riapro il mio blog!

Post n°42 pubblicato il 16 Novembre 2006 da pennaliberale

sono ritornata, dopo un periodo di fermo.

in tutto questo periodo la Calabria è diventata terra di televisione! già, la trasmissione di Santoro ha fatto luce sulle nefandezze della classe politica che ci governa, ai ragazzi di Locri si sono aggiunti i ragazzi di Lamezia, e nelle città continua ad imperversare la paura della criminalità imperante anche grazie all'indulto.

Riapro il mio blog per continuare a denunciare quello che non va e questa volta lo farò sul serio e non passando le notizie alla stampa senza ottenere risultati ma solo scoop giornalistici.

questa volta faccio sul serio e chissà, forse potrà servire veramente.

 
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TUTTI IN PIAZZA PER SCONFIGGERE IL SILENZIO

Post n°41 pubblicato il 16 Maggio 2006 da pennaliberale

Le impronte delle mani resteranno per molto tempo, a futura memoria, sulle mura all'interno del ristorante "Al Valantain' di Santa Trada di Villa San Giovanni, ormai vuoto. Quelle dei ragazzi di Locri, del 'Forum ammazzateci tutti', di 'Addio al pizzo' di Palermo, di 'Libera' di don Ciotti e degli studenti dei circa dieci istituti scolastici cittadini che hanno aderito all'iniziativa, prevista per il prossimo due giugno e nata da una idea di Anna Mazza che assieme ai suoi fratelli, Valentina ed Ernesto, ed ai genitori Francesco e Vittoria, si sono opposti fin dall'inizio alla tracotanza della n'drangheta, per poi soccombere per l'evidente indifferenza delle istituzioni e per l'impossibilità di proseguire l'attività in un contesto diventato veramente impossibile. Una solidarietà, questa volta, che parte dal basso, e che si esprime attraverso un rituale carico di significati, un sorta di simbolismo che oggi vuole dire molto per la famiglia Mazza e che la allevia in un certo senso dall'amarezza di questi ultimi tempi. «Sarà il nostro 'ultimo urlo' nella speranza di smuovere le coscienze», spiega il padre Francesco, ormai più che deciso ad abbandonare la Calabria per cercare un futuro migliore assieme a tutti i suoi cari. «Domani (oggi ndr) ci recheremo nella sede di Libera per concordare e discutere sulle modalità, poi penseremo a come organizzarci per ritrovare la serenità perduta». E sulla telefonata di Bertinotti, Francesco non fa mistero della disponibilità del presidente della Camera. «Abbiamo parlato per almeno dieci minuti e mi ha assicurato che passerà il fascicolo al ministro competente, appena verrà nominato, e chiederà contezza della situazione».
Intanto il coordinamento reggino di 'Libera' invita tutte le associazioni ed i cittadini che volessero aggregarsi all'iniziativa, a partecipare alla riunione di oggi che si terrà alle 18 e 30 nella sede della stessa associazione.

 
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Il Valantain : una sconfitta di tutti

Post n°40 pubblicato il 16 Maggio 2006 da pennaliberale

Sin dal primo apparire delle notizie sulla stampa, la vicenda della famiglia Mazza e del ristorante "Al Valantain", a Villa San Giovanni, avevano destato la mia attenzione che, da subito, e a pelle, andava al di là dell'ammirazione per l'inconsueta scelta di denunciare, invece che subire, e subire in forzato e umiliante silenzio. La mia attenzione e il mio interesse professionale si sono spinti a tal punto da decidere di incontrare, insieme all'amico e collaboratore Gianluca Veltri, Francesco Mazza e chiedergli un'intervista per la mia rivista, a simboleggiare uno dei tanti esempi, non scarsi purtroppo, di una Calabria ancora tanto improduttiva. L'incontro è stato di quelli che s'incidono con un tratto indelebile nel percorso personale e professionale, per vari motivi. Primo fra tutti, la dignità di questa famiglia, offesa fin nei sentimenti più intimi dalla vicenda criminale, che aveva deciso di produrre un reddito (e di che qualità!) nella terra dove è nata. Poi la forza, il carattere, il rigore etico di Francesco Mazza che, lontano dal cercare il sensazionalismo dell'atto eroico, per carattere, educazione e tradizione, ha fatto e continua a fare delle scelte con estrema convinzione. Credo di non esagerare affermando che l'incontro ha segnato una svolta nel mio mestiere, in cui, ogni tanto, è bene affrontare le questioni tenendo conto solo del lato umano e, dunque, lasciando da parte il distacco professionale per essere persona in grado di rapportarsi simpaticamente con altre persone. Da quel momento, ho seguito i nefasti sviluppi della vicenda, come seguirei qualcosa di personale, e gli ultimi atti criminosi m'inducono a non poter restare più in silenzio per dire semplicemente basta. È veramente ora che chi di dovere si faccia carico di assicurare legalità e sicurezza a questa famiglia (e non solo a essa) la quale, se è vero che è stata invitata da un imprenditore del Nord a lavorare altrove, ha tutto il diritto di scegliere di restare qui ed essere tutelata nell'esercizio di questo sacrosanto diritto. Chi non ha avuto la ventura di potersi immedesimare nel dolore e nella tristezza di queste persone, difficilmente potrà capire cosa significa rinunciare a un lavoro, a un progetto, a una tranquillità quotidiana, a un sogno; rinunciare, insomma, alla vita e al futuro. E senza arrivare alle estreme, dolorose conseguenze di un delitto cruento, questo lento stillicidio è, paradossalmente, ancora più penoso e duro da sopportare, perché incide sui ritmi, l'atmosfera, la quotidianità di una famiglia che, di normale, vive solo la rabbia, l'impotenza e la paura.
Pur nella tragicità della situazione attuale, comunque, io mi auguro e auguro alla famiglia Mazza che niente e nessuno dovrà indurre Francesco, Vittoria, Valentina ed Ernesto ad andar via se loro non lo vogliono, perché se ciò accadrà sarà una sconfitta per tutti noi.
Adele Filice
direttore

 
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Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 15 Maggio 2006 da pennaliberale

2 GIUGNO FESTA DELLA REPUBBLICA
I RAGAZZI DI LOCRI E LA FAMIGLIA MAZZA DE AL VALANTAIN FESTEGGERANNO INSIEME PRESSO IL LORO LOCALE IL LORO NO ALLA NDRANGHETA!
LA NOSTRA COSTITUZIONE ALL ARTICOLO 4 SANCISCE COME DIRITTO INVIOLABILE IL DIRITTO AL LAVORO, ECCO PERCHE' LA FAMIGLIA MAZZA CON IL SOSTEGNO DELLE GIOVANI VOCI DEI RAGAZZI DEL FORUM AMMAZZATECI TUTTI SI RITROVERA' A FESTEGGIARE IL 2 GIUGNO PRESSO I LOCALI DE AL VALANTAIN SITI IN SANTA TRADA DI VILLA SAN GIOVANNI -RC-
SAREMO IN TANTI, TANTISSIMI, E TUTTI INSIEME ANCORA UNA VOLTA DAREMO VOCE E FORZA AL NO ALLA NDRANGHETA. IL LOCALE E' ORMAI CHIUSO E SPOGLIO DI OGNI BENE, DI FATTI NONSTANTE LE DENUNCIE INNUMEREVOLI E I 18 MESI DI CALVARIO NON CESSANO LE INTIMIDAZIONI MA SOPRATUTTO LA PRESENZA DEGLI SCIACALLI O AVVOLTOI CHE FRONTE AD UNA PREDA FACILE SI SCAGLIANO PER CONCLUDERE QUELLO CHE "ALTRI" HANNO INIZIATO...UNA LUNGA AGONIA CHE ORMAI SUPERA I 18 MESI.
IL NOSTRO SARA' UN RADUNO CHE VUOLE ONORARE IL 2 GIUGNO E SOTTOLINEARNE IL SUO VALORE, SIAMO ITALIANI, E PORTIAMO AVANTI SEMPRE E SOLO I PRINCIPI DELLA GIUSTIZIA E DELLA LEGALITA' COSI' COME LA NOSTRA COSTITUZIONE REPUBBLICA SANCISCE.
IL NOSTRO NO E' IL NO DI TUTTI COLORO CHE VOGLIONO E PRETENDONO UNA CALABRIA, UN MERIDIONE DIVERSO, LIBERO DI LAVORARE, LIBERO DI ESSERE PRODUTTIVO.
INVITIAMO CHI LEGGE AD UNIRSI A NOI E A TESTIMONIARE CON I PROPRI MEZZI E PENSIERI QUELLA CHE E' LA VERA VOLONTA' DI TANTA BRAVA ED ONESTA GENTE DEL SUD.
RINGRAZIANDOVI PER L'EVENTUALE OSPITALITA' E/O LETTURA PORGIAMO I NOSTRI DISTINTI SALUTI
FAMIGLIA MAZZA
NB SUGGERIAMO DI CONSULTARE IL FORUM E ADESSO AMMAZZATECI TUTTI.
PER INFO E O COMUNICAZIONI TEL 3339152075

 
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AIUTIAMO LA FAMIGLIA MAZZA!!!

Post n°38 pubblicato il 12 Maggio 2006 da pennaliberale

DICIAMO BASTA ALLA 'DRANGHETA MA NON DIMENTICHIAMO CHI NE E' QUOTIDIANAMENTE VITTIMA.

AIUTATEMI A DIFFONDERE L'APPELLO A SOSTEGNO DI FRANCO MAZZA E DELLA SUA FAMIGLIA, PERCHE' DOMANI, I NOSTRI FIGLI, POSSANO EREDITARE UNA CALABRIA MIGLIORE.

pennaliberale@libero.it

 
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AVVIAMO UNA RACCOLTA DI SOLIDARIETA' PER LA FAMIGLIA MAZZA

Post n°37 pubblicato il 12 Maggio 2006 da pennaliberale

Un Paese civile non può assistere inerme alla mortificazione dei propri figli. Reagire alla malavita, alla criminalità organizzata vuol dire anche farsi carico di restituire i sogni e le speranze a chi ha voluto combatterla., a chi si è rifiutato di scendere a compromessi, a chi ha messo e continua quotidianamente a mettere a repentaglio la propria esistenza e quella dei suoi figli.

Grazie ad un blog, messo a disposizione per le note vicende accadute a Calabria Ora, la famiglia Mazza proprietaria del ristorante “Al Valantain”, attraverso la dolcezza di Anna, una delle figlie, ha portato alla luce tutte le sofferenze quotidiane alle quali sono costretti. Chiedono di essere ascoltati, chiedono di essere aiutati, ma soprattutto, chiedono alle Istituzioni rispetto per la loro dignità. Accusano il pressappochismo e la sufficienza ma ancor di più la ridicolarizzazione di cui sono stati vittime.

Persino un matrimonio sotto controllo ed una piccola vita spezzata nel grembo materno non placano il desiderio di riscatto di questa giovane donna che, come portavoce, urla il suo dolore con dignità ed a testa alta, nonostante tutto. Nonostante il frigo sia vuoto, nonostante il cuore lacerato, nonostante la pressione degli sciacalli e degli avvoltoi, nonostante tutto.

I tempi della Giustizia sono lunghi, troppo lunghi per soddisfare le necessità quotidiane ed allora occorre creare un lungo cordone di solidarietà perché è giusto che chi soffre debba essere aiutato nel momento del vero bisogno.

Calabria Ora è stata al fianco dei ragazzi di Locri, si batte per le illegalità e le ingiustizie esponendosi senza timori. Oggi Calabria Ora attiverà tutte le sue forze per formalizzare una raccolta di solidarietà per chi è vittima della ‘ndrangheta e  della burocrazia giudiziaria.

Una raccolta di fondi veri, perché vere sono le quotidianità, una raccolta di fondi che dovranno servire a sollevare dapprima la famiglia Mazza nell’attesa di risposte concrete da parte delle Istituzioni.

Facciamo appello al cuore dei calabresi ed a chi, ancora, crede e spera in una Calabria migliore.

 
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Msg da Anna Mazza

Post n°36 pubblicato il 12 Maggio 2006 da pennaliberale

Non sapendo se poterti dare del lei del tu..mi permetto di essere informale, e per questo chiedo scusa anticipatamente, a scrivere è Anna la maggiore dei tre, volevo a nome di tutti i componenti della mia famiglia ringraziarti per la risposta e per l'attenzione dedicataci.
le nostre giornate non hanno quel di speciale che di solito si può raccontare con gli amici, non hanno il sapore della vita che sopratutto noi tre dovremmo poter assaporare..ma sanno di amaro, di ingiusto e di sporco, ed ecco quindi nascere spontaneo il disagio, la tristezza e tutti i sentimenti più crudi che possano purtroppo esistere. Ma se da tutto questo noi si debba per forza di cose uscirne fortificati, ho, abbiamo la consapevolezza che la nostra forza interiore si chiami rabbia positiva, quella che ti sprona a superare i tuoi limiti, ne è prova il fatto che io sia qui a scrivere ad uno sconosciuto, a scrivere i miei pensieri, le mie angosce...magari è solo disperazione, nata spontaneamente dal fatto che ormai non vi sono molte persone con le quali parlare di come stiamo, già..così come si fa tra amici, tra parenti.
ho instaurato oggi un contatto con gli splendidi ragazzi di Locri, e così pur se virtualmente, cerco disperatamente gli amici, quelli che condividono la mia scelta e non solo a parole ma nei fatti.
spero, speriamo di non averti annoiato, a presto
ciao Anna Mazza

 
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BASTA CON LA 'NDRANGHETA!

Post n°35 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

Quello riportato di seguito è LO STRALCIO del testo integrale della RELAZIONE DEL DOTT. PASQUALE ADORNO,PRESIDENTE DELLA CORTE DI APPELLO DI REGGIO CALABRIA F.F. in occasione dell'INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO IL 28 gennaio 2006

"In proposito, è sintomatica la clamorosa denuncia dei gestori del ristorante "Al Valantain", sito tra gli splendidi tornanti di Santa Trada, costretti a chiudere a seguito delle lettere minatorie e delle bottiglie incendiarie. Francesco Mazza, sua moglie Vittoria e i figli Valentina e Giovanni, hanno alzato bandiera bianca, sconfitti dalla 'ndrangheta. "Non siamo eroi e non siamo nemmeno coraggiosi – affermano – siamo solo spaventati ed abbiamo tanta voglia di scappare, di fuggire lontano. E, poi, aggiungono: "non pensate che la nostra storia sia unica. Ce ne sono tantissime altre come la nostra che, però, sono sommerse. La gente ha paura e preferisce subire i ricatti pur di stare tranquilla. Anche noi vorremmo tranquillità ma l'abbiamo perduta undici mesi fa quando è arrivata la prima lettera."
Episodi come questo ci lasciano sgomenti e rendono imprescindibili e urgenti interventi dello Stato, volti a garantire lo sviluppo e il diritto al lavoro sancito dalla Costituzione, in modo che a chiunque possa essere assicurata la libertà d'impresa. Da qui, la speranza di riuscire a vincere, che non può e non deve mancare, per dare, finalmente, a questa terra la dignità e la prosperità che merita."

Non possiamo rimanere silenti ed immobili a tutto ciò.

PENNALIBERALE SI OPPONE E SI RIBELLA ED AL TEMPO STESSO CHIEDE AIUTO, PER FRANCO, LA SUA FAMIGLIA E PER TUTTI I CITTADINI ONESTI, VITTIME , IN QUESTA REGIONE!!!

 
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APPELLO DI FRANCO MAZZA

Post n°34 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

Da anni, da mesi...da sempre si parla di ndrangheta e mafia, e di quanto il suo interagire con il tessuto economico-politico-affaristico, ha influito nella nostra terra, in negativo chiaramente, sino alla realizzazione di uno stereotipo di immagine, con buona pace di ogni speranza di vero sviluppo.

Lo stato nelle circostanze eccezionali (casi eclatanti) ecco che appare, rabbonisce, lusinga, mostra i muscoli e incita al riscatto ed alla reazione, accorre ai cortei.

Tutto vero per carità!

Ma chissà che ne pensano i "gentiluomini" che vivono e lucrano, taglieggiano, ricattando ed estorcendo i piccoli indifesi commercianti ed artigiani. Anche un minuscolo episodio di microidiozia, a volte serve da metafora al nulla che ci circonda.

Chi scrive è un papà che ha urlato no a tutto, ha subito e subisce ancora minacce attentati, danneggiamenti, ha ricevuto plichi con bossoli, molotov simbolo di morte, cappi alla porta, sterco di stalla sulle vetrate del locale che "loro" ci hanno costretti a chiudere.

i miei giovani figli 27, 23, 20 anni avevano un sogno, realizzare una semplice attività.

In difesa di loro ho rischiato e rischio la vita, non da eroe, sia ben chiaro ma da disperato cittadino di questo Stato.

Con questa mia, chiedo, imploro l'attenzione di quanti leggono, volgendo loro un appello, quello di non lasciarmi solo, di non lasciare soli i miei figli, in quella che è divenuta la lotta per la sopravvivenza; siamo stati schiacciati repressi, ma con un filo di voce continuiamo il nostro grido, chiedo a tutti voi aiuto, solidarietà con unisono di voci, perché io e voi siamo anche stato..Spero solo di non aver tediato troppo chi legge, anzi auspico solo di aver raggiunto il suo cuore

Con reverenza un papà disperato

Franco Mazza
 
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Risposta da Francesca Caruso - TGCAM

Post n°33 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

Sono molto contenta per la creazione di un blog a sostegno di Calabria Ora. Sono anch'io nel mondo dell'informazione da tanti anni ma qui a Cs non si era mai arrivati a questo punto di censura. Tengo a ribadire la mia vicinanza e solidarietà a Paride, a cui sono legata da tempo da un sentimento di sincero affetto e vera amicizia oltre che stima professionale.Devo però contraddirti su una cosa:io non so se le altre tv locali hanno trattato il caso della perquisizione del quotidiano,certo è che il tuo disappunto riguardo alla nostra emittente è infondato. Io ho aperto il tg di ieri e di oggi proprio con questo caso (domenica non vado in onda). Il mio è un notiziario piccolo, breve,libero e sicuramente non omertoso.
Spero che mi seguirai!
Francesca Caruso
TgCAM

 
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E-mail a Beppe Grillo

Post n°32 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

Gentilissimo Grillo,
Le segnalo la mia iniziativa a favore della libertà di stampa contro l'imbavagliamento di una testata giornalistica regionale, Calabria Ora, che coraggiosamente ha pubblicato la prima parte di un dossier nel quale erano espressi i motivi del commissariamento della Azienda Sanitaria di Locri per infiltrazioni mafiose, dalla cui vicenda è staturito l'omicidio di francesco Fortugno.
La redazione, pronta a pubblicare la seconda parte del dossier, si è vista irrompere la Digos in borghese che ha perquisito i locali, sequestrato gli atti ed impedito la pubblicazione di quanto previsto.
essendo la testata giornalistica, giovane, ma retta da un direttore di esperienza e coraggio, Paride Leporace, oltre a non avere ancora on line un sito web, è anche vittima della omertà delle testate concorrenti, stampate e video, che non hanno dato spazio alla gravissima notizia.
Personalmente ho aperto il mio blog mettendolo a disposizione di quanti avessero da esprimere messaggi o pareri, io non sono giornalista ma sono una penna liberale e spesso, ho aiutato tante testate a smascherare "porcherie" che esistono nella nostra Regione, come Parentopoli e Dirigentopoli portate avanti proprio da Calabria Ora.
Spero di avere risposta a questo messaggio e di sollevare il caso alla ribalta nazionale, come Lei sa fare, nel rispetto della verità e dei cittadini che DEVONO conoscerla.
Con deferenti ossequi.
pennaliberale@libero.it

 
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GRAZIE A TUTTI: CONTINUATE COSI'

Post n°31 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

Immaginavo che la giornata sarebbe stata eccezionale, ma non immaginavo fino a che punto.
L'aver messo a disposizione il mio blog per ricevere gli attestati di solidarietà per quanto avvenuto agli amici di Calabria Ora, ha letteralmente riempito le mie ore.
Tantissimi messaggi dal mondo dei blogger, interventi e interessamenti da parte di testate giornalistiche on-line, insomma, anche il web ha dimostrato tutto il suo dissenso e disappunto.
La denuncia forte si leva però contro le emittenti private, in particola modo quelle cosentine, che hanno volutamente omesso la notizia in barba a qualsiasi forma di collegialità e solidarismo.
L'omertà è il peggiore male della nostra terra, Calabria Ora sta pagando un prezzo alto per il suo desiderio di opporvisi e per tale motivo occorre alzare una voce alta e forte contro quanto sta accadendo.
Il mio blog
http://blog.libero.it/pennaliberale/ è sempre a completa disposizione di quanti vogliono esprimere solidarietà e disappunto. Per la libertà che in questa Regione ancora non c'è!

 
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Msg dal Club Giornalisti Arbereshe

Post n°30 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

Solidarietà   al direttore del quotidiano Calabria Ora, Paride Leporace e a tutta la redazione del giornale è stata espressa da Francesco Baffa, presidente del Club dei giornalisti arbereshe, dopo il sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria della relazione d' accesso sulla As di Locri. "Il Club dei giornalisti arbereshe - è scritto in una lettera che Baffa ha inviato a Leporace - è con te e approva la tua decisione di pubblicare la relazione di accesso sulla As di Locri. Vai avanti cosi. Hai la solidarietà  e il conforto di tutti noi".

 
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Associazione calabrese giovani giornalisti

Post n°29 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

"Esprimiamo la nostra vicinanza e la nostra solidarietà  a Calabria Ora ed ai suoi giornalisti per la perquisizione subita nella sede centrale di Rende ed in tutte quelle decentrate per aver pubblicato la relazione della commissione d' indagine sull' Azienda sanitaria di Locri. Il diritto-dovere di cronaca di una testata deve essere comunque tutelato". "Il compito, che si è dato questo nuovo quotidiano -

aggiunge la nota - è stato quello di dare forma e voce ai cittadini nello sforzo non facile di fare informazione vera sul territorio. Un' informazione dettagliata che avesse a cuore le problematiche della gente comune. Siamo e staremo al fianco di Calabria Ora in questa sua opera di sensibilizzazione delle coscienze ed invitiamo il direttore Paride Leporace e la sua squadra di valenti giornalisti a continuare
 
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msg da Elena Scrivano

Post n°28 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

Caro direttore, sono con te e con i colleghi tutti di Calabria Ora.

E ai miei figli adolescenti, che mi chiedono del significato e della funzione del giornalismo in questa Calabria devastata eppure  spesso silente nei confronti di poteri responsabili di guasti enormi, sono lieta di mostrare che le condizioni reali della nostra terra possiamo conoscerle non soltanto attraverso la stampa nazionale, ma anche grazie a professionisti locali che si spendono con generosità e coraggio nel loro lavoro e, così facendo, riescono a rappresentare i tanti che vivono male in una regione mortificata e incapace di reagire.

L'assuefazione e il silenzio, ad ogni livello della nostra società, sono i pericoli più insidiosi, sia che prevalgano per paura, sia che vengano coscientemente scelti nella speranza di intercettare qualche piccolo privilegio, qualche favorucolo personale che non di rado neanche arriva, ma  il cui solo miraggio, intanto, produce effetti deleteri per l'intera collettività.

Indicare il marcio,  gridare che il re è nudo o, quando c'è, rendere pubblico un buon lavoro svolto a difesa degli interessi collettivi, non solo si può, ma proprio si deve.  E' il compito primo del giornalismo,  ma è un dovere civico di tutti, singoli ed istituzioni.  Io spero che noi calabresi in numero sempre maggiore ce ne convinciamo.

Buon lavoro.

Elena Scrivano

 
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Da Carmine Lombardo (Il Quotidiano della Calabria)

Post n°27 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

Ho appreso questa mattina dal Tuo giornale- la notizia che la magistratura ha ordinato  perquisizione nelle sedi del giornale.

esprimo la mia piena solidarietà a Te ed a tutti i colleghi impegnati nel dare l'informazione a tutti i cittadini.

Con stima da sempre.

(Collega) Carmine Lombardo corr. Quotidiano

 
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Msg da Antonio Granata- Segr. Gen CGILPollino-Sibari-Tirreno

Post n°26 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

Egregio Direttore,

apprendo ( senza stupirmi... ), di questo tentativo di chiudere la bocca a chi, come Lei, ha fatto del giornalismo, anche quello investigativo, una missione etica. Esprimo la mia vicinanza di sentimenti per il Suo importante lavoro e mi auguro che si possa sventare questo ennesimo tentativo di imbavagliare una intera redazione di professionisti onesti e seri. Sono certo che tanti La sosterranno perchè si avverte diffusamente la necessità di una informazione obiettiva sui fatti che caratterizzano la nostra società e la nostra Regione. Non demorda! Continui le Sue battaglie e faccia in modo che molte più persone possano essere informate. Poi ognuno potrà farsi una idea su ciò che ci circonda. E' nessuno potrà dire: non ne sapevo nulla....

 Cordialmente.                                                                                                                           Antonio Granata

Segretario Generale CGIL Pollino-Sibari-Tirreno

 
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Msg dal dott. Raffaele Esposito

Post n°25 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

grazie alla vostra testata ho scoperto due scandali in tre giorni. la questione asl locri e i pazzeschi inciuci di bisignano. cose davvero incredibili per una regione che non riuscirà ad alzare la testa fin quando accadranno cose simili. invece che inviare la digos in dterminati luoghi la inviano ad un quotidiano che cerca di informare i lettori e la comunità.

con stima e solidarietà dott. Raffaele Esposito, Corigliano Calabro

 
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Giorgio Durante Presidente Calabrialibre

Post n°24 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

Solidali con Calabria Ora  

Conosciamo bene la pressione psicologica che si subisce, quando le forze dell´ordine ti braccano e tu sei certo di aver solo fatto il tuo dovere. Ci pare di poter ravvisare in taluni comportamenti, che la giustizia invece di tutelare la libertà di informazione a salvaguardia dei diritti dei cittadini, diventa strumento di repressione della libertà di opinione e di cronaca, a difesa di altri occulti poteri. Calabria Ora si distingue, fin dalla sua nascita, per la sua battaglia che apertamente conduce sul malaffare di governo, è cioè la commistione tra potere politico e poteri trasversali. Parentopoli era stata rilanciata proprio dalla coraggiosa testata, che in realtà si chiedeva chi fossero tutti gli altri congiunti coinvolti nella vicenda, molti dei quali hanno sbaraccato precipitosamente, avvertiti da qualcuno. Fuori, i nomi, tutti, le istituzioni attraverso i loro rappresentanti, devono avere il coraggio di autodenunciarsi, non la codardia del nascondersi, in una regione dove ormai sta diventando tutto omissis. Locri e i suoi misteri è stata l´ultima finestra aperta dalla giovane testata giornalistica, le forze dell´ordine mosse chissà da quale grande manovratore sono intervenute, con l´intendo di intimorire, di dissuadere, come è già accaduto, di recente, a noi di calabrialibre.

Rivendichiamo ancora una volta la libertà di espressione come supremo diritto del popolo, libertà che deve, sì rispettare gli interessi di tutti, ma che non per questo deve ignorare gravi fatti che vedono coinvolte le istituzioni, gli apparati di potere e la "ndrangheta" quella senza la coppola. Altrimenti il bavaglio alla libera informazione finisce con il favorire questi coacervi di poteri affaristico-mafiosi, questo va detto in modo forte e chiaro. Noi siamo per la più completa libertà d´informazione, per la pubblicazione di tutti i documenti della pubblica amministrazione e di tutti i nomi di coloro che per un motivo o un´altro beneficiano di pubblici contributi o di parcelle consistenti. Non vorremmo che l´intevento manganellista delle forze dell´ordine, verso le quali nutriamo molto rispetto, quando traggono in arresto latitanti, mafiosi e tangentisti, quando invece è rivolta verso l´informazione sia un invito a comportamenti omertosi o silenti degli operatori della comunicazione, favorendo di fatto l´illegalità. Sappiamo di essere duri e criticabili per ciò che affermiamo, ma nella nostra genetica c´è la giustizia, il garantismo e l´etica e questa, ci sia consentito, non per rispetto di una vergognosa normativa regionale.

Le Voci libere di questa regione devono all´unisono urlare i fatti, anzi i misfatti della politica regionale, le sue connivenze, i suoi intrecci, senza timore reverenziale alcuno. Calabrialibre si rende disponibile fin da ora a far da megafono a tutte le iniziative da chiunque provengano, ma che siano finalizzate alla pulizia, al rinnovamento, all´affermazione dei principi di legalità e della libertà informazione.

 

Giorgio Durante Presidente Calabrialibre

 
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Msg da Marcello Barillà

Post n°23 pubblicato il 09 Maggio 2006 da pennaliberale

Caro Paride,

"il nemico marcia sempre alla tua testa", diceva Brecht. A

Locri, il nemico ha marciato in testa ai ragazzi sin dal primo istante,

sin dal primo corteo ingenuo, spontaneo, vero, civile. Il nemico aveva

bisogno di un lavacro, di un depuratore che lo facesse trovare pronto e

pulito, dalla parte giusta, al momento giusto.

Questo è il sospetto che

mi accompagna, da quei terribili giorni di ottobre. C'era e c'è un solo

modo per non farsi soffocare dal dubbio, per tentare di capire, per

tentare di liberarsi dall'angoscia del sentirsi imbrigliati dal fiume

in piena della retorica di regime, delle frasi fatte per i giornalisti

senza spina dorsale.

La via della libertà, per i cittadini, passa per

il coraggio di chi sceglie di fare il proprio mestiere e di farlo

comunque. Avrei voluto leggerla, quella relazione sull'Asl di Locri,

per tentare di pensare con la mia testa. Tu e i colleghi di CalabriaOra

stavate dandomi l'opportunità di sciogliere il dubbio:

indipendentemente dalle conclusioni, forse terribili, alle quali sarei

potuto giungere.

Grazie comunque. Grazie soprattutto per avere dato un

senso a quell'abbraccio e a quell'in bocca al lupo, che ti ho dato quel

giorno in Assindustria, a poche ore dall'uscita del vostro primo

numero.

Buon lavoro, Paride, buon lavoro a te e ai colleghi che, come

te, non si accontentano delle verità di regime e se marciano, tentano

sempre di vedere e capire se, alla loro testa, marcia il nemico o la

libertà.

Un abbraccio anche da parte di Emanuela.

Marcello Barillà

 
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