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Percorso di LUCE

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LA CHIUSURA DEL CUORE

Post n°117 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da lapiccolastellina2

                                     

Moltissime persone si sentono isolate; soffrono perché vorrebbero qualcuno con cui condividere la propria vita, da amare e da cui sentirsi amate. È doloroso per me vedere che queste persone non capiscono che, se non escono prima dal proprio isolamento interiore, non riusciranno a entrare nell’amore nemmeno se trovassero come partner una persona illuminata!

L’illusione più grande è credere che ci sia qualcuno che ha il potere di renderci felici. Pochi sono disposti a vivere senza questa illusione perché richiederebbe la forza e il coraggio di guardarsi nel profondo e riconoscere che il non sentirsi amati dipende dalla propria chiusura del cuore. Pochi sono disposti ad aprirsi veramente agli altri a priori, scegliendo di non chiudersi mai.

Quando si esce dall’isolamento, e la solitudine diventa pienezza, allora ci può essere l’esigenza di condividere il proprio appagamento con gli altri o con un partner. Solo in questo momento si è in grado di creare rapporti soddisfacenti.

Una coppia felice è una rarità ed è il risultato dell’unione di due persone integre. Per questo consiglio a tutti di mettere le proprie energie nel cercare di essere felici nella solitudine, prima di illudersi di poter essere felici in due.

Realizzare la solitudine significa risvegliare almeno in parte la consapevolezza della propria unione con tutto e tutti, anche quando non abbiamo nessuno vicino. Non si può essere felici cercando di essere amati da qualche persona. Eppure ognuno di noi ha il desiderio di sentirsi amato.

Abbracciando la vita nella solitudine, nasce una particolare sensazione di appartenenza a tutta l’esistenza, che ci porta gradatamente a sentirci amati da tutto e da tutti.

A quel punto, anche se qualcuno dice di odiarci, sentiamo che la sua vera natura divina non può far altro che amare noi e tutti quanti! E non è solo un pensiero; ci sentiamo amati veramente e questo ci spinge ad aprire il nostro cuore al mondo intero. Un senso di gratitudine spontaneo sorge da sé, che ci permette di sentirci a casa ovunque siamo. Anche se ci troviamo da soli non sentiamo isolamento e comunque avvertiamo sempre accanto le nostre guide di luce. Dobbiamo ricordarci che innumerevoli esseri delle alte sfere sono sempre pronti a essere in contatto con noi. L’isolamento è solo una nostra chiusura… non esiste.

Solo chi sceglie di uscire dal proprio isolamento può sentire l’amore di tutto il creato.

Possiamo quindi allenarci a immaginarci, a Vederci nella nostra pienezza e a sentirci amati da Dio, dalla Vita e poi pian piano da tutto e da tutti. Dobbiamo infatti prima sentirci amati nella solitudine per poi poter amare e sentirci amati da qualcuno.

E quando la condizione del sentirci amati dalla Vita diventa attiva, come per magia, se lo desideriamo, ecco comparire il compagno o la compagna dei nostri sogni con cui essere veramente felici insieme.

Quante volte sento dire: “È difficile trovare un compagno vero (o una compagna vera) con cui star bene insieme”. Ma così come è dentro è fuori; sentitevi amati nella solitudine e l’amore comparirà presto, da più fronti, nelle vostre vite.

 
 
 

MI HA FATTO RIFLETTERE...

Post n°115 pubblicato il 11 Ottobre 2014 da lapiccolastellina2

 

amicizia



Chi sono gli amici?
Delle persone legate da un vincolo d’affetto, stima, simpatia?
Delle persone con cui si ha un rapporto confidenziale?
Qualcuno a cui si è legati da esigenze, bisogni, circostanze comuni?
Qualcuno con cui spendere un po’ del proprio tempo, una sorta
di ammazza-noia?
Mi auguro proprio di no!
L’amicizia è la sorella dell’amore, arriva lì dove l’altra ha lasciato una lacrima.
Perché un amico è una persona che sa cosa vogliamo dire ancor
prima di parlare, che ci accetta, che soffre insieme a noi, che non ci giudica, che ci ascolta e si sforza di capirci anche quando sbagliamo.
Non ti fa sentire solo neanche se è lontano e ci affianca nella vita rendendola meno solitaria.
Avete mai avuto degli amici? intendo quelli veri?
Molte volte da adolescenti quelle che chiamavamo amicizie, non
erano altro che volti conosciuti fra la folla…
Ma uno, almeno uno, l’avete trovato?

 

P.S In questi ultimi tempi parecchi mi chiedono l'amicizia, che io non sempre accetto, SCUSATEMI, perchè gli amici anche di BLOG,  NON devono essere delle semplici figurine, ma qualcuno con cui scambiare opinioni o almeno qualche saluto..

Scusatemi, ma per voi l'amicizia anche di blog, cosa è?

 

 
 
 

L'OTTO: il numero dell'infinito

Post n°114 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da lapiccolastellina2

 

E' un numero ricco di valenze simboliche. 

Rappresenta, per mezzo delle direzioni cardinali della Rosa dei Venti, la possibilità che ha l’uomo di orientarsi nell’universo che lo circonda, guardando le cause remote e trascendenti di ciò che si manifesta nel mondo.

Per i cinesi, gli otto trigrammi del libro dell’I-Ching sono gli archetipi da cui trae origine tutto ciò che esiste. 

Otto sono le braccia di Vishnu, il dio indù, e rappresentano gli otto Guardiani dello spazio. 

Gli inca, parlando delle origini del proprio popolo, dicono che otto erano gli antenati primordiali, quattro fratelli e quattro sorelle. 

Nell’arte gotica, sono otto i raggi della Ruota Cosmica, cioé le Vie che possono condurci verso il Centro

Una simile interpretazione si può dare anche per la Ruota Celtica e per la Ruota della Legge buddhista. 

L’ottagono é una figura intermedia tra il quadrato e il cerchio e raffigura il ruolo di mediazione tra Terra e Cielo proprio degli edifici sacri e il mondo intermedio degli Angeli, i «messaggeri». 

Anche nello Scivias di Santa Ildegarda, il trono divino è sostenuto da otto angeli.

Anche nella tradizione islamica c'é una identica rappresentazione. 

L’otto rappresenta la ricerca dell’equilibrio, in special modo per per l’uomo, tra la sua parte animale e quella divina. 

Un simile significato hanno anche l’Ogdoade pitagorica e quella gnostica. 

E' un numero legato al Tempo, quindi l’otto è simbolo di resurrezione e di trasfigurazione: nella Tradizione giudaico-cristiana questo è il significato dell’ottavo giorno (che segue i sei giorni della Creazione e il sabbath).

In Astrologia l’ottavo segno, lo Scorpione, ha la stessa simbologia.

Battisteri e fonti battesimali, in luoghi della transizione tra il Vecchio e il Nuovo Uomo, hanno la forma ottagonale e, mentre il numero sette é associato al Vecchio Testamento, il numero otto corrisponde al Nuovo. 

Infine, nel simbolismo matematico, un otto rovesciato rappresenta l’infinito.

 
 
 

CHE COSA SONO LE COSTELLAZIONI FAMILIARI

Post n°111 pubblicato il 30 Settembre 2014 da lapiccolastellina2

 

Le costellazioni familiari sono un metodo all’avanguardia per poter indagare le ragioni di alcuni comportamenti ripetitivi che portano disagio nella nostra vita e di cui spesso non riusciamo a capire le cause, in quanto esse possono essere riposte nella storia delle relazioni familiari che ci hanno preceduto, e che noi semplicemente reiteriamo per amore cieco dei nostri genitori, dei nostri avi e del nostro sistema familiare di origine.

Con il metodo delle costellazioni familiari è possibile non solo andare a individuare questi comportamenti, ma anche scoprirne le cause, accettarle e affrontarle consapevolmente. In tal modo si getta una luce chiarificatrice sulle dinamiche, anche le più nascoste e le più inconsce, presenti nella nostra famiglia, sia in quella d’origine che nell’eventuale famiglia attuale, e si possono aprire orizzonti di serenità e realizzazione piena nella nostra vita.

Il metodo delle costellazioni familiari è nato in Germania, grazie all’opera dello psicoterapeuta Bert Hellinger, e si sta diffondendo in tanti altri paesi per la sua efficacia e il suo carattere innovativo. Le costellazioni familiari possono poi essere applicate anche per migliorare la propria vita in altri contesti, come quello lavorativo.

Ecco alcuni casi in cui si consiglia il metodo delle costellazioni familiari:
- per risolvere situazioni conflittuali nella propria famiglia, d’origine o attuale (rapporti conflittuali con i propri genitori o i propri figli)

  • per risolvere un rapporto di coppia conflittuale
  • in caso di rapporti conflittuali con colleghi e amici
  • qualora si avverta come un blocco nella propria vita, che si desidera rimuovere
  • per promuovere una crescita personale più consapevole, che porti a una vita più appagante

VI ASSICURO CHE FUNZIONA!!!

 
 
 

ANCORA QUALCHE CENNO SULLA RADIONICA E SULLA RADIESTESIA

Post n°110 pubblicato il 24 Settembre 2014 da lapiccolastellina2
Foto di lapiccolastellina2

 

In questi ultimi giorni parecchi mi hanno chiesto che cosa

 SONO LA RADIONICA E LA RADIESTESIAla radionica, mi permetto di scriverlo in modo sintetico, anche se in questo blog l'argomento è stato sviluppato in precedenza..

Se visitate il blog"LA PICCOLA STELLINA" troverte anche la mia tesi sulla radionica che mi ha permesso di raggiungere il quinto livello, cioè il massimo in questa tecnica

 

 

La radionica è una straordinaria tecnica di riequilibrio energetico che nasce agli inizi del ‘900 e conta oggi operatori in tutto il mondo. Il grande pioniere inglese George de la Warr la definiva   “La scienza che studia l’azione della mente sulla materia e l’unione di tutte le cose”.
 Una delle sue particolarità è infatti la possibilità di operare a distanza. Mediante la facoltà radiestesica e con strumenti specifici, l’operatore radionico può analizzare e intervenire su qualunque sistema, vivente o non vivente, che si trovi vicino a lui come dall’altra parte del mondo.  Sebbene ciò possa sembrare assurdo, le nuove scoperte della Fisica confermano che a certi livelli non esiste separazione e siamo un’unica cosa, come sostenuto dall’antico Sapere. Questo la radionica lo dimostra quotidianamente a migliaia di persone nel mondo, che la utilizzano per mandare o ricevere un trattamento.
Per svolgere la sua azione, la radionica si serve di pendoli, grafici, simboli, forme, strumenti di molti tipi. Sebbene utilizzi in alcuni casi strumenti di tipo elettronico non ha niente a che vedere con questa scienza: opera infatti esclusivamente a quei livelli pre-fisici che sottendono la materia.
 I campi d’azione della radionica sono molteplici. In realtà non esiste settore su cui non si possa intervenire positivamente con questa tecnica davvero speciale, preziosa per la salute e il futuro dell’uomo e di tutto il pianeta.

Grafico Radionico

Radiestesia

La radiestesia è “sapere”, mentre la radionica è “agire”. Senza la radiestesia la radionica non esisterebbe o sarebbe inutile, per questo motivo molti la definiscono “un sistema basato sull’uso del pendolo” o anche semplicemente “radiestesia strumentale”.
La radiestesia utilizza per le sue indagini bacchette, verghe, piastre su cui sfregare le dita, pendoli di tutti i tipi, tutti strumenti che non hanno come alcuni credono poteri propri, ma servono esclusivamente ad amplificare le reazioni muscolari e nervose del radiestesista mentre interroga la sua sensibilità. La ricerca  radiestesica può toccare qualunque argomento, la salute, l’agricoltura, gli alimenti, i rimedi, le case, i corsi d’acqua, l’ecologia, in realtà tutto ciò che fa parte della nostra vita. L’indagine può anche essere condotta a distanza, nel qual caso ci si servirà di testimoni adeguati.

La radiestesia non è una cosa astrusa, misteriosa, complicata o inutile. Al contrario, è la capacità che ogni essere umano ha di ascoltare se stesso e l’ambiente in cui vive.
E’ la possibilità di ottenere risposte, e di poter scegliere cosa è meglio per noi, al di là dell’opinione altrui.
E’ un percorso che consiste nell’aprire e nello sviluppare la propria sensibilità.
E’ una strada per la conoscenza disponibile a tutti.
E soprattutto, è una occasione per vivere meglio la nostra vita quotidiana


 
 
 

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