Quando nasciamo ci ritroviamo, volenti e nolenti, in una realtà che diventa il più
delle volte la nostra famiglia ed una società che diventa la nostra società.. Cosi
beviamo il primo latte e mangiamo le prime pappe, facciamo le prime esperienze,
pronunciamo le prime parole, incominciamo a capire, impariamo a vestirci e lavarci
da soli, poi a gestire il nostro tempo, poi i nostri sforzi, poi il denaro, quel che c'è,
fino a che, come ogni passerotto dal suo nido, siamo in grado di volare da soli.
e cosi facciamo. Che poi sfruttiamo mammà, o i soldi di papà, o che non sappiamo
rinunciare a qualche genere di cordone ombelicale, siamo in grado, in caso di
necessità forzata, di farlo, è questa la differenza che ci vede, finalmente,
attori in età adulta e responsabile.
Bene.. da questo momento ci può essere la presa di coscienza dell'aspetto che
più sembra in contraddizione col passato, anche se non lo è. quello di essere
entità sole, uniche, isolate, variabili indipendenti della società mai indispensabili
a nessuno, ma teoricamente fondamentali per chiunque incrociamo nel nostro
cammino di vita.
E cosi è successo a me, molti anni dopo purtroppo aver lasciato casa, ho
scoperto quanto la vita delle persone anche più care non sia mai legata
alla mia, se non dai reciprochi sentimenti, sino a quando vi sono, e da
specifiche esperienze assieme, sino a quando ci sono. Ma non dipendendo
da me, ne da loro, ma dall'ordine delle cose e dal susseguirsi di una infinità
di impredibili avvenimenti, io so che loro possono stare senza di me, ed io
di loro.
Le sensazioni di disperazione e di abbandono di chi soffre scoprendo suo
malgrado quanto questo sia vero, sono comunque sensazioni che passano,
sempre che vogliamo lasciarle passare e non violentiamo il nostro inconscio
con l'autolesionismo, volgarmente ed antipaticamente detto "piangersi
addosso".
Che senso ha allora rendere partecipi della nostra vita alcune persone? e
far parte della vita di altre? Beh, io credo che il senso sia proprio nel vivere,
e se dobbiamo vivere in un mondo di persone che fanno un cammino
individuale, non possiamo che amarle dando loro quello che serve, perchè
se lo portino appresso, e non perchè ritorni a noi. Vanno, e se lo porteranno
via.. Dare fisicamente, materialmente, spiritualmente, passionalmente,
sentimentalmente.. ognuno dia quel che puo dare a chi lo puo ricevere, e, se
tutti impareranno a vivere in quest'ottica, ognuno riceverà tanto, imparerà a
valutare tanto quel che riceve, anche se non era quel che gli sarebbe piaciuto
avere..
Questo il senso di mille incontri nella nostra vita di persone indipendenti
e sole, amplificato qui dall'effetto della pseudo_virtualità che abbiamo nel web,
in cui ogni primo giorno scopriamo persone interessanti, ogni secondo giorno le
vorremmo parte della nostra vita, ogni terzo ci accorgiamo che la loro vita è
loro, ed ogni quarto li vediamo andare lontano da noi, più e molto più di quanto
avessimo pensato, sognato e sperato..
Sognare fa bene a volte, ma bisogna ricordarsi che i nostri desideri sempre
sogni sono, la realtà non è mai come la crediamo, e se un giorno lo sembrasse,
lo è solo per l'istante in cui lo sembra, poichè tutto è in divenire e non possiamo
mai saper nulla di quel che sarà. Noi possiamo solo capire come funzionano le
cose da mille differenti esperienze, ma come sappiamo che l'acqua riempie il
recipiente in cui la poni, cosi non sapremo mai la singola molecola d'acqua dove
si posizionerà, e se la potremo gustare nella nostra vita..
Orbene, io credo che la nostra solitudine e la nostra non indispensabilità vada
tenuta in seria considerazione, perchè è proprio quando riusciamo ad accettarlo,
a capire l'indipendenza delle nostre anime in cammino, che potremo dare agli
altri qualcosa di puro e non legato alle aspettative o ai sogni altrui, se non
proprio ed egoisticamente alle nostre. Qualcosa quindi davvero di fondamentale
per la vita delle persone che incrociamo e che di riflesso lo diventa per noi.
L'addio non sarà mai più un vero addio, perchè il cuore di chi dà, non dimentica,
ne quello di chi riceve, ma tutti, da bravi cittadini del mondo, proseguiremo nel
solitario cammino in mezzo a sempre nuove persone, ma con il cuore sempre
più carico di vere ed uniche Presenze; restano dentro di noi persone non
perchè indispensabili ma perchè fondamentali, e così nel cuore di tutte le
persone per le quali non siamo indispensabili, ma fondamentali.
Abbraccio nel mio cuore persone a me care a decine, abbraccio nel mio cuore
tante persone la cui strada in qualche modo, talvolta più talvolta meno, si
allontana dalla mia in questo blog, in particolare abbraccio setina, bacio, ely,
princiola, kristal, sogno, gayl., claire, ilsognomio, Lidia e Cristina.. Praticamente
la maggior parte dei miei contatti. Fa nulla, il mio cuore è forte, perchè grazie
alla loro presenza è ora più ricco.. e le porta con se..
Inviato da: eleanor81
il 29/12/2010 alle 16:03
Inviato da: Cicotita
il 24/11/2010 alle 11:42
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