfect, you have a tendency toward prejudgement that serves you very ill indeed.

Take the Quiz here!

 

LA LIBRERIA DI CASA SOGNO

 

IN RICORDO DI SARAMAGO

josè

 

"Scrivere un diario è come guardarsi in uno specchio di fiducia, addestrato a trasformare in bellezza il semplice bell'aspetto o, nel peggiore dei casi, a rendere sopportabile la bruttezza massima. Nessuno scrive un diario per dire chi è. In altre parole, un diario è un romanzo con un personaggio solo."

 

IL BLOG CANCELLATO

 

  
     dimmi un po'

 

I MIEI BLOG PREFERITI

 

I POST DI MOLESKINE

 

IO SONO CON SAVIANO CONTRO TUTTE LE MAFIE

saviano

Una cosa è certa: io, come molti altri, continueremo a raccontare. Userò la parola come un modo per condividere, per aggiustare il mondo, per capire. Sono nato, caro Presidente, in una terra meravigliosa e purtroppo devastata, la cui bellezza però continua a darmi forza per sognare la possi­bilità di una Italia diversa. Una Italia che può cambiare solo se il sud può cambiare. Lo giuro Presidente, anche a nome degli italiani che consider­ano i propri morti tutti coloro che sono caduti combattendo le organiz­zazioni criminali, che non ci sarà giorno in cui taceremo. Questo lo prometto. A voce alta.

 

INTER POST

HANNO SCRITTO DI NOI ...
 

Post N° 628 di Marion

Sogno di Marion

Non ho resistito . . . di Mati

Filastrocca di cartapesta di Marematta

Parma! di Tesi

Futulismo contempolaneo di Gold

dedica di Ilike

Sogno a Firenze di Cate

 
 

youandme

 

vento e soffione

Sono vento.
Sussurro primavere tra le ciocche.
Raggelo di candide sferzate.

Sono vento.
E tu albero forte.
Cadano le foglie, come muoiono le certezze.

Sono vento d'estate,
solletico al sale sulla pelle,
sollievo alla calura.

Sono vento
e il vento non mi piace.
Mi ci abituo, inseguendo una rondine.

 

vaso

leo fede

mare

 

free counters

 

 

« CARI AMICI VICINI E LONTANI29 SETTEMBRE »

TERRONI

Post n°136 pubblicato il 24 Settembre 2010 da nnsmettodsognare

scuolamaterna

Lavoro dei bambini della scuola materna

 

Io non sapevo che i piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto. Ma tante volte, per anni.
E cancellarono per sempre molti paesi, in operazioni "anti - terrorismo", come i marines in Iraq.

Non sapevo che, nelle rappresaglie, si concessero liberà di stupro sulle donne meridionali, come nei Balcani, durante il conflitto etnico; o come i marocchini delle truppe francesi, in Ciociaria, nell'invasione, da Sud, per redimere l'Italia dal fascismo (ogni volta che viene liberato, il Mezzogiorno ci rimette qualcosa).

Ignoravo che, in nome dell'Unità nazionale, i fratelli d'Italia ebbero pure diritto di saccheggio delle città meridionali, come i Lanzichenecchi a Roma.
E che praticarono la tortura, come i marines ad Abu Ghraib, i francesi in Algeria, Pinochet in Cile.

Non sapevo che in Parlamento, a Torino, un deputato ex garibaldino paragonò la ferocia e le stragi piemontesi al Sud a quelle di "Tamerlano, Gengis Khan e Attila".
Un altro preferì tacere "rivelazioni di cui l'Europa potrebbe inorridire".
E Garibaldi parlò di "cose da cloaca".
Né che si incarcerarono i meridionali senza accusa, senza processo e senza condanna, com'è accaduto con gli islamici a Guantanamo. Lì qualche centinaio, terroristi per definizione perché musulmani, da noi centinaia di migliaia, briganti per definizione, perché meridionali.
E, se bambini, briganti precoci; se donne brigantesse o mogli, figlie, di briganti; o consanguinei di briganti (sino al terzo grado di parentela); o persino solo paesani o sospetti tali.
Tutto a norma di legge, si capisce, come in Sudafrica, con l'apartheid.

Io credevo che i briganti fossero proprio briganti, non anche ex soldati borbonici e patrioti alla guerriglia per difendere il proprio paese invaso.
Non sapevo che il paesaggio del Sud divenne come quello del Kosovo, con fucilazioni di massa, fosse comuni, paesi che bruciavano sulle colline e colonne di decine di migliaia di profughi in marcia.
Non volevo credere che i primi campi di concentramento e sterminio in Europa li istituirono gli italiani del Nord, per tormentare e farvi morire gli italiani del Sud, a migliaia, forse decine di migliaia (non si sa, perché li squagliavano nella calce), come nell'Unione Sovietica di Stalin.
Ignoravo che il ministero degli Esteri dell'Italia unita cercò per anni "una landa desolata", fra Patagonia, Borneo e altri sperduti lidi, per deportarvi i meridionali e annientarli da occhi indiscreti.

Né sapevo che i fratelli d'Italia arrivati dal Nord svuotarono le ricche banche meridionali, le regge, musei, case private (rubando perfino le posate), per pagare i debiti del Piemonte e costituire immensi patrimoni privati.
Non sapevo che,a Italia così unificata, imposero una tassa aggiuntiva ai meridionali, per pagare le spese della guerra di conquista del Sud, fatta senza nemmeno dichiararla.

Ignoravo che l'occupazione del Regno delle Due Sicilie fosse stata decisa, progettata, protetta da Inghilterra e Francia e parzialmente finanziata dalla massoneria (detto da Garibaldi, sino al gran maestro Armando Corona, nel 1988).
Né sapevo che il Regno delle Due Sicilie fosse, fino al momento dell'aggressione, uno dei paesi più industrializzati (terzo, dopo Inghilterra e Francia, prima di essere invaso).
E non c'era la "burocrazia borbonica", intesa quale caotica e inefficiente: lo specialista inviato da Cavour nelle Due Sicilie, per rimettervi ordine, riferì di un "mirabile organismo finanziario" e propose di copiarlo, in una relazione che è "una lode sincera e continua". Mentre "il modello che presiede alla nostra amministrazione", dal 1861, "è quello franco-napoleonico, la cui versione sabauda è stata modulata dall'unità in avanti in adesione a una miriade di pressioni localistiche e corporative" (Marco Meriggi - Breve storia dell'Italia settentrionale).

Ignoravo che lo stato unitario tassò ferocemente i milioni di disperati meridionali che emigravano in America, per assistere economicamente gli armatori delle navi che li trasportavano e i settentrionali che andavano "a far la stagione", per qualche mese in Svizzera.
Non potevo immaginare che l'Italia unita facesse pagare più tasse a chi stentava e moriva di malaria nelle caverne dei Sassi di Matera, rispetto ai proprietari delle ville sul lago di Como.
Avevo già esperienza delle ferrovie peggiori al Sud che al Nord, ma non che, alle soglie del 2000, con il resto dell'Italia percorso da treni ad alta velocità, il Mezzogiorno avesse quasi mille chilometri di ferrovia in meno che prima della Seconda guerra mondiale (7.958 contro 8.871), quasi sempre a binario unico e con gran parte della rete non elettrificata.

Come potevo immaginare che stessimo così male, nell'inferno dei Borbone, che per obbligarci a entrare nel paradiso portatoci dai piemontesi ci vollero orribili rappresaglie, stragi, una dozzina di anni di combattimenti, leggi speciali, stati d'assedio, lager?
E che, quando riuscirono a farci smettere di preferire la morte al loro paradiso, scegliemmo piuttosto di emigrare a milioni (e non era mai successo)?

Io avevo sempre creduto ai libri di storia, alla leggenda di Garibaldi.
Non sapevo nemmeno di essere meridionale, nel senso che non avevo mai attribuito alcun valore, positivo o negativo, al fatto di essere nato più a Sud o più a Nord di un altro.
Mi ritenevo solo fortunato ad essere nato italiano. E fra gli italiani più fortunati, perché vivevo sul mare.

Tratto da Terroni di Pino Aprile

 

Mi è tornata voglia di studiare storia. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
fittavolo.libri
fittavolo.libri il 27/09/10 alle 15:05 via WEB
Ciao. La storia non è scritta su cose supposte o su cose intuite, ma su fatti documentati e verificati. I racconti di avvenimenti, passati di padre in figlio subiscono, purtroppo, mutazioni che alterano la sostanza delle cose. Con questo non voglio dire che sia tutto falso, ma che in ogni caso, là dove sia possibile, bisogna accertarne la veridicità. E dove non è possibile? Diamo per scontato che tutto sia vero? Nel ‘800 avere il dominio sul territorio era di per sé fonte di ricchezza, non era per nulla necessario che la terra da conquistare fosse ricca ed era da imbecilli distruggere ciò che si stava assoggettando e non credo ci fossero timori concorrenziali da parte degli industriali del nord, per un’industria che era inconsistente. Invece è lecito pensare che certe azioni di forza da parte dei soldati del regno sabaudo succedessero perché non tutti erano contenti di avere un nuovo padrone, nuove e vecchie tasse, come la tant’odiata “tassa sul macinato”. In tanti erano rimasti delusi dalle mancate promesse fatte per assicurarsi collaborazione e consenso, come quella di una ridistribuzione delle terre a scapito dei grandi latifondisti. Invece questi ultimi non persero tempo ad accattivarsi i nuovi governanti, e avere favori in cambio di consenso. Questi erano meridionali, solo che erano ricchi stavano bene e volevano conservare il loro stato sociale anche con il nuovo re. Insomma la faccenda non è così semplice d’affrontare, e soprattutto non bisogna cedere alla tentazione di un riscatto che rivalorizzi il meridione e giustifichi certe condizioni sociali, dando la colpa solo ai Savoia. Purtroppo il servilismo spudorato messo in atto dai Borboni in decenni di dominio sulle terre del sud, è continuato fiorente anche dopo la loro dipartita. In fondo è uno dei metodi più efficaci per assicurarsi fedeltà e ossequi. Insomma “a ciascuno il suo” diceva un grande meridionale, a ciascuno le proprie colpe. Per il resto mi trovi perfettamente d’ccordo visto che sono cose che avevo scritto anch’io nel precedente commento. È stato un piacere dialogare con te, scusami per essermi lasciato andare. Buona settimana. Giuseppe
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963