ALCUNI DEI MIEI POST
LA SIGNORA IN VERDE, UN ROMANZO DI ARNALDUR INDRIDASON
P. G. WODEHOUSE - QUANDO LA VOGLIA DI RIDERE INCONTRA IL GIUSTO AUTORE
LA SOVRANA LETTRICE - GENIALE INNO ALLA LETTURA DEL "BRITISH" ALAN BENNETT
IL VIOLINO DI ROTSCHILD di Anton Cechov
LA RAGAZZA DI TRIESTE - romanzo di Pasquale Festa Campanile
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CHI SONO
In questo blog troverete recensioni a romanzi, riflessioni, considerazioni varie, appunti, idee. Può succedere che il blog rimanga fermo per un pò, poi riprende. Come scrittrice (o meglio, come persona che scrive) utilizzo anche lo pseudonimo di "Annie Chammas". Da qualche anno sono "seguace" e "paladina" della Scrittura Zen, condividendo in pieno gli insegnamenti della carissima Natalie Goldberg (Scrivere Zen, Ubaldini Editore). Mi ha salvato la "penna" e la creatività. Grazie Natalie!
Messaggi di Aprile 2018
Post n°68 pubblicato il 04 Aprile 2018 da paolafarah
Giornata di nebbia, camelie oltre il vetro. Amo il dolce far niente, amo leggere senza preoccuparmi di ricordare ciò che leggo, amo leggere senza preoccuparmi di recensire. Quante cose stanno cambiando, quante cose sono cambiate. E scrivo senza sapere cosa andrò a scrivere. Mi piace così. A breve uscirà il primo episodio delle Avventure di Villa Bietola e non so ancora se l'editore ne è rimasto sorpreso, appagato, divertito ... chissà! E cosa mai ne uscirà? Aspetto. Mi piace non indirizzare più nulla. Ho indirizzato troppo. Aspetto, e mi godo il dolce far niente. Nebbia e camelie oltre il vetro. Un paesaggio quasi surreale, lento. Comunque ... per l'episodio successivo inizierò da una orribile poltroncina viola con merletti, di cui tutti sanno ma di cui nessuno vuole ammettere di sapere. Un segreto da non rivelare. Fingere è meglio. Inizierò forse domani, o dopo. Letture? .. Ho scoperto Richard Brautigan. Lo conoscete? Mi è capitato fra le mani "Una donna senza fortuna". Incipit: una scarpa di una qualche lei in mezzo a un incrocio a Honolulu. Ma la donna del titolo non è morta in un incidente stradale e la scarpa non è la sua. E' solo un incipit a effetto. Poi tutto diventa un viaggio, un peregrinare dell'autore stesso, tappa dopo tappa, verso la fine. Bello. Mi è piaciuto. Tutto procede a ruota libera. Brautigan è ok, per come sono fatta io. Così ho cercato un altro suo romanzo: "La casa dei libri". E' un posto strano la biblioteca dove il protagonista vive e lavora 24 h su 24. E' lì che tutti gli scrittori improvvisati del mondo portano le loro opere. Migliaia. Libri che nessuno leggerà, non pubblicabili, assurdi, improponibili. Ma esistono e, per il loro esistere, hanno bisogno di una casa. Quando non ce ne stanno più, una parte viene portata alle caverne. Caverne strapiene di libri. Ci lavora un certo Foster, un tipo che beve. Stop. Non voglio recensire, troppa fatica. Vorrei riuscire solo a incuriosire. Se Brautigan vi ispira, io lo consiglio. Aveva i baffi biondi, ora riposa in pace. |