inferenze

quel posto che non c'è

Occhi dentro occhi e prova a dirmi se
un po' mi riconosci o in fondo un altro c'è sulla faccia mia
che non pensi possa assomigliarmi un po'

mani dentro mani e prova a stringere
tutto quello che non trovi
negli altri ma in me
quasi per magia
sembra riaffiorare tra le dita mie

potessi trattenere il fiato prima di parlare
avessi le parole quelle giuste per poterti raccontare
qualcosa che di me poi non somigli a te

potessi trattenere il fiato prima di pensare
avessi le paorle quelle grandi
per poterti circondare
e quello che di me
bellezza in fondo poi non è

bocca dentro bocca e non chiederti perchè
tutto poi ritorna
in quel posto che non c'è dove per magia
tu respiri dalla stessa pancia mia

potresti raccontarmi un gusto nuovo per mangiare giorni
avresti la certezza che di me in fondo poi ti vuoi fidare
quel posto che non c'è
ha ingoiato tutti tranne me

dovresti disegnarmi un volto nuovo e occhi per guardarmi
avresti la certezza che non è di me che poi ti vuoi fidare
in quel posto che non c'è
hai mandato solo me
solo me solo me solo me solo me..

Negramaro, "La finestra"

as i am

Sul fiorire di un desiderio c'è una speranza che svanisce, ma allo sbocciare di un fiore l'universo si ferma per ammirarne i colori e la magnificenza.

Così in me.

inside

Se respirerai dalla mia stessa pancia, potrò sentire il tuo cuore palpitare all'infinito.

leave me alone!

Mi sentivo come una preda finalmente raggiunta dal suo cacciatore...

Una corsa infinita, tuttavia, continuava a farsi strada dentro di me, come se quella condizione non fosse venuta meno...

E correvo, correvo, correvo...

Fino a rendermi conto che la persona da cui scappavo ero proprio io...

inettitudine

potessi...scovare nel mio cuore le parole giuste per esprimere ciò che esso in questo momento cerca di urlare...lo farei

another day...

E la posizione più nascosta quale sarebbe?
Me lo chiedevo nello scorgere il controllore che metteva piede sul bus quella maledetta mattina in cui mi ero svegliata tardissimo e già in preda all'emicrania.
Non avevo scelta: o nascondermi dietro la calca o scendere ed arrivare tardi in stazione: ergo, perdere il treno.

Scelsi la seconda. Arrivai tardissimo in stazione. Persi il treno, dovetti attendere quello successivo, che di seguito venne soppresso.
L'emicrania cresceva. Le tempie battevano forte, le mani gelate, le dita di ghiaccio private dei guanti che avevo dimenticato per la fretta.

Cosa avevo risolto? Nulla. Avevo perso il treno, non sentivo più le mani e la testa mi scoppiava letteralmente.

Quale giornata peggiore?

Poi, d'un tratto, un senso di calore mi accolse. Fui invasa da una sensazione indescrivibile quando vidi un negozio di strumenti musicali. Mentre attendevo il secondo treno entrai con uno sguardo da bambina impaurita, immagino.

Sì, perchè il proprietario mi guardava come se fossi stata una nanerottola in pannolino...Avvicinandosi a me, mi chiese se desideravo aiuto.

"No" risposi, "mi stavo guardando un po' in giro"...e lui "va bene, se ti serve una mano sono qui". Mi seguì con lo sguardo per tutta la mia permanenza in negozio e capì che lì c'era tutto il mio amore. Tutto ciò che mi permette di vivere.

"Bene" aggiunse, "ho capito tutto...pessima giornata eh?"...

"Già..." fu la mia risposta "ma adesso è migliorata, nettamente".

Mi meravigliai di come fosse bastato così poco a riscaldarmi il cuore e le mani (non sentivo più il freddo incalzante), oltre che a farmi alleggerire la testa.

A volte mi stupisco per nulla, spesso mi rattristo per poco, ma ci vuole una sola cosa per rendermi veramente felice.

Forever

Non sapeva dove fosse l'uscita, eppure doveva trovarla.
La chioma folta annebbiava la sua vista, scossa com'era dal vento feroce.

Lui le echeggiava nella memoria.
"Non ti perderò, non riuscirai a sfuggirmi, finchè avrai vita". La sue parole come lame.
 Il freddo gelava come una spada piazzata nella schiena, e tuttavia mai, mai sarebbe riuscito ad eguagliare il fremito causato dal suono delle Sue parole.

Si gettò, ed un sonno accecante la accolse...
Ed ogni notte ed ogni mattina si ripeteva la stessa storia. 

ROMEO AND JULIET

Queste gioie violente hanno fini violente.

Muoiono nel loro trionfo, come la polvere da sparo

e il fuoco,

Che si consumano al primo bacio

ROMEO E GIULIETTA, ATTO II, SCENA VI

thinking of...

E' strano, ma quanto più tento di intorpidirmi con pensieri di ogni genere e contenuto che non siano quelli appartenenti al passato, tanto più gli stessi pensieri scacciati via con la "vis" della ragione durante il giorno, appaiono incontrastati durante la notte. Essi organizzano libere feste turbando il sonno, facendo riemergere figure che credevo oscurate dalla forza del tempo e delle quali, ormai arresami alla evidenza, credo non mi libererò mai in modo radicale.

i was joking...

Uno scherzo
un mero giuoco
per esporsi al pubblico ludibrio?
no, grazie...

Come si è lontani dall'essere "reali"....

Milano, 7 novembre 2007

foglie danzanti

Cammino lungo la via che mi porta al lavoro. Ad un tratto tutto intorno a me uno spettacolo che incorona la mia figura e quella dei viandanti che mi circondano.

Nal parco, ove un bimbo biondissimo e tutto di blu vestito compie delle "scorribande" zainetto in spalla più grande di lui, si alzano in cielo mille foglie...foglie rosse, verde-nocciola, dorate...foglie che volano tutto intorno, foglie che si librano lievi formando come una danza infinita.

Mi lascio colpire e cullare da questa meraviglia di colori.
Note sinuose impressionano il mio sguardo. Gli occhi ne sono abbagliati.
La voce non ha più suono, tanto è rotta da quel silenzioso marchingegno perfettamente funzionante.

Si formano figure ballerine, si innalzano inni al cielo.

Ed io qui, attonita, davanti al gratuito spettacolo offertomi dalla incontenibile forza e bellezza della natura.

parole parole parole

Sei stata brava...; vedi? hai coraggio da vendere...; sei forte ma non lo sai ancora...; prega tanto, prima o poi le cose si aggiusteranno...; ti voglio tanto bene, ma non dirlo troppo forte...; ma no? non si era notato che sei una persona emotiva!;...ti abbraccio, un forte bacio, ti voglio bene come ad una figlia...; senti di essere debole ma in realtà sei forte, molto forte...; bravissima, sei riuscita a trovare lavoro a Milano...io non avrei mai avuto il coraggio di trasferirmi così lontano...; pulcino, non desistere adesso, cammina giorno per giorno...; sono con te principessa...; caspita!! un mito, due studi in due mesi!!...; dai che ce la fai...'notte piccolina........................

pensieri...

Sfuggente...così definirei questo mondo.

La cosa che mi fa star meglio è lo scrivere, il parlare delle mie emozioni, indipendentemente da chi le leggerà, senza presunzione di completezza e, soprattutto, comprensione.

Troppo stanca per cercare completezza nei rapporti, troppo disillusa per tentare di capire chi, anche virtualmente, avvicina il proprio orecchio alle vibrazioni del mio animo.

Mi sembra che, a parte me, siffatto sia un sentire più che mai comune...

Ed allora mi faccio bastare questo "taccuino" virtuale, per dar sfogo ai pensieri ed alle emozioni.

understand what i've become...it wasn't my desire

Ci sei anche tu stamane con me.

Gli alberi hanno le chiome rosse o dorate, una pioggerellina sottile mi inumidisce il viso e le goccioline appaiono lacrime sulle guance.

Ci sei anche tu stamane con me.

Ti sento nel respiro delle foglie, nel battito del mio cuore che si affanna alla continua ricerca di se stesso, nella mia mente che non smette di pensarti, nel mio cuore che non smetterà mai di adorarti.

I hope you'll be proud of me, forever end ever yours.

M.

i have a dream

...E le cose le sembravano chiare
Semplice era il suo volto ed il suo parlare, in quel viso tuttavia attonito e singolare
Sei sempre qui?
Perchè mai mi appari in sogno e non mi lasci andare?
Sono la tua risposta alle mille paure
Sono chi persevera nonostante il male...

Milano, 29 ottobre 2007

Winter

Quelle ore che gentili hanno il sembiante
plasmato amabile ove ogni occhio indugia,
gli si faranno tiranne, ogni grazia
togliendo a chi per grazia eccelle: il Tempo

inarrestabile spinge l'Estate
giù nell'orrido inverno, e la sommerge;
ghiaccia è la linfa, e vive foglie cadono:
sulla beltà neve e squallore ovunque.

Se non restasse l'essenza d'estate,
liquida prigioniera in vitrei muri,
con la beltà sparirebbe ogni effetto:

non ci sarebbe né lei né il ricordo.
Toglie inverno parvenza ai distillati
fiori; ma dolce ne vive l'essenza.

William Shakespeare - Sonetti

quando DEVE essere

...E quando arriva l'attimo, ti accorgi che è già passato.
Sforzarsi è d'obbligo, accettare l'altro ormai un dovere. Cosa accade se l'altro è un familiare...Qualcuno che AMI come fosse indispensabile, a cui ti compari, di cui agogni la bellezza, di cui hai stima immensa.
Cosa accade se costui o costei ti dice qualcosa che non avresti potuto mai immaginare di sentir dire, ti tratta quasi come fossi "inferiore" sotto molti, troppi punti di vista, salvo ribadire il solito: "lo dico per te", "lo faccio per te".
Vorresti urlare il tuo disappunto, vorresti gridare anzichè piangere di dolore.

Perchè non ti senti accettato, per come sei. Perchè preferiresti vivere sotto un ponte che essere continuamente schernito per essere un difetto - effetto di sensibilità eccessiva.
E sia.

Per chi "è vissuto nella bambagia" si aprano tempi diversi, si intonino canti di gioia all'aria aperta nella notturna vetustà del cuore all'imbrunire di un giorno dietro l'altro.

E sia.

Le mani al cielo, il cuore in gola, il vento fastidiosissimo negli occhi...e si ritorna.

Milano, 22 ottobre 2007

simili e diversi

Così lontani, così vicini
Così simili, così diversi

E' mai possibile vedere in perfetti estranei persone che già conosci e che fanno parte del tuo passato vissuto?
Sarà...ma io scorgo nei viandanti che mi cedono il passo, che mi strattonano, che tengono aperta per me la porta scorrevole del treno, che parcheggiano l'auto, che servono nei locali, scorci di persone che già fanno parte di me e che conosco da sempre.

Ergo...una parte di me.

Dicono che nel mondo ognuno di noi abbia sette (chi dice dieci, chi dodici, ma il numero è quantomai irrilevante) sosia.

Sosia: persona che mostra una straordinaria somiglianza ad un'altra.

Sarà...

Fatto è che quasi ogni giorno mi capita di "rivedere" i miei conoscenti ed i miei amici nelle fattezze di sconosciuti.

Probabilmente è solo il desiderio incombente di riabbracciare queste persone (anche se stamane venendo in studio ho visto una signora somigliante alla mia odiata vicina di casa), ma la cosa sta assumendo caratteri di eccessiva frequenza per la mia odiosa sensibilità.

Dovrò farmi ricoverare per sindrome nostalgico-ossessiva.

Desio, 19 ottobre 2007

il nido

Non puoi impedire che gli uccelli della tristezza volino sulla tua testa, ma puoi evitare che ti facciano un nido tra i capelli.

Per evitare tutto ciò, avevo stabilito di cercare ogni giorno un motivo per cui valesse la pena di vivere. Se non ogni giorno, almeno ogni settimana. O ogni mese. Volevo qualcosa per cui valesse la pena sopportare un intero anno.

...

Cosa è possibile e cosa impossibile?

Era certa che non sarebbe mai riuscita a superare quel momento e che le conseguenze sarebbero per lei state devastanti.
Oltre all'amor proprio, esse avrebbero distrutto la speranza per il futuro.
Prese allora tra le mani un fiore e ne apprezzò tutta la magnificenza. Capì che siffatta gioia non sarebbe durata a lungo, neanche per il fiore.

Eppure era talmente bello...