Questa nuova tappa inizia con un piccolo (per me immenso però) inconveniente.
Alle 5 della mattina vengo svegliata da un improvviso mal di pancia e freddo, che mi accompagnerà per tutta la giornata.
Considerato che il viaggio da Shianzu a Tsavo Est non è dei più comodi e rilassanti, questo inconveniente non ci voleva proprio.
Dopo una bella colazione a base di te e banane (sperando che servano a star meglio) aspettiamo che il pulman ci venga a prendere per iniziare la 5 giorni di tour safaristico.
Con la classica mezz' ora di ritardo (tutto qui è Pole pole cioè lento), saliamo nella jeep. Siamo in compagnia di altre quattro persone: due tedeschi (marito e moglie) che si riveleranno nei giorni futuri dei veri cafoni e, due inglesi (due ragazzi sposati) che diventeranno le uniche persone che frequenteremo nei giorni a venire.
Tra uno scossone e l'altro dopo circa un ora entriamo finalmente dentro al parco e poco dopo facciamo subito la prima tappa per eventuale uso wc e acquisti di souvenir africani.
Spero di vedere i leoni, nel mio scorso viaggio sono stati gli unici animali che non sono riuscita a vedere e sono anche i miei preferiti. Rispetto alla volta scorsa (febbraio) la natura è molto più verde e ancor più bella. Dopo poco la ripresa del viaggio finalmente si vedono le prime antilopi, alcuni fagoceri (kenya express), qualche elefante e una giraffa. Poi finalmente, grazie a un fuori pista fatto appositamente dall' autista scorgiamo il primo gruppo di leonesse con una carcassa di zebra e una di antilope come pranzo.
Sono bellissime,regali ed elegantissime, avrei voglia di scendere dalla jeep e andarle ad accarezzarle come faccio con le mie gatte ma logicamente non si può scendere e posso solo ammirarle ( sono a circa un metro da me).
Dopo questo bellissimo spettacolo ci avviamo al villaggio dei Masai. In questo villaggio vivono circa 80 Masai.Ci sono molti bambini che frequentano la scuola( una baracca con alcuni legni usati come panchine e un piccolo tavolo per l'insegnante); qui gli insegnano l'abc, i mesi e una rudimentale matematica. Abbiamo lasciato all' insegnante alcune penne, caramelle e biscotti e il sorriso di quei bimbi mi ha aperto il cuore. Per poche cose che a noi sembrano quasi inutili o scontate, loro hanno risposto con sorrisi e una gioia immensa. Proseguiamo con la visita del villaggio: ci fanno vedere come si fa ad accendere il fuoco tramite lo sfregamento di due legnetti e fanno provare anche gli uomini del nostro gruppo. Ci salutano infine con alcuni balli tipici dei Masai e si riparte alla volta del Cocrodile Camp dove pranziamo. Io continuo a non sentirmi molto bene e quindi continuo la mia alimentazione con banane e patate.
Abbiamo anche il tempo per rilassarci un po' vicino ad una piccola piscina, poi si riparte per scoprire altre zone ed animali del parco.
Il pomeriggio non è molto elastico nel farci vedere animali, si vedono parecchi elefanti, antilopi e zebre. Anche i bufali e i bisonti non mancano, ma io fremo per vedere il leone (ormai ho visto le leonesse e vorrei vedere anche il re della foresta), ma devo accontentarmi di rivedere le leonesse viste nella mattinata.
Verso le 17 iniziamo a dirigerci vero il lodge che ci ospiterà per la nottata. E' molto bello, tante piccole casette in mezzo alla savana dove posso lasciarmi andare ad ascoltare i rumori degli animali che la vivono, e il rumore del ruscello che è vicino alla nostra casetta. L'unico avvertimento che ci viene dato è quello di non stare vicino al fiumiciattolo quando fa buio in quanto è pericoloso visto che i coccodrilli e gli ippopotami potrebbero risalirlo per bere. Io mi sento tranquilla, Franco inizia a tremare alla sola idea di vederlseli vicino.
La serata passa velocemente; prima la cena e due chiacchere con i ragazzi inglesi poi restiamo un po' all'aperto per gustarci lo splendore del cielo africano ( è tempestato di stelle ed è bellissimo).
La ritirata avviene verso le 22 in quanto alle 5 ci si alza per ammirare l'alba.
Alla prossima tappa............
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