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Un blog creato da heart63 il 29/11/2008

OLTRE LA STRADA...

I FIUMI PIU' PROFONDI SONO QUELLI CHE SCORRONO SENZA RUMORE

 
 

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Dietro un sorriso c'è qualcosa di inaspettato, non sempre si evidenzia uno stato d'animo ma spesso lo si nasconde.

Dietro un sorriso c'è qualcosa di chiaro ma al tempo stesso di oscuro, c'è la voglia di dare quanto di avere o di togliere senza pietà.

Un sorriso nasconde un'anima, un desiderio o un pericolo...perchè niente è così come appare.

heart63

 

MITICI ANNI '80


Balliamo con stile, balliamo per un pò
il Paradiso può aspettare
stiamo solo guardando il cielo
sperando per il meglio
ma aspettandosi il peggio
stai per far cadere la bomba o no?

moriamo giovani o viviamo per sempre
non abbiamo il potere
ma mai dire mai
stiamo seduti in una cava di sabbia
la vita è un viaggio breve
la musica è per gli uomini tristi

riesci ad immaginare quando
questa gara sarà vinta?
giriamo i nostri volti dorati verso il sole
lodando i nostri capi, entriamo in melodia
la musica è suonata dagli uomini pazzi

per sempre giovane,
voglio essere per sempre giovane
vuoi davvero vivere per sempre?
per sempre e per sempre

alcuni sono come l'acqua
alcuni come il calore
alcuni come una melodia
e alcuni sono il battito
prima o poi, moriranno tutti
perchè non rimangono giovani?

è così difficile invecchiare senza una ragione
non voglio perire come un cavallo che si dissolve
la gioventù è come i diamanti nel sole
e i diamanti sono per sempre

così tante avventure non potevano accadere oggi
così tante canzoni che abbiamo dimenticato di suonare
così tanti sogni che scivolano fuori il blu
gli permetteremo di avverarsi

per sempre giovane...

 

Oltre la strada

Min: :Sec

 

 

 (....scritto nn da me, ma che mi trova perfettamente d'accordo...)

 

Da un certo punto della vita in poi, ti ritrovi ad essere "un genitore", che tu lo voglia o no...che tu sia o non sia pronto a farlo..

 

genitore di te stesso, dei tuoi figli, dei tuoi genitori...del nipotino o di quel bimbo che ti fermi a guardare, all'angolo della strada, mentre chiede un soldino o vorrebbe pulirti il vetro della macchina..

 

sempre più genitore e sempre meno figlio..pieno di responsabilità alle quali non puoi sottrarti..con un cuore gonfio per le cose che tu, da figlio, ti aspetti ancora e che non verranno..perchè so che non verranno....

 

Così ti arrabatti  a fare ciò puoi, ciò che sai..e anche ciò che non sai, che intuisci, che immagini..scartabellando tra impolverati desidèri, residui di una parte di te bambina che ancorà lì, a chiedere di essere compresa e accolta..

 

 

AMORE...DIPENDENZA AFFETTIVA O...OSSIGENO?

Amare è come una droga: all'inizio viene la sensazione di euforia, di totale abbandono. Poi il giorno dopo vuoi di più. Non hai ancora preso il vizio, ma la sensazione ti è piaciuta e credi di poterla tenere sotto controllo. Pensi alla persona amata per due minuti e te ne dimentichi per tre ore. Ma, a poco a poco, ti abitui a quella persona e cominci a dipendere da lei in ogni cosa. Allora la pensi per tre ore e te ne dimentichi per due minuti. Se quella persona non ti è vicina, provi le stesse sensazioni dei drogati ai quali manca la droga. A quel punto, come i drogati rubano e s'umiliano per ottenere ciò di cui hanno bisogno, sei disposto a fare qualsiasi cosa per amore. (Paulo Coelho)

 

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4° VIAGGIO: TRAPANI, PALERMO E MESSINA (tratto da SICILIA IN VIAGGIO)

Post n°94 pubblicato il 07 Luglio 2009 da heart63
 

Si conclude qui il giro delle coste siciliane....un giro lungo ma molto suggestivo, per non parlare delle isole Eolie.  Ovunque voi siate ed ovunque voi andiate

 AUGURO A TUTTI
BUONE VACANZE

Trapani mare: il litorale trapanese è uno dei tratti di costa più belli e incontaminati della Sicilia. La presenza di riserve come lo Zingaro, Monte Cofano, lo Stagnone - dove la natura è protetta- , e non è solo uno slogan, consente di godere di spiagge bianche e sabbiose, baie di ciotoli, falesie a strapiombo sul mare e calette che aprono l'accesso ad acque limpide e cristalline. Trapani con due km di sabbia finissima e mare azzurro: San Giuliano. A seguire piccole baie nelle località di Pizzolungo, Bonagia, Lido Valderice, sino ad arrivare alla riserva naturale di Monte Cofano. La spiaggia di Marausa con sabbia finissima e fondale basso e tranquillo e la spiaggia di
San Teodoro. Baia di Guidaloca che prolunga lo sviluppo costiero a forma di anfiteatro del Golgo di Castellamare. La sua cittadina, Castellamare del Golfo, ai piedi della quale, una miriade di piccole baie annunciano l'inizio della riserva naturale orientata dello Zingaro. Il piccolo borgo di Scopello, che si sviluppa attorno alla corte di un baglio (un agglomerato quadrangolare cinto da mura che contiene una sorgente d'acqua e una vasca-abbeveratoio al centro del feudo). Da qui è possibile partire alla volta della incontaminata riserva. Qui,  procedendo a piedi lungo i vari e scoscesi sentieri, si viene appagati da uno spettacolo naturale di assoluta bellezza e da un bagno ristoratore nelle incontaminate spiagge : Cala Berretta, Cala Marinella,
Cala Varo e Punta Capreria. Proseguendo verso ovest si arriva al borgo marinaro di San Vito Lo Capo, famoso per il suo festival del cous cous. La spiaggia, racchiusa in una piccola baia tra la riserva dello Zingaro e quella del Monte Cofano, si presenta con sabbia bianca finissima e mare turchese, ben attrezzata. Al confine con il comune di Custonaci, la spiaggia di Macari, un litorale sabbioso lungo incastonato in un ampio golfo formato da diverse calette e nella cui scogliera si possono notare testimonianze preistoriche (a San Vito Lo Capo si trova in museo archeologico del Mare). Sull'altro versante si segnalano le località di Mazara del Vallo e di Marsala. La riserva naturale dello Stagnone con la spiaggia di Punta Tramontana. A Mazara del vallo troviamo la spiaggia di Tonnarella e la spiaggia Capo Feto a Campobello di Mazara: si tratta di uno splendido arenile selvaggio , lunghissimo e presevato da una zona protetta (è una tra le spiagge nudiste più belle della Sicilia). Cala dei Turchi è una spiaggia di sabbia e roccia, incastrata in una splendida cala di tufo. A 12 km da Castelvetrano si trova invece la spiaggia della Riserva del Belice, costituita da un insieme di arenili dorati orlati da dune coperte da macchia nediterrranea, dove, anche qui, naturismo e nudismo sono storicamente tollerati.

Palermo mare: Oltre alla spiaggia più amata dai palermitani, sono numerose le opportunità offerte dalla costa delle provincia. Mondello spaggia prediletta, appunto, per eccellenza. Ma si fa presto ad abbandonare la sabbia, perchè chi ama veramente il mare predilige la naturalità e il silenzio di un sano bagno fra gli scogli. Capo Gallo è un luogo da cartolina, la parte più impervia è quella più bella che si spinge oltre il faro. Nella vicina frazione di Sferracavallo a Barcarello troviamo un mare trasparente con brezza costante, luogo incontaminato, per pochi. Se si vuole la balneazione industrializzata ed organizzata (massaggi cocktail, vasche in piscina) ci sono i circoli dell'Addaura. Sulla litoranea di direzione Messina vi sono Sant'Elia e Porticello, borghi di pescatori con poche concessioni al glamour. Il porticciolo vecchio di Porticello è ancora un incanto. Sempre in direzione Messina si trova Cefalù, un antico borgo normanno in posizione assai suggestiva, ma vista l'alta affluneza turistica per potere apprezzare lo charme di questa località, conviene recarvisi fuori stagione, considerato il clima benevolo di questa regione. Dal lato direzione Trapani troviamo:
Isola delle Femmine, Capaci, Terrasini, Balestrate, paesi marinari su un litorale sabbioso con una fitta balneazione e apertura di diversi  villaggi turistici che offrono cibo a buon mercato, serate danzanti fino all'alba: chi si accontenta gode! Eppure poco più in là, nel trapanese, si trova la riserva dello Zingaro...mare spelndido, macchia mediterranea e piccoli sentieri...

Messina mare: Le coste in provincia di Messina, quella tirrenica e ionica, disegnano scenari unici ed invitano a una vacanza all'insegna di sole, relax, natura. Senza tralasciare la frizzante movida notturna che caratterizza soprattutto Taormina e dintorni. Lungo il litorale tirrenico, tra le cittadine più importanti,
Santo Stefano di Camastra, Sant'Agata di Militello, Patti, Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo, s'incontrano paesini con poche migliaia di abitanti, quasi malinconici d'inverno, ma vivaci e diventare caotici nei mesi estivi. Tante le spiagge, alcune con caratteristiche che le rendono davvero uniche, come le lingue di sabbia ed insenature lambite da un mare azzurro intenso che caratterizzano i dintorni di Capo D'Orlando. Suggestivo è l'antico villaggio di pescatori  San Gregorio, con la bassa marea, dal costone affiora una configurazione rocciosa con grossi dischi di pietra incisi (Cava o pietra del Mercadante). Il paesino di Brolo, la spiaggia di sabbia dorata circondata da una rigogliosa vegetazione di Testa di Monaco. Imperdibile a Capo Calavà di Giosa Marea, la spiaggia che ne occupa l'insenatura, raggiungibile nel tratto finale a piedi attraverso alcuni sentieri scoscesi. Molto suggestiva è La spiaggia di Marinello a Oliveri (legata alla devozione della Madonna nera di Tindari) con la forma di lingua di sabbia che si estende per circa 2 km verso est, ai piedi dell'imponente rocca, e forma una serie di laghetti marini (Laghetti di Marinello). Portorosa, poi, uno dei porti turistici più famosi e chic dell'isola. Capo Milazzo caratterizzato dallo splendido contrasto blu del mare e il verde del promontorio, un terrazzo sul mare da cui si gode un panorama eccezionale che include le Isole Eolie, la costa calabrase e persino l'Etna dietro ai Peloritani. Da qui si possono raggiungere due spiagge una ciottolosa a Ponente e una sabbiosa a Levante. Affascinanti le piscine naturali tra le rocce, le grotte misteriose, le baie colorate e l'antro  che, secondo l'Odissea, sarebbe stato abitato da Polifemo. Arrivati a Capo Peloro, l'istmo terminale della Sicilia dove secondo la legggenda viveva Cariddi, si dischiude la costa ionica, che tra spiagge di sabbia e di ciotoli si snoda fino a Giardini Naxos. Scaletta Zanclea, Letojanni, Alì Terme, Roccalumera. Santa Teresa, Sant'Alessio, il litorale  si colora da bianchissimo a molto scuro. Da Letojanni a Giardini Naxos passando per Spisone e Mazzarò, i lidi più rinomati offrono diverse attività durante il giorno e si trasformono, di sera,  in discoteche. Senza dubbio la spiaggia più famosa della zona è l'Isola Bella sotto Taormina, collegata alla terraferma da un lembo di terra quando c'è bassa marea. Fondali limpidi e trasparenti che a pochi metri dalla riva diventano profondi....



 
 
 

UN ABBRACCIO PER MICHAEL...(quanti ricordi...)

Post n°93 pubblicato il 26 Giugno 2009 da heart63
 

 

"...CONTINUA AD AMARMI CON FORZA

NON FERMARTI FINCHE' NON NE HAI ABBASTANZA..."

( DON'T STOP 'TIL YOU GET ENOUGH )

                        

 

 
 
 

3° VIAGGIO: GELA, CALTANISSETTA E AGRIGENTO

Post n°92 pubblicato il 24 Giugno 2009 da heart63
 

"Su la sabbia di Gela colore della paglia mi stendevo da fanciullo in riva al mare antico di Grecia con molti sogni nei punti stretti nel petto".

Con queste parole, scritte da Salvatore Quasimodo, comincia la descrizione delle località balneari della provincia di Caltanissetta: Gela e Butera. La spiaggia simbolo di Gela  è quella di Manfria con sabbia finissima e dorata, caratterizzata da dune coperte di macchia mediterranea e dominata dalla cinquecentesca torre d'avvistamento. Macchitella e il Lungomare Ovest a cui si arriva passando per profumati boschetti di eucalipto. Anche Butera ha il suo sbocco a mare con
Marina di Butera. Simbolo di questa costa è il Castello di Falconara.

Agrigento mare: la fascia costiera di questa provincia, da Licata a Menfi, è caratterizzata da un clima, il più mite dell'Isola. e da luoghi ancora incontaminati, scogliere con insenature da sogno e una varietà costiera sorprendente. La baia sabbiosa di Mollarella che dall'alto del Castello costruito a picco sul mare è sovrastata da uno scoglio unito alla terraferma da una lingua di spiaggia.
Marina di Palma, San Leone, la località balneare per eccellenza degli agrigentini, è un lunghisssimo tratto sabbioso costeggiato da bar, locali notturni e ristoranti. Da qui ai Templi il passo è breve...Porto Empedocle, qui è d'obbligo una sosta a
Punta Bianca, un luminoso sperone roccioso circondata da piccole cale di elevato effetto naturalistico. La spiaggia del Caos e Marinella. Chi vuole dare sfogo alla propria passione subacquea  non può mancare all'appuntamento con Le Isole Pelagie ricche di fondali incontaminati: Lampedusa e Linosa. Uno spettacolo della natura è il profilo costiero di Lampedusa. Rientrando sulla terra ferma, uno spazio di rilievo lo merita Scala dei Turchi, uno dei luoghi più straordinari della Sicilia, lo scenario di una parete che scende a picco sul mare dopo un salto di decine di metri. Essa, in territorio Realmonte, è costituita da una roccia sedimentaria, la martana, dallo straordinario colore candido che si erge su due spiagge di sabbia finissima. E' un pò impegnativo raggiungere questo luogo ma ne vale veramente la pena. La spiaggia di Giallonardo, tra Realmonte e Siculiana, con la sua sabbia dorata e fine delimitata da scogliere. Torre Salsa, dove si trova una riserva naturale regionale di particolare interesse: affidata al Wwf. la riserva costituisce un ecosistema litorale molto paesaggistico da ammirare percorrendo la costa in barca. Nel territorio di Montallegro con la splendida baia di Bovo Marina affiancata da una spiaggia ammaliante e da una bella ed accogliente pineta.
Ad Eraclea Minoa (Cattolica Eraclea), scopriamo l'oasi naturista...compresa tra
Capo Bianco e la foce del fiume Platani, lunga più di cinque km ed è un mix tra l'azzurro del mare, il bianco delle scogliere e il verde della vicina ed estesa pineta. La località balneare del comune di Ribera è Seccagrande: poco sabbia ma una lunga striscia di ghiaia che si prolunga sino alla foce del fiume Mogazzolo. Sciacca, una delle città che sorgono e vivono sul mare con a est la località di San Giorgio, ha tratti sabbiosi e ghiaiosi misti a parti di scogliere e di secche. Nela zona di Sovareto c'è la spiaggia frequentata dagli ospiti degli alberghi. Folla e servizi di vario genere  nell'ampia e sabbiosa spiaggia di San Marco, da dove si possono ammirare scorci di grande effetto: a est Capo Bianco e a ovest Capo Granitola. La vicina Maragani sabbiosa e rocciosa.
Infine Menfi, con Lido Fiori e Porto Palo, famosi per le tredici bandiere blu delle Fee. Porto Palo si sviluppa ai piedi di una torre di avvistamento cinquecentesca e ci introduce nella fascia costiera della provincia di Trapani, verso Selinunte...

 

 
 
 

II VIAGGIO...SIRACUSA E RAGUSA.(tratto da SICILIA IN VIAGGIO)

Post n°91 pubblicato il 20 Giugno 2009 da heart63
 

SIRACUSA MARE: dall'area marina protetta del Plemmirio a Eloro, da Vendicari all'isola delle Correnti, le spiagge ed i litorali della provincia aretusea hanno l'unicità dei luoghi dove la natura è protagonista...

A partire da Agnone Bagni, in territorio di Augusta, si arriva a Brucoli la zona principe del mare augustano caratterizzata oltre che da belle spiagge e villaggi turistici, da un borgo di pescatori e da un piccolo porto ma sicuro, dove le barche possono trovare un ormeggio senza problemi. Ritrovo notturno della movida siracusana. Il cuore di Siracusa è l'isola di Ortigia, il primo pezzo di terra siciliana in cui nacque la Magna Grecia. Patrimonio dell'Umanità per l'Unesco, Ortigia è mare e civiltà insieme. Superata la città verso sud si incontra il capo Murro di Porco: siamo all'interno del Plemmirio, l'area marina protetta. La parte più suggestiva è quella di Fontane Bianche caratterizzata da ampie scogliere e da spiagge dalla sabbia bianca. Dopo Avola, si arriva al Lido di Noto zona balneare della città del barocco siciliano. Eloro,la zona più suggestiva divisa in tre spiaggie di cui una più isolata frequentata non a caso da i nudisti. Vendicari, l'area naturalistica protetta che si estende da Cala Mosche a nord, alla Cittadella a sud, famosa per essere il rifugio nei mesi invernali di molte specie di uccelli acquatici. Marzamemi con la sua lunga spiaggia "la Spinazza".
L'Isola di Capo Passero attaccata alla punta di terra di Portopalo, sulla cui sommità si trova un'altra tonnara ed un maniero diventato un club-vacanze. Il viaggio termina all' Isola delle Correnti, il punto più a sud d'Europa, più a sud di Tunisi, dove si incontrano e scontrano lo Ionio e il Mediterraneo.

RAGUSA MARE.  Una distesa dorata bagnata da un mare cangiante tra l'azzurro e il verde e poche zone frastagliate di scogli. Camarina, poi Scoglitti, ci si sposta verso Punta Braccetto con la spiaggia di Randone, per gli amanti del mare silenzioso e appartato...Punta Secca dominata dal faro offre la famosa spiaggia più ambita dagli appassionati della fiction di Montalbano con la celebre casa divenuta meta turistica.
Non dimentichiamo che parecchie di queste aree oltre ad essere paesaggisticamente famose, sono anche meta di scavi archeologici di elevato interesse storico. Inoltrandosi verso Marina di Ragusa (bandiera blu già per il 7° anno)vi sono le spiagge di Casuzze e gli scogli di Santa Barbara.
La riserva naturale del fiume Irminio che arricchisce di verde l'aspetto desertico della sua spiaggia. Playa Grande, enorme spiaggia divisa da dune e da un lungomare interno. Donnalucata, Cava d'Aliga, Sampieri.
Da Marina di Modica, le cui dune sono riserva naturale e circondano un caratteristico laghetto, si arriva al tratto di mare che sfocia nel porto di Pozzallo. A chiudere il litorale è Santa Maria del Focallo, una lunghissima lingua di sabbia affiancata da una strada interna costeggiata dal verde desertico su cui si affacciano le abitazioni estive degli ispicesi(abitanti di Ispica). Due villaggi turistici in questa area registrano il tutto esaurito da aprile ad ottobre.
L'Isola dei Porri riserva naturale marina raggiungibile solo con la barca da fermare a 100 metri di distanza, è circondata da uno specchio di mare dal colore blu e verde e da fondali da togliere il fiato. Essa traccia il confine con la provincia di Siracusa.

 
 
 

TUTTI AL MARE. LE PIU' BELLE SPIAGGE DELLA SICILIA(tratto da "SICILIA IN VIAGGIO"). CATANIA (I° viaggio)

Post n°90 pubblicato il 18 Giugno 2009 da heart63
 

Mille chilometri di costa da scoprire...si fa presto a dire "andiamo al mare", almeno in Sicilia. e non solo perchè a bagnare i suoi mille km di costa ci sono ben tre mari: il Tirreno da Messina a Trapani, il mare si Sicilia da Trapani a Capo Passero e lo Ionio da Capo Passero a Messina, ma anche perchè il litorale mostra un volto diverso, a volte inaspettato, dove la natura la fa ancora da padrona. Clicca sulle località evidenziate per vederne le immagini

Catania versante mare. Un universo di scenari che si snodano lungo un litorale caratteristico proprio per la sua diversità. Da un km all'altro la scenografia si trasforma: dalla sconfinata spiaggia chiara della PLAIA, che si estende per chilometri in direzione sud, alla roccia nera della SCOGLIERA, che risale lungo la costa di ACIREALE. il tutto incorniciato dall'Etna, che puntualmente si toglie il cappello (innevato) per dare il benvenuto alla stagione calda e ai suoi ospiti. La PLAIA con la sua sabbia dorata offre alle fascie di età più giovani e non, oltre ai servizi di lettini, ombrelloni, docce calde, bazar, ristorazione , piscine e tanto sport, musica sia di giorno che di notte , facendo divenire questi lidi dei veri e propri villaggi turistici a due passi dalla città. Dalla stazione centrale verso Acireale, c'è una distesa di roccia lavica che si specchia nei fondali pulitissimi e pescosi: la brilantezza riflessa di questo mare che anche se calmo fa sentire i suoi flutti infrangersi sulle scogliere erte a basamento di moltelici costruzioni, come se la natura dovesse mostrare la sua presenza alle invenzioni dell'uomo. Passando dal LUNGOMARE si arriva alla spiaggetta nera di S.GIOVANNI LI CUTI, i lidi della SCOGLIERA, sino ad arrivare allo specchio antistante il Castello Normanno di ACI CASTELLO con le moltidudini di imbarcazioni di ogni portata, mentre pallanotisti in vacanza offrono spettacoli sportivi agli spettatori in canoa. Qualche  km avanti c'è l'antico villaggio di pescatori ACI TREZZA (già trattato nel post precedente).Salendo ancora verso nord, dopo CAPO MULINI e il suo faro, c'è un altro piccolo mondo antico che profuma di calamaretti fritti e che ha il sapore della granita di gelsiè SANTA MARIA LA SCALA. La località è nota per la sua TIMPA, una piattaforma di lave sovrapposte e sporgenze vulcaniche. Procedendo verso nord si arriva a FIUMEFREDDO DI SICILIApremita dalla Fee per la qualità delle acque (limpide e depurate), l'alto livello delle spiaggie (formate da sabbia fne mista a ghiaietto ampie e pulite), l'alto livello dei servizi(raccolta differenziata, aree pedonali, zone a verde, piste ciclabili, agevolazioni per i  portatori di handicap). Qui troviamo l'arenile di MARINA DI COTTONE.

P.S.  LE IMMAGINI, OVVIAMENTE, RENDONO POCO  RISPETTO ALL'AUTENTICA BELLEZZA DI QUESTI POSTI....MA IO NON HO FOTO DEL GENERE, PURTROPPO. LA SICILIA VI ASPETTA!

 
 
 

ACI TREZZA

Post n°89 pubblicato il 14 Giugno 2009 da heart63
 

 

Aci Trezza (Trizza in siciliano) è una frazione del comune di Aci Castello in provincia di Catania, centro peschereccio di antica e notevole tradizione e famoso per il suo paesaggio.
Il panorama di Aci Trezza è dominato dai faraglioni dei Ciclopi: otto pittoreschi scogli basaltici che, secondo la leggenda, furono lanciati da Polifemo ad Ulisse durante la sua fuga.
Poco distante dalla costa (a circa 400 m. di distanza), è presente l'Isola Lachea, identificata con l'omerica Isola delle Capre e che attualmente ospita la sede di una stazione di studi di biologia dell'Università di Catania.


L'isola e i faraglioni di Acitrezza assieme allo spuntone roccioso sul quale è costruito il castello di Aci, sono la più antica testimonianza di quell'attività vulcanica che è ora incentrata nell'Etna. 'Faraglioni'/
Circa 500 mila anni fa, quando ancora il vulcano non esisteva, nella zona compresa tra gli attuali Capomulini e Augusta si apriva un grandissimo golfo che rientrava verso l'interno dell'isola inoltrandosi fino alle colline sulle quali sorge ora il paese di Adrano (dove difatti sono stati trovati recentemente fossili marini).
Circa 500 mila anni fa,appunto, avvenne nel golfo una grande eruzione che innalzò lava fin sopra il livello del mare: l'isola e gli isolotti, assieme alla rocca di Acicastello, sono appunto i resti di quella prima fase eruttiva del vulcano sommerso.
Successivamente il vulcano spostò la propria attività verso nord creando un monte, indicato dagli studiosi con il nome di Trifoglietto, che poi collassò sprofondando e lasciando come traccia la grande depressione ora conosciuta come Valle del Bove.
Dopo questi due grandi episodi l'attività vulcanica, spostando stavolta la propria direzione verso ovest, diede vita con eruzioni successive all'attuale massiccio dell'Etna che ha incorporato i resti dell'antico Trifoglietto.
Dopo aver sottoposto ad accurati studi la natura particolare delle lave che caratterizzano la rocca di Acicastello, l'isola Lachea e i faraglioni,
i vulcanologi sono pervenuti alla certezza che il golfo di Acitrezza-Acicastello costituì sostanzialmente la prima culla dell'attuale vulcano Etna.
Infatti La forma colonnare che si riscontrano sotto il castello di Aci e negli isolotti indicano che l'eruzione di queste lave avvenne sotto il livello del mare.
E, inoltre, le argille biancastre del fondo marino, innalzate dalla lava durante quell'eruzione preistorica, sono ancora visibili a "cappello" sull'isola Lachea e sul più grande dei faraglioni


 
LA LEGGENDA DI ACI E GALATEA

Un’altra leggenda racconta, invece, la vicenda passionale della bella ninfa Galatea, figlia del dio marino Nereo, e del suo innamorato, il mite pastorello Aci, figlio del dio Pan, protettore dei monti e dei boschi.
Secondo l'antico racconto, la ninfa ogni giorno, quando il disco solare cominciava a scendere verso occidente, lasciava la spiaggia dove erano le proprie sorelle e si dirigeva verso la scogliera dove stava ad attenderla Aci.
I due amanti stretti nel loro amore attendevano le prime ombre della sera, che pian piano scendevano dalle colline fino al mare e,che segnavano il loro quotidiano distacco.
Un giorno, Polifemo, che si era invaghito della ninfa, inviò un messaggero a Galatea con l’intenzione di prenderla in sposa.
Al rifiuto della sua proposta e colmo di rabbia, il gigante cominciò a battere con i pugni sulle pareti della grotta facendo tremare tutta la montagna, e alla vista di Aci schiacciò il rivale sotto un macigno. 'Chiesa
Il pianto senza fine di Galatea destò la compassione degli Dei che vollero attenuare il suo tormento trasformando il sangue del pastorello in un bellissimo fiume che scende dall'Etna e trova pace nel mare dove l'attende l'abbraccio affettuoso dell'innamorata.
La fantasia ha così personalizzato, ammantandoli di poesia, l'infuriare periodico dell'Etna (interpretato dalla violenza del ciclope Polifemo), la spuma del mare (il candore della pelle della ninfa Galatea) e il fiume Aci, che scorreva nei pressi di Capomulini (il pastorello innamorato).

MONUMENTI

La chiesa del paese costruita dal principe Stefano Riggio come primo edificio della "Terra di Trezza" venne ultimata nel 1687 e dedicata a S. Giuseppe.

Fu però distrutta dopo pochi anni, dal terremoto che l'11 gennaio del 1693 devastò tutta la Sicilia orientale. Ne venne costruita subito un'altra, ultimata nel 1696, che venne dedicata a S. Giovanni: è quella tuttora esistente al centro del paese.
Acitrezza è il paese in cui Giovanni Verga ambientò il famoso romanzo I Malavoglia (1881) e nel quale, nel 1948, venne girato il film La terra trema di Luchino Visconti e Antonio Pietrangeli, capolavoro del neorealismo realizzato con attori non professionisti abitanti del luogo.


RISTORAZIONE

Dotata di numerosi ristoranti di ottimo livello,è possibile avere, gustose specialità particolarmente a base di pesce.
Ancora più numerose sono le pizzerie, che di sera sono affollate, soprattutto in estate, di comitive e gruppi familiari in massima parte provenienti appositamente dalla vicina Catania.

 
 
 

YOUR SONG...ELTON JOHN ED ALESSANDRO SAFINA

Post n°88 pubblicato il 10 Giugno 2009 da heart63
 

È un po’ divertente
questa sensazione che ho dentro
Non sono uno di quelli
che riescono a nasconderlo facilmente
Non ho molto denaro,
ma, dannazione, se l’avessi
comprerei una grande casa
dove potremmo vivere entrambi.
Se fossi uno scultore, ma anche se non lo fossi
o uno che prepara pozioni
in uno show itinerante
So che non è molto,
ma è il meglio che posso fare
Il mio regalo per te è la mia canzone
e questa è per te

E puoi dire a tutti,
che questa è la tua canzone
Forse è molto semplice
ma ormai è fatta.
Spero che non ti dispiaccia,
spero che non ti dispiaccia
quello che ho messo per iscritto
Come è meravigliosa la vita
ora che ci tu sei nel mondo.

Mi sono seduto sul tetto
e ho tolto il muschio con un calcio
Allora alcuni versi
beh, mi sono proprio girati nella mente
Ma il sole è stato davvero gentile
mentre scrivevo questa canzone
È per le persone come te
che lo tengono acceso

E scusami se l'ho dimenticato
ma è una cosa che mi succede
lo vedi, ho dimenticato
se sono verdi o azzurri
comunque ciò che conta,
quello che voglio davvero dire,
è che i tuoi sono gli occhi più dolci che ho mai visto

E puoi dire a tutti,
che questa è la tua canzone
Forse è molto semplice
ma ormai è fatta.
Spero che non ti dispiaccia,
spero che non ti dispiaccia
quello che ho messo per iscritto
Come è meravigliosa la vita
ora che ci tu sei nel mondo.

Spero che non ti dispiaccia,
spero che non ti dispiaccia
quello che ho messo per iscritto
Come è meravigliosa la vita
ora che ci tu sei nel mondo.

    (un dono...questa canzone...)

 

 

 
 
 

DONNA IN BIKINI, UOMO IN TILT: IL CERVELLO VEDE SOLO UN OGGETTO...

Post n°87 pubblicato il 06 Giugno 2009 da heart63
 

BASTA un bikini e la donna diventa una "cosa". Lo slogan della donna "oggetto" trova una sorta di fondamento scientifico in una ricerca condotta da psicologi dell'Università di Princeton (Usa). Lo studio, condotto sugli studenti dell'Università, dimostrerebbe come le donne ritratte in bikini o in atteggiamenti a sfondo sessuale finiscano per farle apparire realmente agli uomini come "oggetti".

La ricerca è stata condotta realizzando una serie di risonanze magnetiche al cervello degli uomini scelti come volontari, nel momento in cui venivano loro sottoposte immagini di donne vestite in abiti succinti. Le parti del cervello che entravano in attività erano quelle generalmente associate alla corteccia premotoria, che si attiva quando si ha la visione di oggetti, quali una casa, una macchina e così via.

La stessa ricerca ha permesso di dimostrare che i primi verbi che passano per la testa agli uomini quando osservano immagini di donne in bikini sono del genere: "Afferrare, maneggiare, spingere", dice Susan Fiske, responsabile della ricerca che è stata annunciata a Chicago durante l'annuale incontro di scienziati dell'American Association for the Advancement of Science.

Secondo la ricercatrice, è ancora più "scioccante" il fatto che alcuni uomini durante la visione delle fotografie non mostrino in alcun modo attività cerebrale nelle aree del cervello che generalmente rispondono quando si ha interazione con delle persone, anche se viste in fotografia. Risultano del tutto disattivate le aree del cervello che possiedono un ruolo nell'empatia, nella capacità di comprendere emozioni e desideri delle altre persone.

Spiega Fiske: "Ciò significa che questi uomini quando osservano donne in abiti o in atteggiamenti a sfondo sessuale subiscono cambiamenti nell'attività cerebrale e possono modificare il modo con cui percepiscono la figura femminile, considerandola non più come una persona con cui relazionarsi, ma come un oggetto sul quale agire, con conseguenze che tutti possono vedere nella quotidianità sia in ambito lavorativo che in altre situazioni".

L'effetto della visione di una donna in bikini è così forte che per molti uomini lascia un ricordo anche se viene fatta loro vedere una fotografia tra decine di altre per soli due decimi di secondo.

Uno studio del comportamento del cervello femminile nel momento in cui alle donne viene mostrato un uomo in slip non è stato realizzato, ma, secondo la ricercatrice, conoscendo la complessità dei pensieri femminili, sarebbe assai difficile per loro "disumanizzare" a tal punto una persona. Secondo Fiske infatti, di solito le donne reagiscono emotivamente alla figura di un uomo "cercando di interpretare i loro pensieri, cercando di capire in cosa sono interessati e cercando di piacere a loro".

 
 
 

ALL' UNIVERSITA'...

Post n°86 pubblicato il 06 Giugno 2009 da heart63
 

Facolta' di Fisica

Si presenta il primo studente. Il professore: “Sei in treno in uno scompartimento. Fa caldo. Che fai?”. “Mah, apro il finestrino”. “Bravo! Calcola la variazione di Entropia”. “???? Mi servirebbe qualche dato in piu’ …”. “No”. (Pausa) “Lo sai?”. (Pausa). “No? (Pausa) Va bene, vada”. E il primo viene sbattuto fuori. Arriva il secondo, poi il terzo, il quarto e il professore fa la stessa domanda con lo stesso risultato. Arriva l’ultimo studente: “Sei in treno, in uno scompartimento. Fa Caldo. Che fai?”. “(Sicuro) Mi tolgo la giacca”. “Si’, va be’, ma fa ancora caldo, che fai?”. “Mi allento la cravatta”. “Ma fa ancora caldo. Che fai?”. “Mi sbottono la camicia”. “(Incazzandosi) Si’, ma fa ancora tanto caldo. Che fai?”. “Senta, professore, puo’ fare quanto caldo vuole, ma io quel ***** di finestrino non lo apro”.

Facolta’ di Giurisprudenza:

Esame di codice di procedura civile. Il professore esordisce con una domanda: “Dunque… mi saprebbe dire cos’e’ la “frode?”.
“Una frode e’ se lei mi boccia!”
“Cooome??!! Come sarebbe a dire?”.
“La frode si ha quando uno approfitta dell’ignoranza altrui e lo danneggia!”

Esame di medicina.

“Mi parli dell’apparato genitale maschile”.
“Si’, dunque, e’ composto da un osso…”. “Le sara’ SEMBRATO, signorina…”.
Esame di anatomia. “Signorina, qual' è l’organo che puo’ dilatarsi fino a 20 volte rispetto alla misura a riposo?”.
La studentessa, tutta rossa: “Il pene?”.
Il professore: “No, e’ la pupilla; comunque complimenti al suo ragazzo!”.

Esame di medicina.Professore: “Signorina, l’epitelio vaginale e’ ciliato oppure no?”. Studentessa: “Mah, si’ “.
Professore: “Signorina, nessuno le ha mai detto che dove passa il treno non cresce l’erba?”

 
 
 
 

HEART

 

LA FAVOLA DELLA LEPRE E DEL CORVO

Un giorno una lepre vide un corvo appollaiato su un ramo e gli chiese: "Ciao corvo, cosa fai?" Ed il corvo rispose: " Un cazzo".
E la lepre: "Ma come, e non ti annoi?"
Il corvo: "No, è molto piacevole e gratificante, dovresti provare anche tu"
Cosi la lepre si sedette alla base dell'albero ed inizio a non fare un cazzo.
Poco dopo passo di lì una volpe e...si mangiò la lepre!
Morale:
per non fare un cazzo...devi essere seduto molto in alto!!

 

AMICI IN LINEA

 
 
 

GRANDE MICHAEL!

 

 

I VERI COLORI DELL' ANIMA GUARDANO OLTRE...

Tu con gli occhi tristi
non ti scoraggiare
mi rendo conto, è difficile farsi coraggio
in un mondo pieno di gente
puoi perderti di vista
e l'oscurità che hai dentro può farti sentire così piccolo

Ma vedo i tuoi veri colori
che brillano
vedo i tuoi veri colori
ecco perchè ti amo
quindi non aver paura di mostrarli
i tuoi veri colori
sono belli come un arcobaleno

quindi mostrami un sorriso,
non essere infelice
non riesco a ricordare l'ultima volta che ti ho visto ridere
se questo mondo ti fa impazzire
e hai subito tutto quello che puoi sopportare
tu chiamami
perchè lo sai che ci sarò

E vedrò i tuoi veri colori
che brillano
vedo i tuoi veri colori
ecco perchè ti amo
quindi non aver paura di mostrarli
i tuoi veri colori,
i tuoi veri colori
sono belli come un arcobaleno

Dedicato a tutti "gli angeli bambini" che ho incontrato nei blog

 

 

DELLA SERIE \"COSA PENSANO DI TE...\"

Questo è il pensiero del mio amico "virtuale" GUANOT in risposta ad un mio testo inviatogli per il suo blog " Il tempo corre via" :

"...carissima amica HEART63, che stimo per la sua intelligenza e rara bellezza..."

Grazie, mi fa piacere che tu lo abbia pensato!

 

NON è MAI UN ERRORE...?

 

CATANIA FIGGHIOZZA DO PATRI ETERNU

 

"SULU" VENUTI-CANTO-VIRGILLITO

 

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ciao complimenti per il blog un saluto dal nostro bed and...
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