"nessuno desidera soffrire, eppure quasi tutti ricercano il dolore e il sacrificio, e allora si sentono giustificati, pure e meritevoli del rispetto dei figli, del marito, del prossimo, di Dio.
Il soldato va forse in guerra per ammazzare il nemico? No va a morire per la patria. Alla moglie piace mostrare al marito quanto sia contenta? No vuole che veda quanto gli è devota, quanto soffre perchè lui sia felice .... figli che rinunciano ai propri sogni per accontentare i genitori, genitori che sacrificano la loro vita per soddisfare i figli, dolore e sofferenza che giustificano ciò che dovrebbe arrecare solo gioia : l'amore!"
Questo passo di "undici Minuti" di Coelho mi ha fatto pensare!
Davvero .. noi vogliamo soffrire per poterlo poi dire, per poterci far rispettare o compatire, insomma per farci "belli agli occhi del mondo" .. una specie di martiri!
La sofferenza dell'animo come modo per renderci evidenti? O solo un modo più facile di affrontare la vita ("siamo nati per soffrire") ....
Non sarebbe tutto più semplice se gioissimo della vita quando ce n'è la possibilità senza andare a impegolarci nella ricerca anche inconsapevole della sofferenza?
Inviato da: roxgabriel
il 10/12/2022 alle 20:31
Inviato da: cassetta2
il 16/10/2020 alle 17:33
Inviato da: boscia.mara
il 02/04/2013 alle 20:50
Inviato da: boscia.mara
il 26/03/2013 alle 19:28
Inviato da: gioia58_r
il 25/03/2013 alle 16:46