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LA VISIONE E LA PROMESSA DELL'AMORE NELLA BHAGAVAD-GITA

Post n°66 pubblicato il 09 Agosto 2011 da lapiccolastellina2

   

Dal 31 luglio al 7 agosto, presso la comunità spirituale di Villa Vrindavana, a San Casciano in Val di Pesa (Firenze), il CSB ha organizzato un Seminario sul tema: “La visione e la promessa dell'Amore nella Bhagavad-gita. Antropologia di una civiltà”.
Le lezioni sono state tenute da Marco Ferrini (Matsya Avatar das), Maestro nell'ambito della tradizione della Krishna-Bhakti ed esperto conoscitore della cultura indovedica, e da docenti dell'Accademia in Scienze Tradizionali dell'India del Centro Studi Bhaktivedanta.

 

Il suggestivo scenario naturale che ha ospitato il Seminario ha incrementato la piacevolezza di questo ritiro spirituale che ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone provenienti da differenti città d'Italia.
Le lezioni si sono svolte nel bosco, con l'accompagnamento naturale del canto degli uccellini, sotto alberi di leccio secolari. Il programma del Seminario prevedeva anche pratiche di meditazione e di Yoga, musica e canti spirituali, teatro, alimentazione vegetariana del più alto livello curata da uno chef di fama nazionale.
Marco Ferrini ha letto e commentato i primi quattro capitoli della Bhagavad-gita, (bellissimi ed appropriati i paragoni tra quest'ultima e la DINVINA COMMEDIA),spiegando i diversi livelli di interpretazione di questa grande opera che a distanza di 52 secoli, è resistita agli attacchi del tempo, della storia, delle innumerevoli trasformazioni politiche, religiose, economiche, sociali che hanno segnato la civiltà indiana, e ha continuato a nutrire, da allora fino ad oggi, ricercatori spirituali di ogni tempo, tradizione e cultura.
Nel Seminario, durante i programmi serali, si sono svolte letture che hanno fatto dialogare alcuni grandi della storia d'Oriente e d'Occidente, come Tolstoj e Bhaktivinoda Thakur, ed è stata inoltre rappresentata in uno spettacolo teatrale la storia di Shakuntala narrata nel Mahabharata.
Sarebbe un errore gravissimo”, ha spiegato Ferrini, “barricarsi dentro i confine di una sola cultura, perché perderemmo il treno del tempo e della storia. Il sapere è universale e va integrato nel dialogo tra Oriente e Occidente. La compagine umana ha la possibilità di realizzarsi in questo dialogo, senza il quale l'evoluzione rimarrebbe una speranza irrealizzabile”.
Il Seminario ci ha offerto l'opportunità di stabilire e consolidare tra noi profonde relazioni di amicizia.
Io ho potuto partecipare solo per quattro giorni, ma è stata un'esperienza meravigliosa, che auguro  a ciascuno di poter fare nella vita...
Ringrazio tutti, anche a nome di Gian Carlo, per l'accoglienza ricevuta, soprattutto LAURA, GIORGIA, FABRIZIA, PIERO...siete stati  semplicemente..meravigliosi..
Arrivederci quindi ad AREZZO, per continuare INSIEME questo meraviglioso viaggio dell'ANIMA..
                     
 
 
 
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