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Messaggi del 18/02/2019
Post n°272 pubblicato il 18 Febbraio 2019 da pasquale.zolla
Ogni città è invasa da maschere e coriandoli, luci e colori che creano un’atmosfera di festa unica. Le sue origini sono antichissime e si fanno risalire non solo ai Saturnali romani che si celebravano in onore del nuovo anno, ma anche ai Lupercalia e alle Dionisiache. L’etimologia deriva dal latino “carnem levare” per indicare il banchetto che si teneva il giorno prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. Nel calendario liturgico cattolico/romano è, infatti, collocato tra l’Epifania e la Quaresima. Il Carnevale è una festa caratterizzata da uno smodato godimento di cibo, bevande e piaceri, concessa anche alle classi meno abbienti, perché veniva donato alla popolazione un periodo di divertimento e di festeggiamenti. La caratteristica dominante del Carnevale è il mascheramento e in molte città sfilano, lungo le strade, grandi, colorati e movimentati carri allegorici, sui quali troneggiano caricature enormi in cartapesta dei big della politica, della cultura e dello spettacolo. Il Carnevale dà la possibilità all’intera umanità di non essere se stessi almeno per un giorno, anche se ognuno non fa che interpretare se stesso nel vasto teatro del mondo con una maschera sul viso per fuggire dalla propria storia, dalla propria identità. D’altronde la vita è verità e non si può celarla dietro una maschera.
Karnuale: ògnè male sane Karnuale uarisce ògnè male pekkè ògnè pazzìja suje vale appure si sape de sale. Ògnè pajése, skumbussulate da masckuere ka ‘n’atmusfére de fèste uneke krèjene, tjatre addevendéje dinda kuje ‘gnune ndreppetéje ‘a parta suje k’a masckuere mbacce p’allundane skappà d’a pròbbeta stòrje, pe se lebberà d’a pròbbeta dindirindà. Ma Tanda masckuere arrumanarranne, nen kadarranne manghe dòppe karnuale, pekkè u kambà éje alluvére è ne nz’u póde ammuccià arréte a ‘na masckuere. Carnevale: ogni male guarisce Carnevale guarisce ogni male perché ogni suo scherzo vale anche se sa di sale. Ogni città, scombussolata da maschere che un’atmosfera di festa unica creano, diventa teatro in cui ognuno interpreta la sua parte con la maschera sul viso per fuggire lontano dalla propria storia, per liberarsi della propria identità. Ma molte maschere resteranno, non cadranno neppure dopo carnevale, perché la vita è verità e non la si può nascondere dietro una maschera.
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