Forse...

Brindisi.....

Sembrerebbe finito il Berlusconismo. E' probabile che sia effettivamente così. Ed è un periodo che forse è durato fin troppo a lungo. Come giudicarlo oggi? Con gratitudine e delusione. Perché gratitudine? Perché di fatto fu la discesa in campo di Berlusconi a far fallire quel progetto politico-giudiziario che attraverso lo smantellamento di DC e PSI doveva consegnare il paese a quello strano ibrido che era il partito di Achille Occhetto, orfano della parola "comunista" ma certamente ancora intriso di quel metodo e di quell'ideologia. Perché delusione? Perché in realtà questo è stato forse l'unico vero risultato ottenuto. Un po' poco, in quasi vent'anni. Si volta pagina. Foglio bianco, adesso bisogna sapere cosa scriverci sopra. E' ovvio che ai nostri politici non è sembrata vera la splendida possibilità offerta dal "governo tecnico". Ci si sfila da ogni responsabilità, si possono riunire gli stati maggiori dei partiti per discutere strategie e alchimie per poi prendersi tutti i meriti al momento delle prossime elezioni, anticipate o meno, liberi nel frattempo da quella fastidiosa incombenza di dover fare finta di preoccuparsi del paese. E si celebra il fallimento della politica. Burattini incompetenti, capaci di solo di litigare, di subordinare tutto a ripicche da comari, di rubarsi l'un con l'altro "parlamentari" di dubbie capacità e motivazioni. Tanto ci sono i "tecnici" che mettono tutto a posto, mentre i bambini giocano. Il bello poi è vedere qual è l'area che ha più gioito per la caduta di Berlusconi. Quelli che finora hanno strepitato contro la globalizzazione, contro il governo mondiale delle banche e delle istituzioni finanziarie, contro la crisi voluta e creata a tavolino dal grande capitale. Ebbene, il nostro nuovo premier altro non è un esponente della componente accademica di questo (presunto) establishment. Aspettiamo di vedere la lista dei ministri e di sentire le dichiarazioni programmatiche, ma non è difficile prevedere che la politica economica di Monti  farà rapidamente apparire Tremonti come un pericoloso estremista di sinistra. Il che potrebbe non essere nemmeno un male. Troveranno comprensione nel presidente della Bocconi studentelli ultratrentenni e semianalfabeti, fuori corso dal giurassico? Troveranno comprensione nel presidente europeo della Commissione Trilaterale i sindacalisti licenziati per aver fatto i consulenti di parte civile in un procedimento contro l'azienda che li stipendia, non senza averne pubblicamente insultato l'A.D.? Brindate pure, ma tenete pronti i rimedi del dopo sbornia, il mal di testa è in agguato.....soprattutto se invece di Dom Perignon si beve benzina!