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O Madonna di Luordes: Liberaci dalla “sciatteria” dei nostri politici
Post n°40 pubblicato il 07 Febbraio 2013 da pasquale.zolla
Lourdes: All’innocente e pura Bernadette Maria appare “Io sono l’Immacolata Concezione” Madonna di Lourdes è l’appellativo con cui la chiesa venera Maria, apparsa tra l’11 febbraio e il 16 luglio 1858 alla giovane Bernadette Soubirous che riferì di aver assistito a 18 apparizioni di una bella signora in una grotta poco distante dal piccolo borgo di Massabielle: «Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla sui piedi» Nel luogo delle apparizioni indicato dalla quattordicenne contadina fu poi posta, nel 1864, una statua della Madonna. Nella sua prima apparizione (11 febbraio) la Signora recita il Rosario e Bernadette si unisce a lei. Al termine della recita la Signora svanisce nel nulla. La prima volta che rivolge la parola a Bernadette avviene durante la terza apparizione (18 febbraio) che le chiede di ritornare alla grotta per i successivi quindici giorni. Intanto la voce delle apparizioni si sparge e in occasione della sesta apparizione (21 febbraio) Brnadette è seguita da circa cento persone che diventeranno ottomila in occasione della quindicesima apparizione. In occasione della nona apparizione (25 febbraio), su richiesta della Signora, Bernadette scava con le mani nel terreno e trova una sorgente d’acqua che, durante la dodicesima apparizione (1 marzo), sarà inconsapevolmente l’inizio dei miracoli. Infatti una donna (Caterina Latapie) immerge il suo braccio paralizzato nell’acqua della sorgente e riacquista la mobilità dell’arto. Il 25 marzo, durante la sedicesima apparizione, la Signora che non aveva mai voluto rivelare il suo nome, le confida di essere l’Immacolata Concezione. L’ultima apparizione(18 giugno), nonostante la polizia abbia chiuso l’area della grotta con un’inferriata per vietarne l’accesso, avviene ugualmente a Bernadette che si era portata sulla riva opposta del fiume Gave. I giornali dell’epoca trattarono le apparizioni come un sintomo di pazzia della veggente, anzi per i più sarebbero state suggerite alla ragzzina dall’abate Aravent allo scopo di aiutare il padre della ragazza, unico sostegno della famiglia che viveva in uno stato di grande povertà e che era stato denunciato ingiustamente per aver rubato due sacchi di farina. All’epoca delle apparizioni Bernadette era analfabeta e non frequentava la chiesa, per cui il significato delle parole della Signora: “Io sono l’Immacolata Concezione” non le sembrarono chiare, anzi per ricordarle mentre tornava a casa tra sé e sé le ripetè continuamente. Oggi il santuario di Lourdes è meta di un gran numero di fedeli infermi che vi si recano nella speranza di ottenere guarigioni miracolose. Per invocare la guarigione viene ritenuta particolarmente efficace l’immersione nelle piscine, appositamente realizzate, riempite con l’acqua che sgorga dalla sorgente presso la grotta delle apparizioni. I miracoli e le guarigioni riconosciuti come segni della provvidenza divina, funzionali alla conversione e alla fede e non alla semplice risoluzione di problemi di salute, sono complessivamente sessantotto. O Maria Immacolata, in occasione del ricordo della tua apparizione a Bernadette Soubirous, una preghiera vorrei inoltrarti che spero venga esaudita per me e per tutti gli Italiani: Liberaci dalla “sciatteria” dei nostri politici! E il popolo Italiano te ne sarà grata in eterno! Cchjù sblennènde d’u sóle a Bbernaddètte te sì mustrate Gròrj’a Ttè, Vèrggene Marìje, vvjate vajasse d’u Seggnòre, Mamme de Ddìje, cchjìse d’u Spirde Sande. Dind’u kitre è nd’u skurde d’u virne, cchjù sblennènde d’u sóle, da Bbernaddètte vedè te sì ffatte è ssubbete sènde è fatt’u kavete d’a presènza tuje, d’a lustra tuje, d’i bbellizze tuje, p’attrasì dind’è cigghje è ddind’u skurde d’u kambbà d’i ummene, nd’i devesjune d’u munne, a ndò u male putènd’assaje éje, è speranz’è ffeduce purtate haje. Nenn’èssènne pure ‘a lude mmòkke a nnuje pekkature, grazzjune Te facime de sènde i parpete d’i kure nustre ka te vònne amà è grurefekà. Diggnete, ò Mamme, de ce uedà è surgime d’u kambbà; uarde k’ammóre è mesèrje d’u kurje nustr’è dd’u kóre nustre; mitte dinda l’alma nòstre u spirde d’i Vvjatetutene pe jjì ke cchjù feduce nd’a vertù, kumbatte ke cchjù kuragge i vizzje nustre, suppurtà ke cchjù ffórze i suffrènze, fà ke cchjù jenerusetà u vulére de Ddìje, pe udè ‘a prjèzze mbenite de Te kundemblà pessèmbbe, kuvèrte de lustróre, nd’a gròrje d’u Paravise.
Più splendete del sole a Bernadette ti sei mostrata Glora a Te, Vergine Maria, beata serva del Signore, Mamma di Dio, tempio dello Spirito Santo. Nel freddo e nel buio dell’inverno, più splendente del sole, a Bernadette ti sei mostrata e subito hai fatto sentire il calore della tua presenza, della tua luce, della tua bellezza, per entrare nelle ferite e nell’oscurità della vita degli uomini, nelle divisioni del mondo, dove il male è molto potente, e speranza e fiducia hai portato. Non essendo pura la lode in bocca a noi peccatori, Ti preghiamo di ascoltare i palpiti dei nostri cuori che ti vogliono amare e gratificare. Degnati, o Madre, di guidarci alle sorgenti della vita; guarda con amore alle miserie del nostro corpo e del cuore nostro; metti nel nostro animo lo spirito delle Beatitudini per camminare con più fiducia nella virtù, combattere con più coraggio i nostri vizi, sopportare con più vigore i dolori, fare con più generosità la volontà di Dio, per godere la gioia infinita di contemplarTi per sempre, ammantata di luce, nella gloria del Paradiso.
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