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« Lavori in corsoLanguidamente »

3 Momenti di Sceneggiatura

Post n°383 pubblicato il 08 Maggio 2007 da noteinblu
Foto di noteinblu

Tratto da “Pulp Fiction”

Jules: Ti ricordi di Antwan Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano. Lo chiamavano “Tony Rocky Horror”…
Vincent: Sì mi pare.. quello grasso
Jules: Ma io non me la sentirei di chiamarlo gasso. Poveraccio, ha problemi di peso. Che deve fare è samoano…
Vincent: Credo di sapere di chi parli e allora?
Jules: Eh, Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace…
Vincent: Che cos’ha fatto, se l’è scopata?
Jules: No.. no no no no no, niente di così grave. Le ha fatto un massaggio ai piedi.
Vincent: Un massaggio ai piedi?
Jules: (annuisce)
Vincent: Tutto qui?
Jules: (annuisce)
Vincent: E allora Marsellus che ha fatto?
Jules: Ha mandato a casa sua due scagnozzi. L’hanno portato sulla veranda e l’hanno buttato di peso fuori dal balcone. Il negro s’è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c’era.. c’era un giardinetto ben curato, col tetto di vetro, come in una serra. Il negro c’è passato attraverso.
Beh, da allora non è capace di esprimersi molto chiaramente.
Vincent: Cazzo, un vero peccato.
Jules: (annuisce)
Vincent: Però bisogna ammetterlo, quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia.
Jules: Che vuoi dire?
Vincent: Ma che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace.
Jules: Secondo te non ha esagerato?
Vincent: Beh, Antwan probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto ma doveva pur aspettarsi una reazione.
Jules: Ma era un massaggio ai piedi, non è niente, io lo faccio sempre a mia madre.
Vincent: No, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace.
Voglio dire, è così grave come se gliel’avesse leccata? No, ma è lo stesso fottuto campo da gioco.
Jules: Oh, oh.. aspetta, fermo li. Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.
Vincent: Non lo è ma è lo stesso campo da gioco.
Jules: Non è neanche lo stesso campo da gioco. Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio ma, sai, toccare i piedi di sua moglie e infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato e non è nemmeno lo stesso sport.
Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo.
Vincent: Ma tu l’hai mai fatto un massaggio ai piedi?
Jules: Non venirmi a parlare di massaggi ai piedi perché io sono un maestro di piedi massaggiati.
Vincent: E ne hai fatti molti?
Jules: Cazzo, ho una tecnica che levati, niente solletico, niente di niente.
Vincent: A un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?
Jules: Vaffanculo.

Quentin Tarantino

Tratto da “Full metal jacket”

Hartman: Io sono il sergente maggiore Hartman vostro capo istruttore. Da questo momento potete parlare soltanto quando vi sarà richiesto e la prima e ultima parola che dovrà uscire dalle vostre fogne sarà “Signore”, tutto chiaro luridissimi vermi?
Coro: Signorsì signore!
Hartman: Ah che cazzo, non vi sento! Rispondete come se le aveste davvero!
Coro: Signorsì signore!
Hartman: Se voi signorine finirete questo corso e se sopravviverete all’addestramento sarete un’arma, sarete dispensatori di morte e pregherete per combattere. Ma fino a quel giorno siete uno sputo, la più bassa forma di vita che ci sia nel globo. Non siete neanche fottuti esseri umani sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta merda. Dato che sono un duro non mi aspetto di piacervi ma più mi odierete più imparerete. Io sono un duro però sono giusto, qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani. Qui vige l’uguaglianza non conta un cazzo nessuno. I miei ordini sono di scremare tutti quelli che non hanno le palle necessarie per servire nel mio beneamato corpo, capito bene luridissimi vermi?
Coro: Signorsì signore!
Hartman: Ah che cazzo non vi ho sentito!
Coro: Signorsì signore!
Hartman: Come ti chiami faccia di merda?
Brown: Signore soldato Brown signore!
Hartman: Balle! D’ora in poi tu sei il soldato Biancaneve. Ti piace questo nome? Brown: Signorsì certo signore!
Hartman: Beh c’è una cosa che non ti piacerà soldato Biancaneve, non si serve il piatto negro nazionale né il pollo fritto né cocomero alla mia mensa!
Brown: Signorsì certo signore!
Joker: Sei proprio tu John Wayne? E io chi sarei?
Hartman: Chi ha parlato? Chi cazzo ha parlato? Chi è quel lurido stronzo comunista, checca, pompinaro che ha firmato la sua condanna a morte? Ah non è nessuno eh? Sarà stata la fatina buona del cazzo! Vi ammazzo a forza di ginnastica, vi faccio venire i muscoli al buco del culo che ci potrete succhiare il latte senza cannuccia! Allora sei stato per caso tu brutto stronzo?
Cowboy: Signorno signore!
Hartman: Brutto pezzo di merda con la faccia da verme scommetto che sei stato tu.
Cowboy: Signorno signore!
Joker: Signore l’ho detto io signore!
Hartman: Però, senti senti. Abbiamo tra noi un attore comico, il soldato Joker. Io ammiro la sincerità. Sì si tu mi piaci, vieni a casa e ti faccio scopare mia sorella
(pugno nello stomaco)
Brutto sacco di merda io ti metto sotto! Ti farò un culo così! Qui tu non riderai, tu non piangerai, qui si riga diritto e basta, ti faccio vedere io. Alzati in piedi, tirati su! Datti subito una regolata amico mio se no io ti svito il cranio e ti cago in gola!
Joker: Signorsì certo signore!
Hartman:  Soldato Joker perché sei qui nel mio beneamato corpo?
Joker: Signore per uccidere signore!
Hartman: Allora tu sei un killer?
Joker: Signorsì signore!
Hartman: Fammi una faccia da guerra!
Joker: Signorsì signore!
Hartman: Quella è una faccia da guerra? Ahhh! La mia è una faccia da guerra, avanti con la tua faccia da guerra!
Joker: Ahhh!
Hartman: Manco per il cazzo, non fai paura a nessuno, ora voglio una faccia da guerra vera!
Joker: Ahhh!
Hartman: Non mi fai paura ti ci devi applicare!
Joker: Signorsì signore!
Hartman: E tu che scusa hai?
Cowboy: Signore scusa di che signore?
Hartman: Le domande qui le faccio io fino a prova contraria sono stato chiaro?
Cowboy: Signorsì signore!
Hartman: Bene grazie mille ti dispiace se comando io per un po’?
Cowboy: Signorno signore!
Hartman: Sei un po’ emozionato sei un po’ nervoso?
Cowboy: Signorsì nervoso signore!
Hartman: Sono io che ti rendo nervoso?
Cowboy: Signore…!
Hartman: Signore cosa? Avevi mica intenzione di darmi dello stronzo?
Cowboy: Signorno signore!
Hartman: Quanto sei alto soldato?
Cowboy: Signore 1,73 signore!
Hartman: Un metro e 73 prima non facevano pile di merda così alte. Cerchi anche di fregarmi qualche centimetro eh?
Cowboy: Signorno signore!
Hartman: E’ chiaro, io dico che la parte migliore dello schizzo da cui sei nato è colato tra le chiappe di tua madre ed ha macchiato il materasso. T’hanno fatto con lo scarto! Da dove cazzo vieni comunque soldato?
Cowboy: Signore Texas signore!
Hartman: Strano, io ho sempre saputo che nel Texas ci nascono solo tori e checche, soldato cowboy. Tu l’aria del toro non ce l’hai neanche un po’ e quindi il cerchio si restringe! Tu succhi i cazzi?
Cowboy: Signorno signore!
Hartman: Ci soffi dentro per gonfiarli?
Cowboy: Signorno signore!
Hartman: Io scommetto che tu sei uno di quegli ingrati che lo mette in culo a qualche poveraccio senza usargli la cortesia di menarglielo davanti per sdebitarsi, ti terrò d’occhio!

Stanley Kubrick

Tratto da “ The good fellas”

(risata generale)
Henry: Oh sei proprio buffo, è proprio buffo!
Tommy: Eh come sarebbe buffo? (risate) come sarebbe?
Henry: Sei buffo insomma è una bella storia, è buffa, sei un tipo buffo.
Tommy: Perché? Per via di come parlo o cosa?
(silenzio)
Henry: No è che sei.. sei buffo. Insomma è il modo come racconti le storie…
Tommy: Buffo come? Che ci trovi di buffo?
Anthony: Tommy non hai capito lui voleva solamente…
Tommy: No, no aspe, aspetta. È cresciutello sa quello che dice eh, che dici? Buffo come?
Henry: Beh…
Tommy: Come?
Henry: Eh… che sei buffo tutto qua.
Tommy: No spiegami, fammi capire perchè magari è colpa mia, forse sono un po’ rincoglionito ma… buffo come? Buffo come un pagliaccio, ti diverto? Ti faccio ridere? Sto qua per divertirti? Come sarebbe buffo, buffo come, perché buffo?
Henry: Eh… per.. per come racconti le storie capisci?
Tommy: No no io non capisco tu l’hai detto, lo saprai no, tu hai detto che sono buffo. Ma com’è che sono buffo, che cazzo ci trovi di tanto buffo in me? Dimmelo dimmi che c’è di buffo?
(silenzio)
Henry: Ah vaffanculo! Piantala Tommy!
(risata)
Tommy: Quel figlio di puttana l’avevo fregato, c’era cascato! C’eri cascato brutto tartaglione è vero che stava tremando? Certe volte mi vengono dubbi su di te Henry, potresti mollare sotto un terzo grado…

Martin Scorsese

 
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