ALCUNI DEI MIEI POST
LA SIGNORA IN VERDE, UN ROMANZO DI ARNALDUR INDRIDASON
P. G. WODEHOUSE - QUANDO LA VOGLIA DI RIDERE INCONTRA IL GIUSTO AUTORE
LA SOVRANA LETTRICE - GENIALE INNO ALLA LETTURA DEL "BRITISH" ALAN BENNETT
IL VIOLINO DI ROTSCHILD di Anton Cechov
LA RAGAZZA DI TRIESTE - romanzo di Pasquale Festa Campanile
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CHI SONO
In questo blog troverete recensioni a romanzi, riflessioni, considerazioni varie, appunti, idee. Può succedere che il blog rimanga fermo per un pò, poi riprende. Come scrittrice (o meglio, come persona che scrive) utilizzo anche lo pseudonimo di "Annie Chammas". Da qualche anno sono "seguace" e "paladina" della Scrittura Zen, condividendo in pieno gli insegnamenti della carissima Natalie Goldberg (Scrivere Zen, Ubaldini Editore). Mi ha salvato la "penna" e la creatività. Grazie Natalie!
« Da Murakami alla Bartlet... |
Il blog si rianima, in modo inaspettato e volitivo, attraverso la prefazione che il grande Harold Bruzzone ha scritto per il romanzo, appena edito da Scrittura Zen Genova, su Liliana Castagnola, affascinante artista del varietà italiano del primo dopoguerra. Ma non voglio dire di più, per ora. Mi limito a proporvi le parole del nostro critico letterario (art manager SZG) che, nel suo stile un pò ironico e un pò retrò, rende merito all'intenzione sottesa alle pagine del romanzo.
PREFAZIONE A "LILIANA CASTAGNOLA - UN ROMANZO, TRE DONNE"
Quando agli albori del 2019 incontrai colei che avrebbe dato penna al presente romanzo, rimasi colpito dall'elevato proposito che ella stessa mi confidò: liberare l'immagine di Liliana Castagnola da grossolani e patetici "copia & incolla" e, soprattutto, dall'umiliante marchio che la lega a Totò, quello di suicida per amore.
- Sai, Harold - mi disse - si è dimenticato tutto di lei, il suo estro e la sua generosità, la sua famiglia, gli anni trascorsi da bambina, i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo. Tutto, Harold, tutto. Si parla di lei solo in funzione di Totò, è una vergogna.
La vidi infuriata nell'appurare con ribrezzo come presunti giornalisti e blogger avessero divulgato nel corso degli anni, su Liliana, solo notizie biografiche inesatte e "clichè" codificati quanto avvilenti. Fu pigrizia? Fu incompetenza? Fu scarsa professionalità?
Dall'elevato proposito di cui sopra nacque il presente romanzo. Totò, ahimè, si fece ombra dietro una porta d'albergo, si fece sagoma dietro un sipario chiuso.
Harold Bruzzone