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Vuoto a perdere

Post n°33 pubblicato il 15 Ottobre 2013 da dirty_player
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Ci aggiriamo per queste lande, ciascuno con il suo brandello d'anima.
Le mani e gli occhi gonfi di mute preghiere che non sappiamo rivolgere.
Nessuna parola pronunciata oltre a quelle con cui ci graffiamo la pelle.
Guardiamo attoniti il nostro sangue che affiora, studiandone gusto, densità e colore.
Ci ripassiamo con le dita fedeli i reticoli di cicatrici che ci hanno trasformato in questi goffi figuri che popolano questi salotti.
Ciascuno con la sua storia da raccontare, con il suo demone da cacciare. O almeno da provare a spaventare. 

Per quanti alibi noi ci sia sia meticolosamente intrecciati, siamo tutti qui per lo stesso motivo.
Colmiamo vuoti.

Solitudine, abbandono, noia, incomprensione, dolore.
Qualunque sia la cosa che ha scavato il nostro vuoto, siamo tutti qui per riempirlo.
Di parole, attenzioni, carezze, riconoscimenti, sensazioni, emozioni.

Il livello, l'intensità, il peso, sono troppo soggettivi perchè abbia senso perderci delle parole.

Ci aggiriamo come fiere in questo piccolo,immenso recinto, annusando l'aria. Scopriamo il fianco a chi è come noi. Affondiamo gli artigli in chi è dissimile.
Ci spaventiamo, ci innamoriamo, ci deludiamo, ci teniamo compagnia.
Sorridendo e piangendo come mai, fuori di qua, ci permettiamo di fare.

Perchè i vuoti sono già complicati da vedere.
Conoscerne la struttura, solcarne le profondità, indovinarne i contenuti sono processi lunghi e faticosi. Che quasi nessuno ha voglia di compiere.

Meglio leccarsi le ferite, osservando la ciclicità delle nostre storie, sempre costellate degli stessi errori, delle stesse illusioni.
Riempire un vuoto è un'illusione.

I vuoti non si riempiono.
I vuoti si accettano.
I vuoti si amano.

Si ama quel maledetto senso di inadeguatezza che affrontaiamo quando ci troviamo a tu per tu con loro.
Si ama l'amarezza con cui prendiamo coscienza che tutto ciò che mettiamo dentro quel vuoto è solo destinato ad alimentarlo.
Si ama la serenità con cui ci si arrende a questo senso di incompiutezza, che è l'unica magia in grado di risolverci la vita.

Non esiste nulla al di fuori di noi, che ci possa fare sentire completi. O felici.
Siamo finiti universi infiniti che hanno già dentro di se tutte le risorse per compiere il miracolo.

Siamo esseri unici e meravigliosi inscatolati dentro condizionamenti educativi e culturali che ci hanno fatto perdere il senso del sè, e ci hanno costantemente parametrato a qualcosa di feticcio ed illusorio. Ed alimentando questo confronto ci siamo ritagliati quel bozzolo dentro cui ci sentiamo fragili ed imperfettie ci costringiamo ad elemosinare quello che pensiamo di non possedere ad altri.

Ma, credetemi, la vera magia è questa, imparare a cercare dentro di noi.

(listen)

E per chi avesse voglia di guardare la cosa da un'altra angolazione.. ecco qua.

 
 
 
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