Cerca in questo Blogciel errantJ'aime alors contempler le ciel Avoir l'impression de m'envoler vers les nuages qui passent puis s'effacent Dans le bleu d'une mer sans fin m'ispira - il cielo e i suoi fenomeni - nordens skalder - zacekfoto - lumières d'altitude - toshimi taki - il nostro nord del mondo - akira fujii - olgeir andresson - ladislav kamarad - nils jorgensen - vincent munier - kai rösler - ursula i abresch - cortina stelle - lights in the dark - nuovo orione - le montagne - foto dolomiti - montagna veneta - passeggiando - fortunatophotography - avso - yosedolo - cristaldegivre - astrosurf - twanight - all the sky - vinterriket - weatherscapes - astro-pics Citazioni nei Blog Amici: 2 Area personale- Login
Menuse sei connesso a facebook per accedere al mio canale musicale fb clicca qui sopra (the channel is for those who love nature and melancholy...) Fotografia & Astronomiacorpo macchina: Sony Alpha 200 obiettivi: Sigma 17-70 + Sigma 70-300 Apo treppiede: Benro A1681 filtri: GND Kood e Cokin + ND3 Visico polarizzatore Hoya pro1 scatto remoto
telescopio riflettore Meade 2120 LX6 10'' f/10
telescopio rifrattore Konus Venus 60mm f/15 oculari Plössl, ortoscopici Meade, zoom Swarovski binocolo Minolta Activa 7x50
« ... chi ha visto il vento? Né tu né io; ma quando gli alberi piegano la testa è il vento che passa » - Ch. Rossetti
Ultimi commentiI miei Blog Amici
La pace delle cose selvatiche Quando la disperazione del mondo mi cresce dentro
who am I?Nordavind è il moniker che uso e il nome di questo blog. In lingua norvegese significa ''vento del nord''.
|
pensieri, immagini, parole
Post n°37 pubblicato il 12 Giugno 2011 da Nordavind1709
Tag: piccolo principe, silenzio Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.
Il Piccolo Principe
Post n°36 pubblicato il 11 Giugno 2011 da Nordavind1709
Qualcosa è nascosto. Vai a cercarlo. Vai e guarda dietro ai monti Qualcosa è perso dietro ai monti. È perso e aspetta te. Vai!
Rudyard Kipling (combattè sull'Altopiano di Asiago durante la Grande Guerra)
Post n°35 pubblicato il 10 Giugno 2011 da Nordavind1709
Dev'esserci qualcosa di insolitamente sacro nel sale, se è contenuto nelle nostre lacrime e nel mare
Post n°34 pubblicato il 09 Giugno 2011 da Nordavind1709
Sogni Fragili
Innumerevoli volte mi sono fidato di te Lasciandoti tornare Sapendo… desiderando... tu sai Avrei dovuto correre... ma sono rimasto Forse ho sempre saputo Che i miei fragili sogni si sarebbero spezzati per te Oggi ho presentato me stesso Ai miei sentimenti In una agonia silenziosa, dopo tutti questi anni Che mi hanno parlato... dopo tutti questi anni Forse ho sempre saputo Che i miei fragili sogni si sarebbero spezzati per te
Post n°33 pubblicato il 08 Giugno 2011 da Nordavind1709
«It's a question I can't answer, why I like such music, atmospheric and melancholic... I don't know, it just attracts me... maybe because you must have a very sane mind, if you understand... [...] I think it's good to allow yourself to have those "negative" emotions. Melancholy is a very inspiring mood...» Markus Stock - Empyrium
Post n°32 pubblicato il 07 Giugno 2011 da Nordavind1709
È raccomandabile piangere... È raccomandabile piangere... È raccomandabile piangere... fa bene al cuore
Nedžad Maksumić
Post n°31 pubblicato il 07 Giugno 2011 da Nordavind1709
[...] L'incombere umorale delle idee delle istanze L'incombere umorale degli affetti del sangue Potessi dirti quello che nemmeno posso scriverti Esiterei nel farlo... [...]
Post n°30 pubblicato il 31 Maggio 2011 da Nordavind1709
Pochi giorni fa ho colmato una lacuna che mi portavo dietro, infatti non avevo ancora visto un film girato qui dove abito, sull'Altipiano dei Sette Comuni. Di film in questo territorio a dir la verità ne sono stati girati diversi, non film banali, di storie inventate, film d'azione tout court o simili, ma tutti legati a importanti vicende storiche che hanno segnato queste montagne e la storia d'Italia. Il film tratta proprio il mestiere del recuperante, come si evince dal titolo, e devo dire, mi ha toccato molto, sia perchè girato in zone che conosco alla perfezione, sia perchè è interpretato interamente da gente del posto e tratta vicende molto tristi, accadute solo pochi anni fa. Il film segue quindi le vicende di questi due protagonisti, che iniziano a lavorare assieme. Vivono in montagna, in una malga di legno, sotto la neve anche nella tarda primavera, isolati dal resto del mondo. Cercano materiale bellico, ma il vecchio Vu è alla ricerca di un tesoro che un ufficiale austroungarico avrebbe nascosto tra le montagne. Con l'aiuto di un cercamine proveranno a trovarlo, ad un certo punto pensano di esserci riusciti, in realtà troveranno sepolti sotto le rocce i resti di decine di soldati morti a causa dello scoppio di una granata. Scossi, continueranno nel loro lavoro, alla ricerca di materiale da vendere. La vita dei recuperanti va avanti così, sotto le nuvole che corrono veloci nel cielo, con la paura delle bombe da disinnescare, con le greggi solitarie che lontane risalgono le montagne, con i pensieri alle proprie famiglie. Alla fine però, Gianni, spaventato dalla possibilità di perdere la vita facendo questo pericoloso mestiere, decide di abbandonare il vecchio Du e di seguire il consiglio della sua ragazza, ossia quello di intraprendere un lavoro meno pericoloso, come quello del manovale, ora che ce n'è la possibilità. Il film si conclude con il vecchio Du che rimprovera Gianni di averlo abbandonato, e di aver lasciato la vita libera della montagna. È un film che mi ha fatto pensare davvero molto, alle difficoltà della vita di un tempo, sicuramente maggiori di adesso, alle difficoltà della vita nella mia montagna, ma anche i loro risvolti positivi, il loro fascino per certi versi, la vita all'aria aperta, la semplicità delle cose ...per questo ho voluto intitolare questo topic così, prendendo spunto da un libro di Enzo Rela e Mario Rigoni Stern: L'Altipiano: un posto per gli uomini. Parte della prefazione di Giovanni Kezich ben si adatta alle sensazioni che il film mi ha impresso, alle sensazioni che ho dentro: ''Luoghi, persone, atmosfere che sono gli stessi dei racconti di Rigoni Stern [...] per uno sguardo su un mondo di montagna che appare assorto in una propria quotidianità senza tempo, ineffabile in una sua umiltà dignitosa e semplice, la stessa che si coglie sui visi di tanti dei piccoli patriarchi al tramonto. Un mondo di grandi spazi aperti e luminosi, di neve che cade e che poi se ne va, di vecchi che invecchiano e di bimbi che nascono, anni luce lontano da qualsiasi oleografia alpestre, da tanta retorica alpinologica o dal prepotente localismo oggi in gran voga: l'Altipiano, un posto per gli uomini.''
Post n°29 pubblicato il 27 Maggio 2011 da Nordavind1709
Una poetica foto della Terra ripresa dall'astronauta Doug Wheelock
Non ci sarebbe lo splendore del tramonto, né la promessa radiosa del mattino ... - Rhoda Helen Hoopes -
Post n°28 pubblicato il 27 Maggio 2011 da Nordavind1709
And again the moon is on the wave, gliding gently into me,
Post n°27 pubblicato il 26 Maggio 2011 da Nordavind1709
Immaginatevi di trovarvi in mezzo ad un prato, di notte, distesi a pancia in su ad osservare le stelle. Guardando il cielo notturno, ogni tanto si ha la sensazione di partire col corpo. È la stessa sensazione che a volte provo ascoltando musica, disteso sul mio letto, o magari in viaggio, in treno, socchiudendo gli occhi. Non sono molti i generi musicali che mi danno queste sensazioni, ma tra questi vi è sicuramente il neofolk. Due tra i miei gruppi preferiti, classificabili sotto questo filone musicale, i francesi Les Discrets ed Alcest, che collaborano spesso assieme -ricordo lo split pubblicato nel 2009- hanno appena rese pubbliche nel loro myspace alcune canzoni contenute nell'album ''ZERO'' (canzoni composte ancora 4 anni fa, ma mai apparse in alcun album ufficiale). Come dichiara l'artista (in tutti i sensi, a me personalmente ha regalato un suo bellissimo disegno autografato), fondatore dei Les Discrets, Fursy Teyssier, queste canzoni sono ''for those who like 90's bands such as Type O, Alice In Chains etc''. Lo stile delle due bands è comunque inconfondibile, l'album non si discosta molto da altri capolavori (come Souvenirs d'un autre monde, tanto per fare un esempio) pertanto a mio avviso sono da consigliarsi a tutti gli amanti del genere. Le sonorità sono bellissime e profonde, sonorità che fanno viaggiare con la mente (e in questo periodo io ne ho proprio bisogno...), non a caso una canzone -forse la più bella- si intitola ''State of mind''. E del resto, nella stessa nota biografiaca di uno dei due gruppi si legge tutto l'intento ispirativo e contemplativo che la loro musica vuole trasmettere: ''la nostra musica riesce ad evocare un clima primaverile pieno di bellezza, di intensa gioia e di luce, ma anche pieno di desideri e di nostalgia. Mi vengono in mente i ricordi innocenti e beati della mia infanzia, così come le impressioni di un paese immaginario, fatto di una perfetta armonia''. Le canzoni di ZERO potete ascoltarle cliccando qua
Post n°26 pubblicato il 25 Maggio 2011 da Nordavind1709
Che sta facendo adesso Amor mio A che pensa?
Nazim Hikmet
Post n°25 pubblicato il 25 Maggio 2011 da Nordavind1709
MAGO: ed ora veniamo a te, mio luccicante amico. Tu desideri un cuore, non immagini quanto tu sia fortunato a non averlo: il cuore non sarà mai una cosa pratica finché non ne inventeranno di infrangibili. UOMO di LATTA: sì, ma io lo vorrei lo stesso. MAGO: nel paese dal quale provengo ci sono uomini che passano la vita facendo opere buone, sono chiamati benefattori. I loro cuori non sono più grandi del tuo, ma hanno una cosa che tu non hai: un riconoscimento. E dunque, in considerazione della tua grande bontà, è con gioa che ti offro questo piccolo pegno come simbolo della nostra stima e del nostro affetto.
Mago di Oz – Lyman Frank Baum
Post n°24 pubblicato il 24 Maggio 2011 da Nordavind1709
è così, stanotte non riesco a dormire, sono quasi le 3 del mattino ...pensieri e sogni (quelli veri, fatti ad occhi aperti) che si rincorrono ...mi fa compagnia questa canzone
Your name I spoke many times,
Post n°23 pubblicato il 24 Maggio 2011 da Nordavind1709
Prova a meditare sul sentiero, devi solo camminare fissando la strada sotto i piedi senza guardarti intorno ...e così cadi in trance, mentre la Terra scorre sotto di te. Jack Kerouac
Post n°22 pubblicato il 23 Maggio 2011 da Nordavind1709
Erde und Wasser kleiden mich_________________Terra e acqua mi vestono
Post n°21 pubblicato il 23 Maggio 2011 da Nordavind1709
Tag: neofolk, sol invictus La Prophecy Production (label tedesca) ha appena annunciato sul proprio sito che è disponibile -esclusivamente per l'acquisto on-line- una succosa raccolta del gruppo inglese neofolk Sol Invictus. La raccolta consta in un box contenente ben 27cd e 3dvd e contiene molte canzoni inedite o rare. Coloro i quali effettueranno una pre-ordinazione (entro il 30 c.m.) vedranno il loro nominativo stampato in un'apposita lista inclusa nel cofanetto stesso! Inoltre ogni box avrà inclusa una breve nota di ringraziamento scritta a mano e firmata da Tony Wakeford (il fondatore della band). La data della release è prevista per il 16 giugno 2011. Il lato ''dolente'' sta nel prezzo, il box infatti viene venduto alla ''modica'' cifra di 199,99€...
Post n°20 pubblicato il 23 Maggio 2011 da Nordavind1709
Tag: award, fotografia
Post n°19 pubblicato il 23 Maggio 2011 da Nordavind1709
Giovedì scorso, mentre osservavo la cartina topografica dell'Altipiano, come al solito non potevo che fantasticare su una delle mille escursioni possibili, in particolare sulla parte dell'Altipiano che reputo più affascinante, ossia la zona alta (come la chiamiamo qui), vale a dire il gradone sommitale dell'acrocoro dei Sette Comuni, che si cela a nord della conca centrale -laddove si trovano i paesi- e che si eleva su una quota media di 1500m per un'estensione di oltre 300kmq di superficie. Come mi capita di sovente, decido d'istinto di partire per una meta, non meditata ...e questa volta lo faccio sul tardo pomeriggio. Decido di salire fino a Cima Vezzena, una montagna che si erge per 1.908m sul livello del mare e la cui cima è famosa per il grandioso panorama che offre su gran parte dell'Altipiano e sull'intera Valsugana, valle racchuisa tra il bastione dell'Altipiano stesso e la Catena dei Lagorai, 1.800m più in basso. La cima prende il nome dall'omonima Piana, che si trova poco più sotto, il suo antico nome cimbro corrisponde invece a Spitz Verle. Parto da casa verso le 16, il tempo non è dei migliori, tanto che nel percorrere in auto gli oltre 30km che mi separano dal punto di partenza mi becco pure un acquazzone. Neppure la partenza è delle più incoraggianti, il tempo pare volgere al brutto ...e ho pure un problema con uno scarpone (si sta staccando la suola!) ma decido di salire egualmente, magari confidando in un bel tramonto quando sarò lassù. Questa volta -al contrario delle mie precedenti ascese- scelgo la via meno diretta, percorro cioè una vecchia strada militare (costruita dall'esercito autroungarico durante la Grande Guerra) anzichè il sentiero CAI (comunque assai impegnativo). Salgo la lunga mulattiera in religioso silenzio, con me salgono i miei pensieri, mi fa compagnia un gheppio. Il bosco inizialmente è assai brutto, si tratta di una pecceta secondaria (ossia di impianto artificiale, messa a dimora per riparare i danni bellici) assai densa. Mano a mano che salgo il bosco si fa però sempre più bello, incontro anche un paio di caprioli, più su mi trovo in un abieteto puro (bellissimo): enormi e colonnari abeti bianchi si innalzano verso il cielo, brillando d'argento, nel sottobosco l'erica è ancora fiorita e ...con un tuffo al cuore, vengo sorpreso dall'incontro fugace con una femmina di gallo cedrone. L'osservo per un po', prima che scompaia nel fitto della vegetazione, proseguo poi il mio cammino. Dopo quasi due ore sono in cima. Una visione dalla cima (il video non è mio) Sulla vetta, direttamente scavata nella roccia, si trova una fortezza risalente al Primo Conflitto Mondiale (o meglio, quel che ne rimane). Il forte infatti è quasi totalmente crollato a causa dei bombardamenti e del ''saccheggio'' perpetruato negli anni '30 dello scorso secolo. Opera arditissima, quasi mi vengono le vertigini ad osservare il panorama dalle finestre ormai ''sospese'' nei muri rimasti. Capisco il perchè il forte venisse soprannominato ''l'occhio degli altipiani''. Come sempre quando mi trovo in questi luoghi (ce ne sono molti sull'Altipiano) non posso che meditare sulla vita che dovettero condurre i soldati a quel tempo, fatta di sacrifici e paura, tra lo scoppio delle granate nemiche e dei fulmini che numerosi si abbattono a queste altezze. Tra gli altri questo forte ospitò tra le sue mura anche lo scrittore Fritz Weber (autore del famoso Tappe della disfatta) ed il regista Luis Trenker.
Post n°18 pubblicato il 23 Maggio 2011 da Nordavind1709
Getta un seme e la terra ti porgerà un fiore. Sogna il tuo sogno rivolto verso il cielo, ed esso recherà a te la tua amata. Kahlil Gibran
|
Inviato da: Sorcellerie, le blog
il 02/08/2013 alle 10:07
Inviato da: Golcondo
il 13/11/2011 alle 09:57
Inviato da: Redendacc
il 04/10/2011 alle 12:23
Inviato da: UlteMirari
il 21/09/2011 alle 23:29
Inviato da: UlteMirari
il 06/09/2011 alle 14:16