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in lombardia si deve votare,via formigoni

in lombardia si deve votare, via la fogna che governa,la regione costretta ad una succursale della mafia,lo sappiamo tutti noi lombardi come funziona in lombardia,con metodi mafiosi ottieni ciò che vuoi,appalti,sentenze,occhi chiusi e culi aperti ,perchèin lombardia si deve votare, via la fogna che governa,la regione costretta ad una succursale della mafia,lo sappiamo tutti noi lombardi come funziona in lombardia,con metodi mafiosi ottieni ciò che vuoi,appalti,sentenze,occhi chiusi e culi aperti ,perchè  anche busi disse che formigoni era chaiamto dalla milano da bere chiappe d'oro,allora 2 +2 fa quattro,cioè nulla da dire sulla chiappe,ma d'oro vuol dire caro ,chi mi vuole costo caro, e poi da uno che ha il crocefisso sulla barca e sa che la chiesa aborre che gli altri facciano quello che lei da secoli fa,insomma ipocrisia estrema,ma a parte i pettegolezzi,in lombardia sbandierata come la regione col pil attivo,seeeeeeeee, ma mani pulite è sorta in lombardia,mario chioesa lui è stato l'inizio e non ha mai smesso,arcore si trova in lomabrdia e mezzo parlamentino lombardo è indagato,che vuoi di più, la foto con le mani sporche di sangue,la lombardia è l'apice del malaffare, della mafia, di tutto ciò che è corruttibile ecc, ma perchè ci sono i soldi e mettere a gestire una regione ricca uno che si chiamò chiappe d'oro è da imbecilli,ma ad arcore così si decise, un mix di preghiera, culi e sesso al palo con ancora preghiere, uomini che hanno famiglia rispettabile e che poi hanno mignotte che così soi sappia che i soldi ci sono,olgettine, e varie succursale del sesso e droga con la mafia che riempe le attività tutte che vanno dalle costruzioni ai mercati generale, adesso con grillo la pacchia finirà, e i crocefissi torneranno nelle chiese ai loro adoratori e noi prenderemo ciò che è nostro,la d3mocrazia e l'onestà, devo ance dire che a milano c'è pure la boccassini,se fossimo un paese democratico senza zomby in parlamento lei sarebbe adatta a fare il prossimo presidente della repubblica Beppe Grillo contro Formigoni: "Da settembre guerra per farlo dimettere"

Il comico annuncia  la campagna del Movimento 5 stelle per mandare via il governatore. "E' il simbolo di quello che non deve essere la politica, un uomo che non va via, che sorride come un chierichetto stuprato dal parroco..."

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 7 luglio 2012Commenti (151)

Più informazioni su: beppe grillo, Movimento 5 Stelle, Pierangelo Daccò, Roberto Formigoni, san raffaele, sanità lombarda.Share on print

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Beppe Grillo annuncia la campagna del Movimento 5 stelle per ottenere le dimissioni del presidente lombardo Roberto Formigoni via Skype dalla Sardegna ("lo so mi odierete lì a Milano con 40 gradi") e promette, da settembre, una "guerra senza esclusioni di colpi": quella tra "la democrazia partecipata, dei cittadini" e quella "rappresentata da persone come queste, comeForminchione che se ne deve andare".

In un Largo Cairoli con qualche centinaio di persone ci va giù pesante con il presidente indagato dalla magistratura: "E' il simbolo di quello che non deve essere la politica - tuona Grillo - un uomo che non va via, che sorride come un chierichetto stuprato dal parroco...". "Questa è gente che oltre a essere incompetente è in bancarotta mentale - prosegue il comico che dichiara la guerra indossando un elmetto da cantiere -, che va schiodata. Se non lo facciamo con le leggi lo faremo in altre maniere: con delle suppliche, andremo lì al Pirellone tutti i giorni, con le pentole, manifestando con le pentole, lo tampineremo sulle barche, nei porticcioli, nelle ville, sempre: dovrà perdere il governatorato della Lombardia per stanchezza, lo massacreremo ai fianchi fino a quando non sarà esaurito fisicamente e psicologicamente".

I grillini danno sfogo alla fantasia, mentre il loro leader li galvanizza; hanno portato un cartellone con la barca del faccendiere Pierangelo Daccò, in carcere per la bancarotta del San Raffaele e per la vicenda della Fondazione Maugeri, e fanno la fila per farsi fotografare con un Formigoni a grandezza naturale e in costume da bagno, in riferimento alle ormai famose vacanze del presidente.

Gli interventi dal palco sono scanditi da una canzone: "Lascia la sedia che è finita la commedia...". Qualcun altro regge un cartello con la scritta "Ki è kasto e puro e ki ce l'ha duro". Ci sono anche uomini sandwich con i volti degli ex assessori o dei consiglieri regionali arrestati o di quelli indagati. Grillo intanto incalza: "Formigoni è un uomo che inaugura ospedali, uno al mese, mentre li stanno chiudendo. La Lombardia deve ammalarsi". I suoi rispondono: "Formigoni go home!".

10:24 Scritto da: annaquercia