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5000 euro al mese per i figli di bossi,vergogna.....

Post n°209 pubblicato il 17 Maggio 2012 da annainfuriata
 

 

paghiamo le tasse e i vari balzelli per mantenere i figli di bossi ,gli diamo la paghetta di 5000 euro al mese,niente male per uno che ha cominciato con lo slogan roma ladrona,allora lo gridava e ancora lo grida per pura invidia,appena ha potuto cacchio l paghiamo le tasse e i vari balzelli per mantenere i figli di bossi ,gli diamo la paghetta di 5000 euro al mese,niente male per uno che ha cominciato con lo slogan roma ladrona,allora lo gridava e ancora lo grida per pura invidia,appena ha potuto cacchio ladrone peggio de roma, ma mi chiedo posso io che prendo 515 euro al mese pagare tasse per dare la paghetta ai figli di bossi,per fare in modo che il senatuor possa comprarsi 11 case più terreni ,a tutto questo aggiungi i belsito,le maroni e cc.posso io sana di mente pagare per questi, che in modo lampante vengono fuori con la volgarità che li contraddistingue da sempre, e i suoi seguaci, tipo il mio comune di piancogno che fieramente si sono chiamati lega nord-lega bossi, cioè io che debbo avere fiducia in questi, a me la puzza m'è venuta per un caso personale, siccome sentivo e sento rumori notturni e siccome io sono sorda mi dicevano che era un mio difetto presi un tecnico per fare rilevare i rumori,per sapere se ero io a sentirli o era una cosa reale, ha messo l'apparecchio per tre volte ed ha registrato rumori molesti fuori norme, poi è toccato al comune mettere un tecnico sempre per rilievi, anche questo pagato dal comune ha rilevato ruomori da inquinamento acustico grave in casa mia dovuti da fonti esterne alla casa, in un momento abbastanza vivace con il sindaco della lega nord-lega bossi sul fatto che devono fare smettere questa cosa che mi fa male, lui sbotta che il comune ha speso per me 2000 euro, al che io mi incazzo e dico e come mai?io ho speso 700 euro,il lavoro è eguale e perchè voi pagate tre volte tanto, lui mi risponde che loro sono convenzionati con tale ditta, ed io gli dico che è la più cara della zona, e poi gli chiarisco che non ha pagato per me ma per chi fa casino di notte superando le soglie ammesse che sono io qualla danneggiata ecc, ecco da allora io la lega nord la voglio liquefatta, perchè è la solita storia e non roma ladrona ma partiti ladroni e scialacquoni coi soldi nostri.Fossero un partito di gente onesta il bossi sarebbe presidente della sua fogna personale,invece lo è del partito, questo è un bene per l'italia così quelli che li votano per il territorio capiranno che l'unico territorio che curano con amore sono le loro tasche

 Fondi della Lega, Bossi indagato
"Ai figli una paghetta del partito"Il Senatur coinvolto nell'inchiesta milanese insieme con i figli Renzo, detto 'il Trota', e Riccardo
Fra gli indagati c'è anche il senatore Piergiorgio Stiffoni. Nel mirino del pm i rimborsi elettorali
La responsabile amministrativa di via Bellerio: Umberto sapeva perché firmava tutti i rendiconti

Fondi della Lega, Bossi indagato "Ai figli una paghetta del partito"Umberto Bossi con il figlio Renzo

  
Il fondatore e leader della Lega, Umberto Bossi, è indagato dalla Procura di Milano per truffa ai danni dello Stato in concorso con l'ex tesoriere Francesco Belsito. L'accusa riguarda i rimborsi elettorali per 18 milioni di euro ottenuti dal partito con un rendiconto infedele, secondo l'accusa, presentato nell'agosto del 2011. I figli Renzo ('il Trota') e Riccardo Bossi sono invece indagati per appropriazione indebita in relazione alle loro spese personali, pagate, sempre secondo i magistrati, con i fondi del partito: i due ricevevano una 'paghetta' di circa 5mila euro al mese ciascuno dalle casse del partito. L'avviso di garanzia a Umberto Bossi è stato notificato nella sede del Carroccio in via Bellerio, dove è presente il Senatur. E sono in corso di accertamento le cifre di denaro di cui Riccardo e Renzo Bossi si sarebbero appropriati indebitamente: una consulenza tecnica dovrà fare luce sull'eventuale utilizzo dei fondi pubblici che gli indagati avrebbero fatto per scopi personali. Gli
accertamenti sulla 'paghetta' riguardano gli anni 2008-2011.

C'è anche il senatore Stiffoni. Nella stessa inchiesta è coinvolto anche il senatore leghista Piergiorgio Stiffoni. L'accusa nei suoi confronti è di peculato: il sospetto del procuratore aggiunto Alfredo Robledo, che coordina le indagini assieme ai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini, è che abbia usato a fini personali i fondi destinati al Senato e sul cui conto corrente aveva la firma. La parte che riguarda Stiffoni verrà trasmessa    alla Procura di Roma. A carico di Stiffoni, oltre ai documenti contabili, ci sarebbero anche le dichiarazione rese ai magistrati nei giorni scorsi dal capogruppo del Carroccio al Senato Federico Bricolo che, davanti ai pm, avrebbe affermato che i conti del gruppo parlamentare non tornavano. A pesare su Stiffoni, oltre ai riscontri contabili, ci sono le parole del capogruppo leghista al Senato, Federico Bricolo, sentito su sua richiesta come persona informata sui fatti. Risulterebbero sarebbero diversi travasi e rientri di denaro dal conto Bnl del Senato a quello personale di Stiffoni - tutti e due sono a Roma - che hanno fatto ipotizzare il reato di peculato per presunte operazioni anomale che si aggirano attorno ai  500mila euro.

Il 'Trota' laureato a sua insaputa Il diploma di laurea del 'Trota'L'ateneo albanese Kristal

Le accuse al consulente Scala. La Procura ha anche riqualificato il reato contestato al consulente Paolo Scala modificandolo da concorso in appropriazione indebita in riciclaggio, in relazione agli investimenti esteri che sarebbero state effettuate con il denaro del Carroccio. Scala, secondo gli accertamenti dei pm e della guardia di finanza, avrebbe messo a disposizione un conto cipriota sul quale sono finiti i soldi per gli investimenti sospetti per un valore di circa 6 milioni di euro.

La signora Bossi e Rosy Mauro. I pm stanno ancora esaminando le posizioni della moglie di Umberto Bossi, Manuela Marrone, e della vicepresidente del Senato, Rosy Mauro. La moglie del Senatur avrebbe ricevuto almeno 300mila euro da Belsito da destinare alla scuola Bosina, da lei fondata a Varese. La vicepresidente del Senato, espulsa dal Carroccio, avrebbe invece ricevuto ingenti somme per il sindacato padano Sinpa, provenienti dalle casse della stessa Lega.

Maroni: "Fuori i ladri e i ciarlatani". "Voglio una Lega unita, voglio una Lega forte, voglio una Lega viva. Una Lega che si concentra sulle cose da fare e non sulle menate interne, che progetta e governa, che dà risposte. Largo ai giovani e a chi è capace. Per faccendieri, ladri e ciarlatani non c'è posto nella Lega del futuro", aveva scritto Roberto Maroni sul proprio profilo Facebook prima che la notizia del coinvolgimento di Umberto Bossi fosse resa nota.

"Il Senatur firmava i rendiconti". Umberto Bossi firmava i rendiconti del partito. E' quanto avrebbe detto in sostanza ai pm di Milano la responsabile amministrativa di via Bellerio, Nadia Dagrada. Le dichiarazioni della dirigente sarebbero uno degli elementi su cui si fonda l'accusa di truffa ai danni dello stato a carico del Senatur. Il quale risponde come legale rappresentante del partito in quanto firma i rendiconti che portano all'erogazione dei rimborsi elettorali. Nei confronti del leader del Carroccio, a differenza dei suoi due figli, non c'è invece alcuna contestazione che riguarda presunte spese personali. In sostanza l'accusa, secondo fonti giudiziarie, è riferita alla politica generale delle spese del partito, di cui il fondatore del Carroccio avrebbe avuto consapevolezza, pur potendo non essere a conoscenza nel dettaglio di come il denaro venisse utilizzato, per esempio, dai suoi figli.

Bruti Liberati: "Un atto di garanzia". In un incontro con i giornalisti il procuratore capo Bruti Liberati e il pm Filippini hanno spiegato che l'iscrizione di Umberto Bossi nel registro degli indagati è "un atto di garanzia che dovrà comportare una serie di approfondimenti". Approfondimenti che, hanno precisato gli inquirenti, sono collegati ad accertare se effettivamente il denaro ottenuto grazie al meccanismo dei rimborsi elettorali sia stato utilizzato per esigenze personali dagli altri indagati, a cominciare da Belsito.

Salvini: "Contro la Lega attacco bestiale". "Anche i sassi in Lombardia hanno capito che contro la Lega è in corso un attacco bestiale". Matteo Salvini commenta così l'avviso di garanzia a Umberto Bossi. "Qualcuno ha sbagliato, figli di Bossi compresi, e si è dimesso", ha aggiunto l'europarlamentare leghista. "Abbiamo rinunciato ai rimborsi elettorali di luglio. Adesso basta, adesso c'è qualcuno che sta esagerando. Il Paese va a fondo e c'è gente che vive con l'incubo della Lega".

 

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