la favola mia

occorre saper percorrere il filo oltre il nodo, perché è una semplice riflessione senza interruzione, poi il filo torna a tendersi e vibrare

molto bello questo pensiero... grazie :-)

Torno in Francia, cerco di capire se il mio terzo occhio vede ancora la mia Parigi, andrò subito al Lapine Agile a farmi versare una Fata Verde e a cercare in quello spazio angusto, la follia di Van Gogh...la mia non mi basta più

Au Lapin Agile... il ricordo di un pomeriggio magico d'estate, in un angolo rifugio di una Parigi deturpata dallo sciopero dei netturbini... dopo un'infinita coda all'Information Point sur les Champs, alla disperata ricerca di un alloggio per la notte, che non fosse proprio Saint Denis ... per poi scoprire che stava proprio lì e ripiegare in una informale e fredda catena Campanile molto al di là du Bois de Boulogne... la genialità di arrivare a Parigi al 14 di agosto senza uno straccio di prenotazione nè di idea... beata gioventù. E così ritrovarsi a Montmartre, alla ricerca di questo mitico cabaret... e poi della nuit parisienne... Parigi mi ha travolta allora, con la sua imponente ed infinita ricchezza e ne sono quasi fuggita, perchè era troppa e troppo sfarzosa, per me che cercavo solo il fascino malinconico dei bouquinistes sur les quais de la Seine... ci dovrò tornare... un giorno, forse...