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« Il concerto sotto il concerto »

chiodo Schiaccia chiodo

Post n°346 pubblicato il 02 Aprile 2007 da noteinblu

Mi sono trovato a pensare, e mi capita spesso, nel bene e nel male.
Nella piena della mia storia con Giulia mi era venuto naturale fare un confronto con quell’unico, fino a quel momento, altro rapporto della mia vita.
Il pensiero di Anna mi aveva tormentato per ben due anni dopo quella parola fine che aveva deciso di scrivere sull’ultima pagina della nostra relazione ed avevo continuato ad idealizzarlo come il solo, possibile e naturale, amore della mia vita.
Giulia, la prima, vera emozione dopo tre anni di storie sconnesse, si era decisa a rimettere in discussione tutti quei pensieri e quelle certezze cullate fino a pochi istanti prima.
Ora rivisitavo il mio rapporto con Anna, accentuandone i punti deboli, togliendola da quel piedistallo su cui l’avevo tenuta per così tanto tempo.
C’era Giulia e adesso, ne ero convinto, si trattava della ragazza giusta, la sola per me. Il cuore tornava a battere e a distribuire pensieri ed emozioni, come una luce nuova da puntare su tutto quello a cui dedicare attenzione e su cui posare gli occhi.
Nel mio continuo ragionare avvertivo però qualcosa di dissonante in quel repentino cambio di convinzioni, quel colpo di vento improvviso che aveva fatto puntare la mia banderuola verso un’altra direzione.
Non poteva essere così.
Non poteva essere diventata, Anna, quella persona così sbagliata che adesso ritrovavo nei miei ricordi di sempre come, forse, non poteva essere Giulia quella ragazza ideale che riuscivo a convincermi di avere accanto.
Mi ritrovavo nelle ultime parole di Anna dette su quella panchina, in uno di quei rari incontri distribuiti dal destino, e non capivo a come potevo esserci arrivato. La risposta è arrivata al ritorno da una consegna, in un giorno di pioggia.

È facile, viene quasi naturale, rinnegare una storia d’amore che ci si è lasciati alle spalle. Ci si convince di qualcosa, aprendo le braccia al presente che ti stringe la mano e che è li accanto a te, ad occupare un posto che ha avuto predecessori illustri, importanti “per sempre”, in tempi non così lontani.
Ci si convince per coprire un fallimento, annegando e tralasciando lo scomodo “vero” di quel sentimento, così sincero e palpabile, in altri momenti della tua vita. Si passa sopra, come un numero vittima dell’evidenziatore e della biro, se non bastasse, per coprire la verità di un’amarezza con un lenzuolo di ragioni, di cui ci si ama convincere tra le braccia di un’altra persona, a cui donare lo stesso amore di sempre.

Non è vero in assoluto quello che penso, lo so, è vero che ogni situazione è diversa.
Ho capito di aver voluto bene ad Anna, a Giulia e che ne vorrò a chi conoscerò domani ma è un sentimento che voglio e sento di pensare come infinito.
Proverò a non scalfire mai quel ricordo, vero perché vissuto, ma a custodirlo, magari in un altro cassetto da accettare ed aprire senza paure, ma solo col piacere sincero che mi ha lasciato viverlo.

 
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Commenti al Post:
MalfosiaMK
MalfosiaMK il 03/04/07 alle 16:32 via WEB
Ad essere sincera non so perchè fino ad oggi non ho mai lasciato un commento, mi sono sempre limitata a passare e leggere. Ma sarebbe banale ridurre tutto a questo, perchè se ho deciso di tornare così spesso su questo spazio e "aggiornarmi" sulla vita di un totale sconosciuto, è stato perchè tra le parole lasciate in ogni post palpitavano sensazioni simili alle mie, esperienze di vita speculari, e nascevano piccoli e, allo stesso tempo, infiniti mondi. Non ho mai avuto il coraggio di commentare, un po' perchè mi sembrava davvero stupido e invadente entrare in maniera così brutale a far parte dell'intimità di una persona (perchè il tuo blog è davvero molto personale), e un po' perchè in qualche modo mi sembrava quasi di esprimere un parere sulla mia stessa vita. Nella quotidianità non riesco a risolvere i problemi, ad affrontare scabrose situazioni, perciò come potevo dare consigli a chi come me stava passando gli stessi momenti? Della serie, se non ci riesco per me, come posso riuscirci per gli altri? Però stavolta è stato ancora per un'ulteriore somiglianza che ho deciso di dar sfogo a ciò che penso: come te (forse) sto cercando di analizzare ciò che mi circonda, le persone che fanno parte della mia vita senza pretendere, però, di darne una trattazione obiettiva. Noi vediamo il mondo con i nostri occhi, filtriamo tutto attraverso di loro, e ineluttabilmente la realtà ci appare viziata di soggettività. Quello che mi sento di dirti, leggendo della tua vita, delle tue ultime settimane, è che non sempre ciò che i nostri stessi occhi fanno apparire buono o cattivo alla fine si rivelerà realmente tale. Stai soffrendo, ed è comprensibile, sarebbe disumano provare qualcosa di diverso, ma ti suggerisco di provare a vedere in tutto questo qualcosa di "nuovo", qualcosa che ha apportato cambiamenti alla tua vita. Innegabilmente essa è cambiata e con lei anche un po' il tuo modo di osservare le cose, però è proprio dal cambiamento che si evolve, perchè se tutto rimanesse sempre tale noi non matureremmo. Non sono la persona adatta a dirlo, non ti conosco e sono un'isterica adolescente, ma a 26 anni hai il mondo davanti a te appena schiuso, hai scoperto adesso la vita che pulsa. Afferra al volo questi cambiamenti, vivili, assaporali, sia se ti fanno soffrire, sia se ti fanno sorridere, perchè è proprio da questi attimi che si capisce che davvero nulla è andato perduto. Sono convinta che ogni parola pronunciata, ogni gesto compiuto, in quanto segno d'affetto sincero, è reale, sentito, irripetibile. E allora vivi con la convinzione che tutto ciò non può far altro che aiutarti, anche se ne soffrirai, come hai detto tu stesso, lo ricorderai con piacere. Non c'è niente che sia per sempre, recita una canzone degli afterhours. Fai sì che questo banale motto possa darti la forza di vivere tutto con una nuova luce e una rinnovata vitalità, perchè ogni singolo istante è speciale. Scusami per l'intromissione, scusami se ti sono sembrata fuori luogo o patetica, ma per una volta ho deciso anch'io di esprimere tutto ciò che covo dentro. Ciao e buona fortuna. Sara
(Rispondi)
 
 
noteinblu
noteinblu il 03/04/07 alle 20:31 via WEB
non ti devi scusare. non mi sei sembrata ne fuori luogo ne patetica e credo che non lo si possa mai diventare quando si esprime qualcosa di sincero. Riguardo al non commentare questo spazio, per l'uso che ho deciso di farne, sia perfettamente comprensibile. Ti ringrazio comunque per averlo fatto in modo così dirompente, per i consigli, l'incoraggiamento e quel tuo pensiero che mi ha fatto così piacere leggere ed accogliere tra i miei. Non so come proseguire se non salutandoti con lo stesso augurio che tu hai rivolto a me, aggiungendo solo un piccolo "grazie". Andrea,
(Rispondi)
 
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