Creato da noteinblu il 24/04/2006
inchiostro e carta

I miei link preferiti

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Ultime visite al Blog

avv.fbacchilegamanahnoteinblumarittiellagiuliano.alunni4anna545carlottaglmyourekiddingnicolettarambellidi.luna.nuovaspecial_k1983na.mattalacky.procinotanksgodisfridayantropoetico
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Non ci sono rimasto malecitazioni dal disco rotto »

Hardcore o Crossover?

Post n°353 pubblicato il 08 Aprile 2007 da noteinblu
Foto di noteinblu

Doveva essere la serata bolognese del mitico “Cafè Santangelo” e invece la disponibilità di Melissa sottraeva Nicola alle mie intenzioni.
Un sabato senza alternative da sfruttare.
Ero passato anche a negozio da Fabio per auguragli la Buona Pasqua e sapere se qualche concerto interessante sul territorio avrebbe potuto colmare la mia lacuna.
Nessuna prospettiva ma, in compenso, guadagno l’uscita da quella saracinesca, abbassata con un metro di scarto, con l’omaggio valido per tutta la rassegna del “Cassero Jazz”, un po’ di programmi a cui sottrarre appuntamenti per le prossime settimane e la certezza di presentare il mio “Jazz d’Autore” all’interno della programmazione estiva del “Caffè della Rocca”.
È una bella giornata di sole, alla fine e cosa può capitare di brutto.
Mi rassegno, senza sforzo, alla prima serata da passare in casa, amareggiato solo per quel record da 7 su 7 in cui stavo iniziando a credere.
Nel tardo pomeriggio invece ricevo l’invito di Matteo che mi chiede se voglio accompagnarlo ad un concerto hardcore/crossover (propongo per la seconda) al centro sociale del Peacemaker. Non potevo chiedere di più.
La telefonata di Annalisa, che mi comunica la sua calata sul territorio imolese, grazie al passaggio offerto da amici della zona bolognese, arriva in ritardo e mi dispiace veramente non riuscire ancora a riabbracciarla.
Di nuovo in moto verso altra musica.

Parcheggiamo la mini cooper 1300 di Matteo vicino all’ingresso.
Varchiamo le porte del centro sociale della zona industriale imolese e, dopo i 4Euro d’ingresso, ricambiati con un timbro sul dorso della mano destra, puntiamo direttamente la sala ordinata ai concerti. Il palco non è ancora montato.
Mi rendo conto del nostro discreto anticipo.
Uno dei due gruppi della serata sta attentando ad un piatto di pasta e fagioli cucinati dentro la struttura, da alternare col riso, accompagnato da una fetta di pane. Matteo ritrova il suo amico, chitarrista e compositore ed è l’opportunità per conoscere anche gli altri membri della band.
Ci riversiamo all’aperto, grazie alla primavera, dove altri alternativi di sinistra hanno deciso di spendere l’attesa dell’evento tra birra e sigarette fatte a mano.
Finalmente arrivano anche gli headliners, responsabili dei pezzi della batteria.
Finito lo scarico inizio a scambiare due parole con uno di loro grazie al quale mi levo un po’ di curiosità.
È una formazione tenuta insieme dalla passione per la musica e dall’amicizia.
Pensavo fossero di Modena ma alla fine, mi spiega che nessuno di loro abita lì.
La città emiliana è solo il punto di incontro per la prova settimanale viste le residenze sparse tra Bologna, Parma, Reggio Emilia e oltre Piacenza.
Mi fa piacere ritrovare tutta la pura passione per la musica e l’amicizia che rende possibile ogni cosa.

Con Matteo decidiamo di spendere un po’ di anticamera, viste le prove del suono che aspettano i nostri interlocutori, da qualche parte.
Lo porto al River Side per quel caffè che aveva desiderato ma poi diventato la solita coca-cola. Io rimango sulla bevanda calda e punto una tazza di cioccolata che mi affascina sempre.
Al barista in seconda però non riesce un granchè ed era l’ultima bustina.
Sbaglia la dose del latte così nel bricco ne rimane quasi un’altra metà, a discapito della densità della mia amata. Alla fine me la offre tutta senza sapere che per me non è stato proprio un sacrificio.
Torniamo in tempo per l’inizio del concerto.

Fortunatamente un po’ di pubblico si è racimolato e almeno un briciolo di atmosfera è salva.
La presenza scenica, soprattutto del cantante mi prende un casino e la posizione non voluta del secondo chitarrista, sempre spalle alla platea, di fronte alla batteria, con il manico della chitarra che esce dall’esile figura del frontman è proprio degna di fotografia (anche se non sono in grado di catturarla).
Tutto è equilibrato e i brani originali mi prendono immediatamente anche se, come spesso succede, la parte penalizzata è la voce ed è un peccato considerati i testi in italiano che sembrano interessanti.
Finito il set faccio le mie congratulazioni per lo spettacolo e tra le mani di Matteo finisce il loro cd. Finalmente posso aggredire il librettino annesso, dare un’occhiata alle parole e convincermi di quanto peccato sia stato commesso nel non amplificarle a dovere.
Torniamo all’auto e vengo allettato da Matteo all’idea di conoscere la cugina della sua ragazza, che stanno vivendo l’uscita del sabato sera in parallelo, tra i confini del comune di Faenza (RA).
Ci parcheggiamo sotto casa mia in attesa della faccia da dare al resto dei minuti, ascoltando Miles che improvvisa qualcosa di bello con Thelonius.
La telefonata delle intenzioni però porta a letto le nostre interlocutrici e di conseguenza anche la mia figura.

(Pasqua)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963