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« Euforico la Sorpresa di un'esibizione »

i ponti dell'Amicizia e dell'Amore

Post n°401 pubblicato il 26 Maggio 2007 da noteinblu
Foto di noteinblu

In viaggio verso un’altra serata da scoprire.
Questa volta il sole riesco ad immortalarlo come mi fa piacere, nonostante le mani da devolvere al dovere del volante.
Ancora Lugo (RA), ancora il Sax pub.
L’appuntamento inedito per le 20.30, era dovuto a quell’invito a cena per i soliti affezionati della “Tavola del Jazz”, fatto da Corrado durante l’ultimo lunedì passato insieme alla Taverna dei Monti Coralli.
Circa una decina le presenze previste, pronte a gustare quel piatto unico di pasta condita all’amatriciana, preparata solo per noi habitué.
L’occasione della cena da condividere era dovuta a quell’ultima serata della rassegna invernale del locale, a cui seguirà una piccola coda estiva da srotolare in terrazza.

Trovo Corrado, il cuoco eccezionale, seduto al tavolo messo di traverso, già apparecchiato.
Sul palco il trio della serata si sta ancora sistemando in vista delle prove del suono, in vista del concerto promesso dalla locandina.
Sono il primo ad arrivare e a fargli compagnia.
Lo trovo alle prese con una pizza e il motivo però mi sfugge.
Vengo raggiunto presto dal resto della compagnia che arriva alla spicciolata e così tolgo definitivamente il velo al mistero.
Il proprietario del locale ha fatto posticipare l’orario della cena al dopo concerto per motivi legati, credo, all’utilizzo della cucina.
Devo mettere qualcosa nello stomaco, lo dobbiamo fare tutti.
Vado sulla solita ordinazione a base di schiacciatina e coca media mentre il resto si sparpaglia in varie direzioni.

Il locale continua a riempirsi, siamo nelle vicinanze dell’inizio della serata e riconosco Anna, la moglie di Fabio.
Hanno preso un tavolo proprio di fronte al palco e ritrovarli, con la possibilità di scambiare due parole senza limitazioni particolari, mi fa ancora più piacere.
Scambiamo qualche battute e ci prepariamo ad assistere all’esibizione.
Sul tavolo il trio prevede un duo conosciuto, a base di chitarra e voce, con l’interessante aggiunta di un vibrafonista.
Uno strumento che devo ancora imparare a collocare con esattezza nel quadro dei miei gusti musicali.
La distanza di un metro, proprio dal vibrafono, mi avrebbe sicuramente aiutato in questo senso.
Presto risulta evidente che molta dell’attenzione, messa a disposizione da quelle tanta paia d’occhi puntate sotto i riflettori, era indirizzata proprio verso la sua postazione.
Un vibrafono suonato con tecnica, fantasia e gusto che mi fa piacere ascoltare e ammirare, con quelle bacchette, dal batuffolo sulla punta, pronte a muoversi sul piano di lamelle, dando vita a note e fraseggi sempre nuovi che mantengono viva l’attenzione di molti.
Finisce il primo tempo e inizio subito a scambiare due parole con Fabio.
La sua camicia Hawaiana non può essere esente da commento e così mi scopro d’accordo con Anna, sua moglie.
Parliamo di un po’ di tutto e riusciamo anche a fissare, finalmente, una serata da passare immersi nella musica da cd e vinile.
Fabio: -“Vuoi venire alla riunione del Combo Jazz giovedì sera?”
La domanda mi piomba addosso all’improvviso, e riesco ad assorbirla cercando di non far trasparire il minimo segno di turbamento, per quell’offerta che proprio non mi aspettavo.
Nessun riflesso, come se fosse qualcosa di assolutamente normale.
Me stesso: -“Dovrei esserci.”
Forse la felicità, per quell’onore che ho sentito subito così importante, una bella faccia sorridente me la deve aver rubata per forza.
Sulla strada del bagno mi faccio lasciare il numero da Pasquale, il vibrafonista talentuoso, in vista di una possibile collaborazione futura con la mie parole.
Al mio ritorno il cellulare ha iniziato a lampeggiare.
Richiamo Annalisa che mi fa sapere che è arrivata con la sua amica al Divino in quel momento.
Ci sarà anche Nick e grazie all’informazione mi evito la seconda telefonata.

Saluto tutti e a piedi torno alla macchina, un po’ di asfalto e ancora a piedi per l’ultimo tratto.
Non c’è molta gente anche se per il mio gusto bastava a rendere l’ambiente abitabile.
Trovo subito lo sguardo di Annalisa.
È l’ultimo saluto, prima del suo trasferimento definitivo in Germania, che raggiungerà il prossimo martedì.
Sono felice per lei e ci abbracciamo, in preda ai sorrisi, più di una volta.
Il lavoro che cercava è finalmente arrivato a bussare alla sua porta e a prometterle, per il futuro prossimo, un po’ di quella serenità che le è troppo spesso mancata.
Un anno di cambiamenti per entrambi, con tutto il migliore ottimismo che possiamo permetterci.
Poco dopo arriva anche Nick, che il caso ha voluto reperibile ed è bello essere tutti insieme.
Offro da bere per festeggiare. Un martini spruzzato all’arancia per lei e un analcolico per me.
Sono 11.50Euro ma ci sono rapine a cui non è il caso di fare caso.
Altri abbracci, l’ultima foto per un bel po’ di tempo e poi i saluti; con la promessa di sentirci presto.
La vita va avanti, su strade sempre più distanti e definitive, e solo l’amicizia e l’amore si possono occupare di gettare un ponte sulle distanze da colmare, senza lasciare alcun peso alla fatica.

Nick mi riaccompagna al Sax pub.
Devo ancora cenare.
Arrivo in tempo.
Hanno apparecchiato fuori ed è una piacevolissima variante.
Corrado arriva con la padella da alleggerire e finalmente possiamo dedicarci all’amatriciana con le forchette e la giusta passione.
Spolveriamo i piatti con una consistente quantità di pecorino grattugiato e le previsioni circa il troppo piccante del condimento non si rivelano così catastrofiche.
È quasi l’una.
Faccio fuori la mia parte e libero Lucia da quel sovrappiù che le avevano lasciato.
La digestione porta presto i primi sintomi di sonnolenza e la strada per Imola (BO) torna ad essere una distanza da annullare nel minor tempo possibile.

ascolta...

 
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