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La vaniglia :parte 2°

Post n°92 pubblicato il 03 Novembre 2012 da angelicacussino
 

"La vaniglia è composta per il 52% da acqua, carboidrati, zuccheri, ceneri e, in piccolissima percentuale, proteine e ceneri; tra i minerali presenti citiamo calcio, sodio, fosforo, potassio, magnesio, zinco, rame, manganese e ferro.
Poche le vitamine presenti, tutte appartenenti al gruppo B e precisamente: B1, B2, B3, B5 e B6.
Mr.Loto - Vaniglia: Proprietà e Benefici
L'olio essenziale di vaniglia può essere utilizzato per calmare i neonati semplicemente mettendone qualche goccia nel diffusore di essenze; in alternativa è possibile procedere a dei massaggi da effettuarsi su tutto il corpo del neonato con 4 gocce di olio essenziale di vaniglia diluite in olio di mandorle.
L'olio essenziale è composto principalmente da vanillina e da altre sostanze con proprietà rilassanti grazie le quali aiuta anche a stimolare la circolazione sanguigna della muscolatura nel basso addome.
I baccelli di vaniglia vengono raccolti quando la loro maturazione non è ancora giunta al termine ed immersi per alcuni minuti in acqua calda, dopodiché vengono chiusi in una cassa di legno ad una temperatura di 50° gradi per un paio di giorni; questa tecnica conferisce loro la classica colorazione scura della vaniglia che troviamo in commercio e permette ai baccelli di liberare la vanillina che come abbiamo detto conferisce alla vaniglia il caratteristico aroma.
L'ultima fase consiste nell'essiccazione dei baccelli che di norma dura alcune settimane prima che il prodotto sia idoneo alla commercializzazione.
Composizione e link utili
Vaniglia: proprietà e benefici
Proprietà e Benefici della Vaniglia
 
 
La vaniglia ha proprietà stimolanti ed antisettiche ma è anche molto nota per le sue proprietà afrodisiache; infatti agli inizi del Novecento i dottori dell'epoca consigliavano il consumo di vaniglia per superare i problemi legati alla sfera sessuale. Uno studio condotto sui lavoratori di vaniglia rivelò l'esistenza di una malattia professionale chiamata "vanillismo" che annoverava tra i suoi sintomi un incessante eccitazione sessuale.
Alcuni studi recenti hanno dimostrato che la vaniglia è anche in possesso di proprietà antidepressive, questo grazie alla presenza di sostanze in grado di apportare benefici al sistema nervoso centrale. La molecola aromatica principale della vaniglia, responsabile della sua caratteristica fragranza, è la vanillina; la vanillina è un polifenolo con proprietà antiossidanti e secondo recenti studi ha dimostrato di essere in possesso di proprietà antitumorali.
L'olio essenziale di vaniglia rallenta l'ossidazione delle cellule ed è altresì in grado di apportare benefici all'organismo nel contrastare i radicali liberi, infezioni e altre malattie.
Anche nei confronti dello stress, disturbo tipico di questo secolo, la vaniglia, o meglio il suo aroma, sembrerebbe in grado di svolgere un'attività rilassante e calmante nei confronti del sistema nervoso.
Anche chi soffre d'insonnia pare possa trarre benefici dalla vaniglia e dal suo utilizzo; un bicchiere di latte di soia aromatizzato con la vaniglia può aiutare a prendere sonno grazie appunto alle proprietà rilassanti di quest'ultima."
dal web

 
 
 

Le proprietà della vaniglia

Post n°91 pubblicato il 03 Novembre 2012 da angelicacussino
 

Conosciamo la vaniglia come spezia regina della pasticceria e della cucina e meno per le sue sorprendenti proprietà salutari. Ebbene sia baccelli di vaniglia sia l’olio essenziale si prestano a curare molti disturbi grazie all’effetto lenitivo e calmante. La vaniglia è un toccasana per tutto il sistema nervoso: rilassa e favorisce il sonno nei bambini piccoli; avendo anche proprietà antisettiche può essere usata per lenire il fastidio dei dentini in crescita: 3-4 gocce di olio essenziale di vaniglia se strofinato sulle gengive doloranti per la dentizione dei bambini, assicura sollievo. Ovviamente dobbiamo disporre di baccelli di vaniglia oppure di olio purissimo e non di surrogati chimici.

La vaniglia, appunto lenisce e il suo profumo aiuta a superare gli attacchi di fame e a controllare meglio l’appetito. Viene usata anche per curare e dare sollievo alla tosse persistente causata dalla bronchite. Un ottimo rimedio naturale si ottiene facendo macerare in un litro di vino cotto 5 o 6 baccelli di vaniglia per un mese. Il liquido che se ne ricava è una pozione di conforto per le vie respiratorie irritate.

L’effetto calmante poi è assicurato da 4 gocce messe nel diffusore nella stanza in cui riposa un bambino e l’effetto calmante è garantito. Se invece lo si vuole usare come antistress allora sono 40 le gocce di olio essenziale di vaniglia da diluire in 50ml di olio di mandorle dolci. Con questo preparato si massaggiano fronte e tempie e ricevendo così immediato benessere.

 
 
 

Violenza ,ancora violenza

Post n°90 pubblicato il 03 Novembre 2012 da angelicacussino
 

Innanzitutto  abbiamo  la  percezione  che  la  violenza  aumenti,  con  effetti  simili  a  una  grave  pandemia.  Le  cronache  sulla  violenza  terroristica,  la  violenza  criminale  e  la  violenza  fra  i  giovani,   si  rivelano  veicoli   per  inventare   trasmissioni,  che  non  hanno  alcuna  valenza  informativa,  ma  speculativa.  Detto  questo,  passo  oltre.  Non  si  possono  chiudere  gli  occhi  di  fronte  a  tutto  questo.  E  possiamo  rilevare  che  il  crimine  organizzato   di  diffonde   sempre  di  più  e  vorrebbe  influenzare  sempre  più  ambiti  della  vita pubblica.  Nonostante  questo,  non  bisogna  rinunciare   alla  speranza  che  l'amore (  Si.  Sembra  una parola  uscita dal libro "Cuore)  sia  più  forte  della  violenza:  bisogna  fortemente  crederci !  E'  chiaro,  la  violenza  non  scomparirà  del  tutto  dal  mondo;  solo  il  supporlo  sarebbe  per  me  irrealistico.  Ma   rassegnarsi,  No !!!.  Credo   fortemente  alla  forza  del  bene  e  alla  forza  dell'amore.  Quì  deve  scendere  in  campo  il  cristiano -  quello  con  la  "C"  maiuscola -  affinchè  faccia  valere   il  suo  amore  pubblicamente,  senza  chiudere  gli  occhi  in  modo  ingenuo  di  fronte  alla  realtà  della  violenza,  allora   ci  sarà  sempre  la  vittoria  dell'amore.  La  vittoria,  tuttavia, non  sentirà  mai  il  fischio finale,  che  annuncia  la  fine  della  partita;  occorre  prepararsi   a  ulteriori  tempi  supplementari;  forse  dolorosi.  Il  male  è  semplicemente   dentro  il  mondo.  La  violenza  è  certo,  spesso  conseguenze  di  ferite   che  gli  uomini  hanno  subìto    e  che  vorrebbero  far  pagare  ad  altri  che  non  hanno  niente  a  che   vedere  con  le  loro  ferite.  Se  è  vero  che   i  bambini   feriti,  a  loro  volta   feriscono,  allora  è  tanto  più  importante  educare  i  bambini  con  amore,  in  modo  che  le  ferite  non  di  moltiplichino.  Sono  necessarie  la  fede  e  la  speranza  per  credere  che  l'amore  sia  in  grado  a  poco  di  guarire  i  bambini  feriti  e  di  impedire  la  violenza  in  questo  modo  e  di  interrompere  la  spirale  di  nuove  ferite.

 

 
 
 

Se si avanza il pane

Post n°89 pubblicato il 20 Ottobre 2012 da angelicacussino
 

Vi è avanzato tanto pane? Non sapete come riciclarlo?  Ecco a voi lo “svuota sacchetto: un’idea veloce per riciclare il pane”… :) Non sapevo come chiamare questo piatto, veloce e gustoso… ma credo che il titolo sia comunque eloquente :)

Accendete il forno a 200°
Imburrate una pirofila
Disponete uno strato di fette di pane
Irroratele leggermente con del latte
Aggiungete del prosciutto cotto e del formaggio (io ho aggiunto scamorza affumicata e sottilette)
Strato di fettine di pane irrorate con il latte
Altro strato di formaggio
Sbattete 4 uova con un pizzico di sale e pepe nero e adagiatele sul formaggio
In forno a 200° per 10 minuti ed è pronto! :)

 
 
 

I SANTI PIU' AMATI DAGLI ITALIANI

Post n°88 pubblicato il 20 Settembre 2012 da angelicacussino
 

Gli  italiani  che  si  rivolgono  a  Dio  nei  momenti   di  difficoltà  sono  la  maggioranza.  Credenti  e  non.  E   sono  tantissimi  quelli  che,  invece,  si  indirizzano  ai   santi.  E  di  questi  virtuosi   si  può  stabilire  una  specie  di  "Hit  Parade ".  In  testa,  Sant'Antonio  da  Padova.  Più  di  un  milione  di  italiani  porta  il  suo  nome.  Un  mensile,  che  a  lui  si  intitola,  ha  altrettanti  lettori.  Quattro  milioni   e  mezzo   di  pellegrini  visitano  il  santuario.  Oltre  mille  chiese  e  cappelle  dono  dedicate  al  suo  culto.

Al  secondo  posto   si  piazza  San  Francesco  d'Assisi.  Deve  accontentarsi  di  500  templi  o  abbazie,  e  di  3.800.000  visitatori.

Al  terzo  posto,  finalmente  una  donna:  santa  Rita  da  Cascia.  Un  periodico  dal  titolo  gentile,  "Dalle  api  alle  rose"   ne  ricorda  vita   e   prodigi.

Segue  San  Giovanni  Bosco,  forte  di  circa  800   collegi.  Quinto  san  Gabriele  dell'Addolorata,  che   ha  i  suoi  seguagi  soprattutto  tra  i  giovani.  Sesto  S.  Pio  da  Pietrelcina  assiso  da  qualche  anno  alla  gloria  degli  altari.

Di  lui  sono  state  raccolte  più   di   cento  volumi   in  cui  vengono  documentati  i  suoi  meriti  sovraumani.  Diceva  messa  all'alba.  Gli  autobus  scaricavano  davanti  alla  chiesa  Santa  Maria  delle  Grazie  centinaia  di  fedeli  assonnati.  Il  frate  si  avviava   all'altare  camminando  con  fatica,  due  novizi  lo  sorreggevano,  e  i   grossi  sandali   strascicavano  sul  pavimento.

Qualcuno  diceva che  al  suo  passaggio  si  diffondeva  un'inconfondibile  profumo  di  rosa  e  di  viola;  qualcuno  ne  veniva  privato.

Quando  all'elevazione   sollevava  il  calice   verso  il  cielo,  si  notavano  chiare  le  mani  forate  dalle  stigmate  coperte  dai  mezzi  guanti  di  lana.  Non  tutti  riconoscevano  in  lui  una  presenza  di  Dio,  e  un  suo  confratelllo,  padre  Gemelli,  mise  in  relazione  quelle  impronte,  che  di  solito  appaiono  addosso   ai  venerabili,  con  già  documentati  fenomeni  di  isterismo.  Quelle  piaghe  dovrebbero  riprodurre  le  ferite  che  soffrì  Gesù  avviato  alla  morte;  i  segni  esterni  delle  frustate,  delle  corde  che  legavano  i  polsi,  delle  spine,  delle  cadute  lungo  il  sentiero  che  dal  pretorio  conduceva  al  Calvario,  dei  chiodi.  Sono  considerate  impronte  del  Soprannaturale.  Quando  morì,  spogliarono  padre  Pio:  sul  petto  non  c'era  più  traccia  di  ferite.

Era  nato a  Pietrelcina,  in  provincia  di  Benevento,  in  una  famiglia  molto  povera,  e  a  21  anni  quando,  un  mattino,  sul  far  del  giorno,  mentre  sta  pregando  nel  coro,  avviene  il  prodigio.

Raccontava: "  Vi  fu  un  totale  silenzio  attorno  a  me,  una  specie  di  dolce  sonno.  Vidi  apparire  un  misterioso  Personaggio:  aveva   le  mani ,  i  piedi   e  il  costato che  grondavano  sangue.  Mi  sentivo  morire  e   sarei   morto   se  il  Signore  non fosse   intervenuto  a  sostenere  il  mio  cuore  che  mi  balzava  nel  petto". 

Quando  la  visione  scomparve,  si  accorse   che  anche  lui   sanguinava  nella  stessa  maniera,  e  questo  si  protrasse  nel tempo,  specialmente  dal  giovedì  sera  fino  al  sabato.

Raccontavano  che,  come  sant'Antonio,  che  fu  visto  contemporaneamente  a  Padova  e  Lisbona,  possedeva  il  dono  dell'ubiquità;  dicevano  che  una  volta,  quando  era  giovane,  il  diavolo,  travestito  da  cane  nero,  gli  si  era  avventato  contro.

Ognuno,  di quei  pellegrini  aveva  da  chiedere  l'intercessione  del  padre  presso  il  Signore  per  un  bisogno  urgente  o  disperato:  mali  incurabili,  situazioni  familiari   compromesse,  infelicità  senza  conforto.  I   modi  di  padre  Pio  erano  tutt'altro  che  cordiali,  ma  bruschi  e  spicciativi:  spiegavano  gli  estimatori  che  egli  percepiva  anche  quello  che  uno  pensava  durante  la  preghiera,  e  l'insistenza  lo  infastidiva,  e  a  una  donna,  che  nell'orazione   continuava  a  invocare  il  suo  intervento,  disse  risoluto:"  Me  lo  hai  già   chiesto  cinque  volte,  mi  viene  il  mal  di   testa.  Vattene  a  casa,  vedrai  che  tutto  andrà  bene".

Una  signora  di  Carmignano  di  Brenta,  che  aveva  un  Linfogranuloma,  ed  era  ritenuta  spacciata,  è  ancora  viva;  un  medico  condotto  della  provincia  di  Verona,  che  aveva  un  cancro  al  polmone,  è  diventato padre  per  la quarta  volta.

Attorno  alla  mitica  personalità  del  religioso,  non  molto  colto,  parlatore  semplice,  ma  suggestivo,  che  diceva   agli  estimatori:"  Guagliò,  i  santi  stanno  in  paradiso",  era  fiorita   una  vera  industria,  tanti  alberghi,  tanti  ristoranti,  negozi  per  smerciare  immagini  religiose  e  ricordini

A  uno  scienziato  americano che  si  confidava:" Padre,  io  non  credo  in  Dio",  rispose: " Ma  figlio  mio,  è  LUI  che  crede  in  te !". 

 Si  cibava  solo  di  verdura,  di  formaggio  e  di  frutta,  e  accettava  un  bicchiere  di  vino  per  riscaldare  il  vecchio  cuore.

Trascorreva  le  giornate   nella  penitenza  e  nell'orazione.  Era  afflitto  dalle  amare  storie  dell'umanità,  ma  diceva: "Vorrei  soffrire  ancora  di  più".

In  conclusione  l'Italia  è  anche  la  terra  che  ha  dato  agli  altari  il  maggior  numero  di  santi  e  ognuno,  direi,  con  una  specializzazione.

 
 
 
 
 

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Un blog di: angelicacussino
Data di creazione: 23/11/2011
 

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