Post N° 365

Post n°365 pubblicato il 06 Agosto 2008 da ketzal
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Buone ferie a tutti,ci sentiamo in Settembre,scusate se nn scrivo di più ma ho problemi gravi in familia.Il mio amato compagno e ammalato e non ho tempo a disposizione .Grazie per avermi letto!!!!!

 

 
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Post N° 364

Post n°364 pubblicato il 06 Agosto 2008 da ketzal
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Fu una sera,tornando dalle mie passegiate in cerca di piante per la serra e di alimento per i gatti ,che lo vidi,vidi l'essere magico,bello come un fiore di giglio,i lunghi capelli biondissimi,gli occhi lievemente a mandorla colore del cielo pieno di stelle,dalla sua figura si spargeva una luce suave che portava gioia al cuore,le sue lunghe mani carezzavano Costanza seduta nella sedia a dondolo e cantava per lei in una lingua sconosciuta e dolcissima,i gatti nel grembo di lei e accuciati a i suoi piedi dormivano calmi e felici,l'elfo inclinato sul viso ancora bellissimo di Costanza,baciava le sue palpebre chiuse e le sue labbra,rimasi così sorpresa che l'emozione mi fece chiudere gli occhi.

Quando li aprì,tutto era finito! La luce era spenta!Con un sorriso di gioia nelle labbra Costanza era morta!Solo rimase nell'aria la fraganza di glicine e il mistero,che Costanza con la nascita portò nella casa e con la sua morte riportò via
io vissi molti anni ancora ! Non sentì mai più il suono delle campanelle di cristallo,ne le strane musiche nelle alte stanze!
Ma da quel momento seppi che gli elfi esistono!!!!

 
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Post N° 363

Post n°363 pubblicato il 06 Agosto 2008 da ketzal
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Anno dopo anno nella grande villa la vita seguì il suo cieco corso,le sorelle di Costanza si sposarono e disperse per il mondo ,come grossi alberi fecondi fondarono familie numerose ,ci furono nascite e morti,viaggi e momenti di gioia ,lutti e giorni grigi come il cielo di gennaio,ma una cosa è certa! il mistero che aleggiava nel parco e nelle stanze vecchie non lasciò mai la casa White,i rumori ,le musiche e il persistente profumo sconosciuto, come il primo giorno,come quando Costanza era bambina, continuarono a aleggiare nella dimora,anzi, anno dopo anno questi strani rumori e profumi si fecero più intensi.

Adesso Costanza non lasciava quasi mai le sue stanze,aveva viaggiato,conosciuto terre e persone diverse,ricevuto onori e gioia, ma come noi non si era mai sposata,tutte e tre lentamente guardavamo i tramonti dalla veranda a ovest,leggevamo e ascoltavamo le sue storie di terre distanti ,di città nate dalle acque e di danzatrici con i piedi tinti di porpora e mani come gioielli di carne.

Costanza vedeva sempre l'elfo,noi sapevamo che molte cose erano solo fantasie della sua mente,le storie della realtà si mescolavano con ricordi tanto lontani come impossibili,ma di una cosa sono certa! le passegiate di Costanza erano sempre le stesse anche se mai più si avvicinavarono alla palude,erano sempre di notte e in queste notti non era sola!.

I nostri capelli iniziarono a tingersi di bianco,le nostre mani tremavano un poco,nelle sere di primavera, sedute di fronte allo splendore dell'albero di pesco in fiore,ci rendevamo conto del passo del tempo e pensavamo alla morte e a quello che forse esisteva aldillà del velo dell'esistenza terrena,non eravamo credenti,non ci sosteneva nessuna fede, ma così come era stata tranquilla la nostra vita in casa White,così era tranquilla e serena la nostra vecchiaia!.

Tutte e tre parlavamo di molte cose,del passato ,dei nipotini,dei libri che leggevamo,dei cd di musica,di religione e di viaggi,Costanza continuava i suoi discorsi a proposito dell'nvisibile creatura magica e noi fingevamo di crederci. Mia sorella cucinava per noi e io uscivo a comprare il necessario e molte volteil non necessario, quello che i capricci di tre vecchie melancoliche
necessitavano.



 
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Post N° 362

Post n°362 pubblicato il 26 Luglio 2008 da ketzal

Adriano eCostanza per molti mesi dopo la festa di mezza estate  si frequentarono e diventarono amici inseparabili.Insieme dierono una serie di conferenze viaggiando per mezza Europa e accettando perfino visitare il Giappone invitati dalla fondazione ho kkaido. Sembravano felici quando tornarono a casa pieni di regali ,parlarono delle loro escursioni eviaggi e iniziarono a cercare casa dove stabilirsi una volta sposati.La familia finalmente sembrava unita e felice,le ombre minacciose del passato erano come nubi lontane.

nessuno si diede pace quando Costanza,partì senza alcùn motivo per un lungo viaggio in Argentina,e sopratutto nessuno si spiegò perchè lasciò Adriano,quale fu il motivo e come gli fece tanto male,non sembrava esistere un perchè.Se poi esisteva Adriano non lo fece mai capire.

 
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Post N° 361

Post n°361 pubblicato il 17 Luglio 2008 da ketzal

Poi venne la primavera e lentamente tutto tornò a rinascere ,anche Costanza poco a poco emerse dai profondi abbissi del dolore e quasi a malapena tornammo a la normalità,il resto della familia riannodò la vita quotidiana,ci furono viaggi e feste,vacanze e lauree ,mentre la nostra amica a volte rideva e sembrava ormai quella di un tempo,faceva lunghe passeggiate fino alla brughiera e ascoltava musica leggendo i suoi libri preferiti.....
Gli anni passarono,due o forse tre quando la casa dei vicini rimasta vuota per decenni fu affittata e vedemmo per la prima volta Adriano dai lunghi capelli neri.....
Neri come quelli di Costanza,un colore tanto cupo da sembrare una notte senza stelle,e fu una notte nella festa di compleanno che i giovani si trovarono a ballare e ridere assieme,per me fu bellissimo,erano infiniti mesi che Costanza non rideva con la luce negli occhi.....

Fu una festa indimenticabile,ci furono regali e danze,risate e allegria,il regalo più bello fu una cintura d'oro e ametiste e un vestito rosso come le zampette delle colombe della voliera tempestato di rubini,quando Costanza aprì la scatola dove era riposto,un lieve profumo a glicine aleggiò nella stanza.....
Ebbi paura,ma vedendola tanto felice ,dimenticai tutta la mia paura....

 
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Post N° 360

Post n°360 pubblicato il 16 Giugno 2008 da ketzal
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Non so per quanto tempo piangemmo e piangemmo! Costanza vestita di nero e più pallida che mai seduta vicino alla finestra guardava senza vedere l'estate che moriva.Dopo i primi giorni di disperazione cadde in un profondo silenzio,aveva gridato e pianto e per lo meno era presente anche se il suo dolore ci straziava,adesso era come prima,come quando bambina sembrava viaggiare verso terre aldillà delle stelle.Territori ignoti dove solo lei poteva arrivare.Mia sorella Melania ed io per molti mesi la guardammo struggersi caparbiamente senza voler accettare la vita.Fu un tempo di vento e pioggia,un tempo di pena dove le fiamme del fuoco erano sempre accese ma dove faceva sempre freddo.

Tutti gli stettero vicino,per lo meno quello desideravano,porgere qualche cosa che potesse dare un significato al dolore.Costanza non era credente.Io sapevo che lottava contro il vuoto che la chiamava,sapevo che le ali della morte la abbracciavano,sapevo che l'amore era perduto per sempre.Anche quello che annidava nel suo cuore.Non si rassegnava alla tremenda perdita,Si, fu un autunno e un inverno terribile per noi che non la lascevamo mai sola,la sensazione più terribile per me fu il profumo del glicine che impregnava le stanze.......

 
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Post N° 359

Post n°359 pubblicato il 15 Giugno 2008 da ketzal
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L'amore colpì Costanza come un vento selvaggio,la sua felicità brillava per noi come la stella del mattino,guardandoli insieme,lontani da tutti,immersi nel loro profondo sentimento,lei più bella che mai e il ragazzo anche lui bellissimo e felice tutti pensammo con allegria in un prossimo futuro di gioia e pace,ormai credemmo lontani i giorni della malatìa e del dolore.Fu un calcolo sbagliato, fu solo il nostro cuore a volerlo,quando la morte sferrò il suo attacco ci distrusse!!!!

trovarono Ewin annegato nella palude,tra i giunchi e i fiori di asfodelo,nei suoi capelli biondi intrecciati fili d'erba,il grido di Costanza arrivò fino le nostre stanze,corremmo disperate sapendo in fondo del cuore di cosa si tratasse,il perfetto cristallo spezzato per sempre!Costanza gridava come impazzita,gridava cose senza senso mentre l'alba nasceva,piangemmo anche noi,ci trovarono chinate sul viso bianco del ragazzo innondandolo di lacrime,nessuno si fece una ragione di cosa fosse successo.Costanza lo aveva aspettato il giorno prim,poi non potendo dormire presa da nervosismo e tristezza aveva fatto una passegiata all'alba per i soliti posti conosciuti, ed era finita vicino alla palude.

La aspettava l'acqua nera e il dolore,la morte tra i giunchi e un lieve suono di campanelle al vento.Nessuno ci fece caso.Io lo ricordo perfettamente,era come il rumore di una risata tra le foglie,come acqua che cadendo ridesse lievemente tra il pianto e le grida della familia e l'abbaiare dei cani.
 

 
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Post N° 358

Post n°358 pubblicato il 15 Giugno 2008 da ketzal

I miei ricordi come ho detto sono chiari e precisi,quelle notti piovose ci confinavano in casa dove succedevano eventi alquanto misteriosi,al piano dita invisibili suonavano strane musiche ,sparivano i vestiti miei e quelli di mia sorella,si udivano suoni inspiegabili a volte paurosi, mentre Costanza ed Ewin giorno per giorno si avvicinavano di più e chiaramente si poteva vedere l'amore e la felicità nei loro occhi.Gli altri membri della familia occupati in mille facende ,alcune sentimentali altre di viaggi o studio, lasciavano noi libere come farfalle al vento,Costanza quasi non ci vedeva persa nelle passeggiate con il suo innamorato,il teatro,e le lunghe conversazioni vicino al fuoco. Aveva però conservato la vecchia abitudine di sparire nella notte,dopo aver salutato tutti e baciato con passione Ewin che partiva con la sua rossa moto, rumbo alla sua casa nelle colline.
Costanza tornava dalle sue camminate stanca e pallida,molte volte con collane bellissime di filigrana d'oro e pietre viola,altre con anelli d'erba intrecciati strettamente,possedeva un cofano pieno di gioielli magnifici,ma non sapemmo mai da dove venivano ,ne chi li avesse regalati o venduti,erano gioielli di fattura delicata e finissimo oro,anche i vestiti di Costanza avevano un taglio fuori moda ma erano di sete preziose ,noi pensammo sempre che non fossero comprati nella vicina città.
Pensammo che fosse lei a confezionarli,una spiegazione più evidente esisteva.Non ci volemmo mai credere.Credere che fosse l'elfo a regalare quelle bellissime cose!

 
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Post N° 357

Post n°357 pubblicato il 11 Giugno 2008 da ketzal

Adesso Costanza era già una donna ,molto bella e dolce e non passava giorno che non ricevette fiori e telefonate, inviti e proposte di feste e gite in montagna.A causa delle sue strabilianti doti matematiche era stata oggetto di studi e conferenze nel mondo scientifico,sopratutto della vicina università e nelle case dei professori era ricevuta con tutti gli onori.

vari giovani erano interessati direi affascinati dalle sue pupille da gatto,sopratutto un giovane biondo come il grano di nome Ewin,invitato dalla familia a cene e gite,mostrava da sempre una gran  amicizia per Costanza ,anche se da parte di quest'ultima  non si poteva capire se sentisse uguale trasporto.parlavano fino a notte fonda e facevano lunghe caminate vicino alla palude oservando gli uccelli e la flora locale,non si poteva negare che in mezzo a tanti giovani fosse il preferito.

Fu a causa di questa amicizia che iniziarono a succedere molte cose inspiegabili,fatti strani e alquanto inquetanti ,fino ad arrivare a incutere in noi una forte paura.Si instaurò un clima di incubo il cui centro come sempre furono le stanze e il giardino cupo dove passeggiavamo con Costanza.

I miei ricordi sono netti e chiari.Ricordo esattamente i fatti che successero in quei giorni di estate, anche se sono passati lunghissimi anni da quelle sere popolate di lucciole e profumi.
 

 
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Post N° 356

Post n°356 pubblicato il 10 Giugno 2008 da ketzal
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la vita seguì il suo corso.Per due anni ,una sola volta fummo portati a vedere Costanza.A dispetto delle nostre macabre fantasie la trovammo tranquilla,serena e molto bella .Adesso aveva i capelli lunghissimi e una luce dorata nel fondo delle sue pupille, ci ricevette come se fossimo sempre state insieme.Di quello che succedeva nella villa vicino al lago, dove fu confinata, nessuno disse nulla e lei disse meno ancora.Solo affermarono che era ammalata e che sarebbe tornata.

E un giorno di primavera fece ritorno!.Tutti gli alberi erano in fiore e una lieve pioggerella scendeva dal cielo quando tornò alla grande casa.Portava con se molte valige con vestiti e libri,ci salutò cordialmente e corse a cercare i suoi animali,chiamandoli con voce dolce e suadente.Grande fu la nostra meraviglia e difficile da credere ma tutti i piccoli felini tornarono a casa,dopo due anni, e molti piccoli gattini neppure li conoscevamo ,facevano le fusa e ci guardavano anche loro con sorpresa.
Dove erano stati in tutti i mesi trascorsi? Essendo domestici chi li aveva accuditi? Vicino a noi non esistevano abitazioni,nel bosco era difficile procurarsi alimento sopratutto per gatti domestici come i nostri.Rimase come altri, uno dei misteri di casa White.
La nostra antica amicizia fu riconfermata.Non si parlò mai dell'elfo ma tutti sapevamo che anche lui era tornato. come i gatti e come il mistero della vita di Costanza.

 
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Post N° 355

Post n°355 pubblicato il 06 Giugno 2008 da morrigan13
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questi furono i nostri giorni.Crescemmo lentamente,in due gruppi ugualmente chiassosi e invadenti,ma presi da diversi obbiettivi.Una parte delle figlie dei White preso da feste,frivolezze e amori tanto brevi come chiacchierati e l'altra parte di adolescenti ugualmenti presi da gite e passeggiate nel bosco alla ricerca di funghi e fiori misteriosi,studio del violino,(diventammo virtuose) e lettura di poesie e racconti che ci mettevano i brividi,ma che tenacemente cercavamo delle alte librerie della casa in ombra.

A volte Costanza andava all'università,a volte preparava gli esami e allora voleva il silenzio e l'aiuto di un essere che non potevamo vedere.Dopo anni iniziammo a dubitare della sua sanità mentale , il prodigio della sua mente meravigliosa che sorprendeva per profondità e bellezza,(sapeva cose che ancora gli scienziati non capivano e componeva musica senza che nessuno le avesse insegnato nulla della musica, )che più che altro ci riempiva di timore.

La nostra paura era che la ricoverassero in una casa di cura dove per studiare i suoi poteri gli avrebbero fatto del male.

Paura che si rivelò esatta e fondata! Una mattina sua madre e la mia accompagnarono Costanza in una lussuosa villa chiamata "Prato blu" .Per molti mesi non la vedemmo.Disperate piangemmo sotto il glicine in fiore,imaginando crudeltà senza freno.Se chiedevamo di vederla ci dicevano che andare a trovarla era impossibile e che sarebbe tornata presto.
Quando Costanza fu portata via tutte le rose morirono in un minuto e sparirono i gatti e gli uccelli del bosco.

Furono mesi tristi senza la sua presenza.I gatti non tornarono e non si sentì più il tintinnio delle campanelle di cristallo.Senza di lei la casa non era neppure una casa.Sparito il mistro che annidava in lei era solo una lussuosa dimora un po abbandonata da giardinieri e occupanti.

 
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Post N° 354

Post n°354 pubblicato il 02 Giugno 2008 da morrigan13

I giorni trascorrevano lenti e silenziosi,Costanza trangugiava medicine di diversi colori e leggeva enormi quantità di libri,adagiata in poltrona di fronte alla finestra che dava al bosco poco distante,circondata da regali,frutta ,dolci e magnifiche rose aspettava la notte per ricevere il bambino elfo e giocare fantastici giochi che noi dopo le sette di sera non potevamo compartire ,perchè ci mettevano a letto.

A volte per molte settimane non si sentiva il profumo di fiori e le campanelle di cristallo non suonavano deboli nelle alte stanze solitarie.Costanza in questo lungo autunno non sembrava ne triste ne di questo mondo,a un osservatore acuto come noi ,appariva distante,chiusa e solitaria.Dava la sensazione di non appartenenza,di essere prestata in un luogo che non aveva scelto,con sorelle e genitori di un altra specie,una prigioniera di lusso che sopportava a malapena la sua condanna.
A volte anch'io Morgana la figlia del giardiniere mi sentivo così.

 
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Momenti difficili

Post n°353 pubblicato il 02 Giugno 2008 da morrigan13

Dopo quella notte per noi bambini tutto diventò difficile e inconprensibile.Costanza fu confinata nelle sua stanza azzurra e molti medici vennero con grandi macchine nere a visitarla e pontificare su quello svenimento inspiegabile.Costanza era sempre stata l'immagine della salute.Qualcuno diede anche colpa alla nostra amicizia e alle molte ciliege e amarene ingerite nelle nostre ore libere.Fummo esiliate dall'ala padronale e solo arrampicandoci sul vecchio ramo del fico potemmo entrare a vedere la nostra amica prigioniera.
Costanza a i nostri occhi non era cambiata ,solo che da quel momento iniziò a parlare di un bellissimo bambino elfo che cantava per lei e le raccontava di cavalli bianchi come la luna e di città di puro cristallo,ci raccontava di quanto gli piacesse giocare con luie di come dovevamo celare a gli adulti tale presenza, che ovviamente non vedevamo ma alla cui esistenza credevamo ciecamente,visto le strane vicende che in seguito successero.

 
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Post N° 352

Post n°352 pubblicato il 17 Maggio 2008 da ketzal
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Vado su e giù nei sentieri del tempo,seguo il filo  dei miei ricordi come un bambino che seguisse a stento un aquilone che fugge tirando il filo nel vento.Sono nata nella grande casa gotica ,nelle grandi stanze riservate alla servitù,l'ala della mansione dove vivevano le ancelle e gli scudieri ,adesso occupata da nostro padre e da noi le sorelle Melania e Morgana.Mio padre con mansioni di giardiniere e postino e noi come due agregate al mobilio della casa,penso che per le sorelle Withe a eccezione di Costanze fossimo solo una specie di animali domestici,da vestire con i loro abiti in desuso e sfamare abbondantemente,due bambine ereditate che per fortuna non davano fastidio,ne si mescolavano a i loro giochi.

Noi avevamo la stessa età di Costanza e diventammo inseparabili.La democrazia regna sovrana quando si hanno sei anni e gli adulti sono occupati.

Costanza non diede segnale alcuno della sua stranezza fino a quella sera di maggio.Era dolce e riservata,giocava a nascondino,a pigliarello con lo spago rosso,ridendo con la culla del gatto perchè diceva che vedeva un gattino verde tra i fili.prendevamo i fichi del giardino,le nespole e sopratutto le ciliege mature,nelle carrozzelle delle bambole adagiavamo i gattini e li portevamo a spasso sotto gli alti alberi,credo che facevamo le normali cose che tutte le bambine fanno a sei anni,inseparabili,solo la notte ci separava perchè Costanza aveva la sua stanza vicino alle sorelle ,dall'altra parte della grande casa.

Fu una sera di maggio quando venne l'elfo e tutto ebbe inizio.Le lucciole a mille illuminavano le tenebre sotto il grande frassino,sedute sulla panchina di marmo parlavamo della notte e i suoi misteri fu allora che sentimmo un tintinnare come di campanelle ,un profumo di glicine in fiore,un ombra per in istante oscurò la luna e Costanza dando un grido svenne.

Non fu per molto tempo che rimase fredda sulla terra,ma fu sufficente a cambiare la nostra vita.....


 
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Post N° 351

Post n°351 pubblicato il 17 Maggio 2008 da morrigan13
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Mi domando se era felice o semplicemente portava una delle sue maschere,quella dei pranzi familiari o quella dell'amore filiale,sembrava serena ,sembrava a tutti ormai felice e inserita.Credo che fosse inserita nell'ambiente conosciuto come lo può essere un uccello nel fondo del mare,la sua cultura sbalorditiva forse la poneva a salvo del matrimonio o della superficialità.Non penso che molti la avrebbero voluta come sposa.Troppo bella ,troppo inteligente.Per fortuna l'eredità della familia ammontava a cifre da capogiro ,Costanza poteva fare della sua vita quello che voleva.Ma cosa voleva non è mai stato possibile saperlo.

Non è che non studiasse o fosse indisciplinata,la sua vita poteva anche sembrare monotona a un osservatore esterno,si alzava alle sette,circondate dai suoi amati gatti (credo fossero 13) entrava in cucina faceva la sua colazione parlando con i felini ,che la seguivano come un ombra,a pensarci bene aveva un màgico rapporto con ogni animale che incontrasse,ma i gatti che circolavano liberi nella mansarda a volte sembrava che la capissero e che parlassero con lei.Per quello fu strano il giorno che senza apparente motivo la agredirono in gruppo graffiandola ferocemente.
Non si trovò nessuna spiegazione.Ma molte facende di casa Withe non ebbero mai spiegazione.
Sopratutto la presenza di qualcosa,di qualche forza,di un essere alieno nella casa,una creatura che Costanza vedeva o diceva vedere, non poteva spiegarsi con il senso comune che bandiva tali creature dalla vita quotidiana confinandole nei libri per bambini o nelle bellissime immagini del Signore degli anelli,io credevo che qualcosa girasse per le alte stanze e la sua presenza mi metteva i brividi.Non lo vedevo ,non sentivo i suoi passi,solo un vago profumo di glicine aleggiava al suo passo e il rumore di cristallo che cantasse nel vento.

 
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Post N° 350

Post n°350 pubblicato il 08 Maggio 2008 da ketzal
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Erano due territori nemici quelli che si interseccavano fisica e spiritualmente nella grande mansione,un gruppo di persone la cui parentela di sangue non aveva nulla da vedere con la vera natura di ogni componente,le belle e aristocratice fanciulle bionde,luminose quasi nella loro giovinezza e allegria,piene di progetti di viaggi e di amori male si incontravano e convivevano con noi tre che non avevamo progetti e che nascondevamo come in un casetto segreto i nostri sogni,ma sopratutto i nostri percorsi nella ricerca di un senso a tutte le stranezze che gli altri non vedevano.
Per me la più strana di noi era Costanza,nel fondo noi due eravamo come le donzelle della regina nera.
La regina nera era lei. 
Forse Melania mia sorella non era attenta come me,lei giudicava solo stravaganza quello che a me faceva paura,un fiume di pura ,sottile follìa, ho sempre creduto che scorresse nella sue vene,la sentivo camminare per i corridoi a notte fonda mentre il resto della casa dormiva ,aprire la porta che dava al giardino e sparire nell'oscurità.
Dove andava? Perchè vagare in un giardino umido e selvaggio,pieno di rose e spine, di statue e insidie? Perchè parlare di un elfo che mai nessuno avrebbe potuto vedere?
Eppure essa era felice,serena e bellissima toccava la terra in punta di piedi,sosteneva i suoi brillanti esami ,dava alcune conferenze sulla filosofia della matematica o su temi altrettanto difficili ,faceva innamorare i giovani dei dintorni,seduceva con la crudelle bellezza di chi non si può raggiungere,trescinandoce tutti specialmente noi due, sue amiche nel cupo territorio d'ombra dove dimorava
 

 
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Post N° 349

Post n°349 pubblicato il 04 Maggio 2008 da ketzal
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In realtà nella casa di Costanza sottili fili di mistero si tendevano come la tela di un ragno nascosto,non erano le stanze ,e non tutte le persone che dimoravano in essa a creare questo clima di cupa atmosfera,guardando bene i mobili erano raffinati e moderni,le ragazze gentili e discrete,sole e luce entravano dalle grandi finestre ,vasi di fiori freschi e tele di pittori naif volevano creare una immagine di calma e sicurezza.Ma non riuscivano a crearla.Costanza e noi due le figlie del giardiniere,Melissa e Morgana appartenevamo a un altra atmosfera e ha volte pensavo che la creavamo di proposito.
si,! quella enorme casa guardava troppi segreti invisibili,troppe storie nella mansarda enorme e nel giardino ugualmente enorme e ombroso.Nessuno avrebbe pensato mai a tagliare gli immensi alberi ne ripulire la fontana del fauno piena di pesci e muschio.A nessuno interessava quella parte del giardino e della casa antica,solo l'elfo dimorava in essa e ha volte sentivamo il suo canto come un tintinnare di campanelle di cristallo mosse dal vento.


 
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Post N° 348

Post n°348 pubblicato il 04 Maggio 2008 da ketzal
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non si può dire che l'adolescenza di Costanza fosse diversa da quella di molte coetane,anche se la sua vita sociale era ridotta e quasi inesistente,per il resto sembrava a gli occhi di tutti una normale ragazza bellissima e stusiosa.Passava la maggior parte del tempo nella mansarda,adesso convertita in studio,aveva qualche amica,a volte faceva lunghe passeggiate per i boschi,vestiva un po stranamente,con lunghe gonne,o fluidi vestiti di seta che gli davano l'aspetto di una creatura di altri secoli,una Ofelia traslucida o la regina degli elfi.La sua bellezza risplendeva come una torcia accessa.Sua madre finalmente si era data pace e non pretendeva da lei discoteche o tennis.Gli elogi alla sua bellezza e inteligenza scaldavano il suo cuore materno,partecipava della gloria dei premi e ritirava in suo nome diplomi e onori vestita di nero come come una tragica Clitemnestra sulla tomba della figlia sacrificata.

Ma se lei non vedeva,i miei occhi erano attenti e quello che riuscivano a sondare mi riempiva di sorpresa e timore,perchè Costanza non era affatto come appariva,sopratutto non era una normale adolescente,capivo che rapresentava un' altra cosa,un essere sconosciuto a tutti,un qualcosa di nuovo e irrepetibile,squisitamente umano e allo stesso tempo alieno e misterioso come una stella.

 
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Post N° 347

Post n°347 pubblicato il 02 Maggio 2008 da morrigan13
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L'infanzia e uno strano tempo nella vita di tutti,sono i primi sguardi in un mondo nuovo e ogni bambino si protegge come può da cose inspiegabili e troppo complicate per la sua mente,nella grande casa quatro bambine quasi della stessa età condividevano liti e giocattoli,Costanza era la più piccola e solitaria delle creature di casa White un po maltrattata dalle sorelle ,ma adorata da gli adulti,fu in questo màgico tempo di piogge sottili e venti tiepidi,di esplorazioni folli verso il mare ,che arrivò l'elfo.
Nessuno lo vide.Ma l'elfo prese dimora nella stanza di Costanza e insegnò molte difficili discipline a una scura bambina figlia della terra,svilupando la sua inteligenza in forma incredibile e guidandola verso mondi vicini ma inaccessibili a tutti.Insegnò a lei il linguaggio degli alberi e il canto dei fiori e delle creature che dimorano nel verde mare,nei prati fioriti e nei boschi ombrosi.

A 16anni Costanza prese due lauree e fu ammirata ed elogiata per la sua cultura,la mente matematica più brillante del secolo e la meravigliosa bellezza della sua poesia.La sua foto apparve in riviste scientifiche di grande pregio e la sua bellezza cupa in riviste di più ampia tiratura.Guidata dall'elfo Costanza non sembrava appartenere a questo mondo,era perfettamente felice,bellissima e protetta anche se considerata un po tocca per via delle frequenti allusioni a questo amico immaginario che nessuno vedeva mai.
 

 
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Post N° 346

Post n°346 pubblicato il 23 Aprile 2008 da morrigan13
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Nessuno si dava pace pensando alle stranezze di Costanza,dava invidia alle sorelle la sua brillante inteligenza matematica,il suo gentile modo di muoversi,come se la legge della gravità non la costringesse,come se perpetuamente ballasse sfiorando appena la terra, ma era la sua cupa bellezza quello che maggiormente stonava nella familia di bionde o per lo meno rosse fanciulle.Costanza era di carnagione scura,i suoi capelli come ali di corvo e solo i profondi occhi verdissimi,color delle foglie nuove tracciavano una vaga somiglianza con il resto della familia,la chiamavano "l'oscura" pensando di infastidirla.Non sapevano quanto di oscuro e misterioso ci fosse veramente nella sua anima.Abbissi e grotte dove vivevano solo i suoi sogni e i suoi incubi.In mezzo alla modernità della casa,solare e chiara esisteva la mansarda dalle finestre istoriate ,dai bovindi altissimi e dalle molte stanze dimenticate,resto bellissimo di una grande casa gotica naufragata nel mar dei sargassi della modernità, circondata da impianti eletronici,tv,piscina,tenis,musica tecno e riviste di moda,cucine alla americana e stanze giap,questo spazio era stato regalato tacitamente a Costanza,un magnifico regalo per una sognatrice!.

 
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