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Creato da teneraeardita il 21/08/2006
poesie, racconti e quotidianità
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Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
Post n°206 pubblicato il 06 Novembre 2010 da teneraeardita
Qualche anno fà ho attraversato un periodo diffilile, capita. Non stavo neanche bene, e questo non ha aiutato. Ai tempi ero circondata da un gruppetto di amici di vecchia data, che erano quasi di famiglia, e ai quali ero molto affezionata. I segnali che il tempo ci aveva allontanati c'erano, ma tutto scorreva abbastanza serenamente. Invece, a parte un minimo di sostegno formale, in quell'occasione si sono allontanati, sono spariti. Non vi mai capitato, amici di blog? |
Post n°205 pubblicato il 31 Ottobre 2010 da teneraeardita
In questi giorni ricordiamo le persone care e perdute. Io non sono molto convenzionale, le ricordo in vari momenti del quotidiano, non necessariamente nelle feste comandate, che non amo molto. Vivono davvero nel mio cuore, per me. Di queste persone, sicuramente mio padre. Qualche anno fà ho scritto due righe di poesie per lui, eccola:
Mio padre aveva ragione sempre spesso mi guardava ironico e benevolo ad ogni mia scoperta
aveva grandi mani e grandi occhi mio padre e spesso mi diceva forti verità con dolore
l’ho perduto troppo presto e lo cerco ancora in tutte le esperienze e in tutte le gioie che la vita mi propone
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Post n°204 pubblicato il 27 Ottobre 2010 da teneraeardita
Ieri guardavo un film che riguardava una donna autistica, una zootecnologa innovativa, la cui diversità ha arricchito tutti noi. Ma non voglio parlare dei doni della diversità, anche se ci credo fermamente. Una cosa che ho notato, è che per farle accettare il nuovo senza traumi, poichè lavorando ed ideando era parecchio esposta alle novità, che spaventano un pò tutti, specie gli autistici, un suo vecchio insegnante le aveva insegnato a visualizzare una PORTA, che si apriva su nuove opportunità, ogni qualvolta si trovava di fronte ad una situazione nuova. Vedete le vostre porte? Un abbraccio a tutti, amici di blog. |
Post n°203 pubblicato il 19 Ottobre 2010 da teneraeardita
Qualche giorno fà ero seduta in una sedia nella sala d'aspetto del veterinario. Accanto a me, una coetanea col suo animaletto d'affezione ed un accompagnatore. Ha chiamato qualcuno al cellulare, brevissima telefonata, dicendo:"Sono L., sono qui." E' andata alla cassa a saldare il conto, facendo un cenno di saluto ad un veterinario che parlava con dei colleghi, e lui non ha risposto al saluto. Lei è uscita un momento, lui è arrivato e non l'ha trovata. Si è messo a parlare con dei clienti. Lei è tornata. "Coi ricci?", ha esordito lui, e lei:"li ho naturali" (anche la Tenera, n.d.r.). Lei: "come sono andate le vacanze?", e lui, sbrigativo, "ormai sono un ricordo, e questo animaletto?", e lei: "avrà sempre dei problemi..". Poi lei gli ha chiesto dei figli, e lui di una parente di lei che non stava bene. Lui ha nominato la moglie, è sposato. Poi parlavano di lui che viaggia molto, e l'accompagnatore sempre zitto (presentato come il fratello di lei ), e lei scherzava un pò sul fatto che a convegni e congressi lui faceva più turismo che lavoro, ironica, e lui, prima serio, poi contrito e divertito:" L. mi prende in giro..". Lei ha sorriso, maliziosa. Lui ha detto che doveva andare, e ha fatto l'atto di appoggire le mani sulle sue spalle, per darle probabilmente un paio di baci sulle guance, ma lei gli ha accarezzato un fianco affettuosamente, con l'avambraccio che interponeva una piccola distanza, e lui si è fermato. Poi lui ha ripreso le sue attività, li ho rivisti fuori, come due estranei, lei fumava una sigaretta a pochi passi da , lui guardava un cagnolino claudicante. Lei si è avvicinata al posacenere accanto a lui, osservando anche lei il cagnolino.. Lui è rientrato coi clienti in ambulatorio, senza salutarla, nè guardarla. anche lei lo ignorava. Un incontro. Cosa ne pensate? Poi vi dirò la mia.. |
Post n°202 pubblicato il 10 Ottobre 2010 da teneraeardita
Qualcuno potrebbe dire che non mi occupo di attualità da un bel pò, concentrata sul piccole cose, il mio microcosmo. E' verissimo, cerco di sfuggire alle notizie che m'inseguono, perchè sennò ti passa la voglia di sorridere. Qui in Piemonte stavamo benone, il 2006 ci ha portato turismo che noi proponiamo intelligente e variegato. Sentivo il bisogno della Tav, che si propone di smantellare ospizi e bucare un Parco naturale come il Rocciavrè, come sentivamo il bisogno di due casinò, uno nelle Langhe ( meta di ottimo turismo enogastronomico in ottimi agriturismo), e uno sul lago Maggiore ( che è meta di..amanti del lago, punto ), ovvero come sento il bisogno di togliermi un molare sano. Come profeticamente avevo già accennato, Torino è città di cultura, non è Las Vegas e non vuole diventarlo, se non nella fantasia malata di qualche politico senza scrupoli. Di una centrale nucleare in mezzo alle risaie del vercellese, ne sento il bisogno come di un fungo avvelenato nella mia dieta. Che non ho bisogno che il riso diventi fosforescente per gustarlo anche al buio. Continuo? Ma no, buon lunedì, blogger.. |
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