Creato da noteinblu il 24/04/2006
inchiostro e carta

I miei link preferiti

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Ultime visite al Blog

avv.fbacchilegamanahnoteinblumarittiellagiuliano.alunni4anna545carlottaglmyourekiddingnicolettarambellidi.luna.nuovaspecial_k1983na.mattalacky.procinotanksgodisfridayantropoetico
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Il concerto sotto il concerto »

chiodo Schiaccia chiodo

Post n°346 pubblicato il 02 Aprile 2007 da noteinblu
Foto di noteinblu

Mi sono trovato a pensare, e mi capita spesso, nel bene e nel male.
Nella piena della mia storia con Giulia mi era venuto naturale fare un confronto con quell’unico, fino a quel momento, altro rapporto della mia vita.
Il pensiero di Anna mi aveva tormentato per ben due anni dopo quella parola fine che aveva deciso di scrivere sull’ultima pagina della nostra relazione ed avevo continuato ad idealizzarlo come il solo, possibile e naturale, amore della mia vita.
Giulia, la prima, vera emozione dopo tre anni di storie sconnesse, si era decisa a rimettere in discussione tutti quei pensieri e quelle certezze cullate fino a pochi istanti prima.
Ora rivisitavo il mio rapporto con Anna, accentuandone i punti deboli, togliendola da quel piedistallo su cui l’avevo tenuta per così tanto tempo.
C’era Giulia e adesso, ne ero convinto, si trattava della ragazza giusta, la sola per me. Il cuore tornava a battere e a distribuire pensieri ed emozioni, come una luce nuova da puntare su tutto quello a cui dedicare attenzione e su cui posare gli occhi.
Nel mio continuo ragionare avvertivo però qualcosa di dissonante in quel repentino cambio di convinzioni, quel colpo di vento improvviso che aveva fatto puntare la mia banderuola verso un’altra direzione.
Non poteva essere così.
Non poteva essere diventata, Anna, quella persona così sbagliata che adesso ritrovavo nei miei ricordi di sempre come, forse, non poteva essere Giulia quella ragazza ideale che riuscivo a convincermi di avere accanto.
Mi ritrovavo nelle ultime parole di Anna dette su quella panchina, in uno di quei rari incontri distribuiti dal destino, e non capivo a come potevo esserci arrivato. La risposta è arrivata al ritorno da una consegna, in un giorno di pioggia.

È facile, viene quasi naturale, rinnegare una storia d’amore che ci si è lasciati alle spalle. Ci si convince di qualcosa, aprendo le braccia al presente che ti stringe la mano e che è li accanto a te, ad occupare un posto che ha avuto predecessori illustri, importanti “per sempre”, in tempi non così lontani.
Ci si convince per coprire un fallimento, annegando e tralasciando lo scomodo “vero” di quel sentimento, così sincero e palpabile, in altri momenti della tua vita. Si passa sopra, come un numero vittima dell’evidenziatore e della biro, se non bastasse, per coprire la verità di un’amarezza con un lenzuolo di ragioni, di cui ci si ama convincere tra le braccia di un’altra persona, a cui donare lo stesso amore di sempre.

Non è vero in assoluto quello che penso, lo so, è vero che ogni situazione è diversa.
Ho capito di aver voluto bene ad Anna, a Giulia e che ne vorrò a chi conoscerò domani ma è un sentimento che voglio e sento di pensare come infinito.
Proverò a non scalfire mai quel ricordo, vero perché vissuto, ma a custodirlo, magari in un altro cassetto da accettare ed aprire senza paure, ma solo col piacere sincero che mi ha lasciato viverlo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963