Forse...

Ballarò di ieri sera. Interventi, discussioni, scontri...nulla di nuovo sotto il sole. L'abituale vuoto della politica. Ma all'improvviso un lampo schiarisce il cielo. Parla Susanna Camusso, segretaria confederale della CGIL. Per chi vuol verificare questo è il link: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0bffb441-b3f8-4b80-bc08-366b7e4bc647.html?p=0

Siamo intorno al minuto 56, si parla di occupazione e disoccupazione, sussidi e difficoltà delle famiglie:

Camusso: .....ci sono lavoratori che sono in cassa integrazione a zero ore dall’inizio di questa crisi, che hanno 700 Euro al mese. Quando si dice che le famiglie con il loro risparmio ce l’hanno fatta, siamo all’autodafé, non al governo....

Floris: Cos’è l’autodafé?

Camusso: Che ognuno deve far da solo! Non al governo che ha dei provvedimenti.....

Oh poveri noi...... ma l’autodafé è tutta un'altra cosa! Deriva dal portoghese e significa "atto di fede" ed era una delle più simpatiche cerimonie dell'Inquisizione, che normalmente si concludeva dopo suggestive processioni ed altri rituali con un allegro falò che purificava l'anima immortale dei peccatori.

L'arguto François-Marie Arouet (Voltaire, per chi ha familiarità solo con la sua famosa citazione sul fatto che non sono d’accordo sulle tue idee ma difenderò il tuo diritto ad esprimerle) ne descrisse uno nel suo Candido, libro che ovviamente non posso fare a meno di consigliare a tutti. Si parla del terremoto di Lisbona del 1775, e di come Candido e Pangloss vi vennero coinvolti.

Dopo il terremoto che avea distrutto tre quarti di Lisbona, i dotti del paese non avevan trovato mezzo più efficace per impedire una total rovina, che di dare al popolo un bell'auto-da-fè. Era stato deciso dall'Università di Coimbra che lo spettacolo di qualche persona bruciata a fuoco lento in gran cerimonia era un segreto infallibile per impedire che la terra non si scuota. Aveano in conseguenza catturato un biscaglino convinto d'aver sposato la comare, e due portoghesi che, mangiando un pollastro, ne aveano levato il lardo; si venne poi dopo pranzo alla cattura del dottor Pangloss, e di Candido suo discepolo; di quello per aver parlato, e di questo per aver ascoltato in aria d'approvazione. Furono tutti e due condotti separatamente in appartamenti freschissimi, ne' quali non s'era mai infastiditi dal sole. Otto giorni dopo furono tutti rivestiti d'un sambenìto, e vennero loro adornate le teste di mitere di carta, la mitera e il sambenìto di Candido eran dipinte con delle fiamme all'ingiù, e con de' diavoli senza granfie e senza coda; ma i diavoli nel sambenìto di Pangloss avean granfie e coda, e le fiamme eran dritte. Andarono così vestiti a processione e sentirono un sermone assai patetico seguito da una bella musica in falso bordone; Candido fu frustato sul messere a tempo di battuta mentre cantavano; il biscaglino e quei due che non avean voluto mangiar del lardo furono bruciati, e Pangloss fu appiccato, benchè non sia questo il costume. Il medesimo giorno vi fu un'altra scossa di terremoto con un fracasso spaventevole. Candido spaventato, confuso, smarrito, tutto insanguinato, tutto affannato dicea fra sè: "Se questo mondo è l'ottimo dei possibili che mai son gli altri? Se io non sono stato altro che nerbato a posteriori, lo sono stato anche fra i Bulgari; ma, o mio caro Pangloss, il massimo de' filosofi, ho io avuto a vedervi impiccare senza ch'i' sappia perchè! Oh mio caro anabattista, ottimo degli uomini, avev'io a vedervi annegare nel porto! O Cunegonda, perla delle fanciulle, er'egli dovere che avessero a spaccarvi la pancia! "

Ora io non so se come i dotti dell’Università di Coimbra la Camusso ritenga che un bell’auto da fé possa essere le soluzione della crisi economica, o se si sia lasciata semplicemente fuorviare dall’assonanza con “fai da te”....certo, siamo in buone mani......