Creato da cometa_attila il 23/03/2007
Il mio rifugio

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Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 29 Marzo 2007 da cometa_attila

Ci sono persone che affrontano il dolore mettendolo tra parentesi, relegandolo in un angolo nascosto del loro cervello, e buttandosi nelle cose, finchè il tempo sarà passato e, pure quando ci penseranno, non farà più male. Utile. Forse. Forse non molto a capirlo; superarlo sì, capirlo non so.

Io ho bisogno di spurgare tutto il veleno che ho dentro e di farlo uscire fino all'ultima goccia, stando a terra, riducendo le funzioni vitali al minimo, facendo del dolore il mio amico di solitudine e forse, un giorno, sconfiggerlo, averlo prosciugato, dissolto, dopo averne carpito i segreti.

Non è giusto o sbagliato: è il mio modo di fare.

Anche se la coda di chi sostiene che sono fatta male è lunga.

Ma tant'è.

 
 
 

Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 29 Marzo 2007 da cometa_attila
 

L'eterna ricerca dell'Amore è cosa complicata. Bisogna fare attenzione a ostacoli, mancanza di volontà, abbagli...

La persona con cui si vive l'Amore è l'unica per cui è lecito, comprensibile, giusto, darsi. Quando così non è, si raccolgono le proprie cose, si pensa che si è tentato, che la ricerca è ancora lunga e che non ha senso spendere un pensiero e una lacrima di più per la persona che è andata via: se accade, è perchè l'emotività ha preso il sopravvento, tentando di ingannare la mente che forse, contro ogni apparenza, è Amore. Ma poi si torna in sè.

Non so davvero se lo incontrerò, questo cavolo d'Amore, o se la vita continuerà ad ingannarmi con l'illusione di una tanto sognata complicità, una compenetrazione di anime in grado di farmi sentire completa.

Ma resta il fatto che l'uomo che credeva di amarmi si era sbagliato: i presupposti su cui si reggeva la nostra dolce magia erano labili.

La sensazione di pienezza che me ne veniva scaturiva dal sapermi e sentirmi, sbagliando, amata davvero, per quello che ero.

Sono buoni tutti ad amare qualcuno che non c'è.

Resta l'amarezza di un'esperienza dolorosa in più, di uno schiaffo della vita ogni volta più forte...E l'amarezza di perdere l'innocenza di momenti che non potranno più tornare, perchè la prossima volta, se ci sarà una prossima volta, quella parte di me sarà intrisa di cinismo e di 'già visto'...e la magia...be', quella forse non esiste...

 
 
 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 29 Marzo 2007 da cometa_attila

"Ti amo come mai ho amato nella vita. Sei quello che ho sempre cercato"

"Mmm...Non sono bella e perfetta come credi. Sono una persona insicura, tanto insicura...E spesso sono pessimista, vedo tutto nero, e mi chiudo in me stessa: ho problemi a relazionarmi con il mondo esterno"

"Lo so. Ti conosco. Non importa. Anzi, mi piaci per questo. Mi ricordi me alla tua età. E poi , crescendo capirai e diventerai più sicura"

"Ma potrebbe non succedere. Non puoi amarmi per previsione futura, per quello che credi diventerò. Io sono questa, non mi nascondo"

"Infatti ti amo e ti amerò sempre, perchè non ti voglio diversa da come sei"

":)"

Era la prima volta che mi sentivo giusta per qualcuno, senza dover reprimere, senza pensare di essere un peso: piacevo così com'ero, e io non mi ero nascosta. Non avevo nascosto nulla. Non avevo gettato fumo negli occhi: potevo stare tranquilla.

"Basta, i sentimenti sono cambiati"

"Perchè?"

"Perchè sei un'insicura e io al mio fianco chiedevo solo una cosa: una donna forte. LA tua dolcezza, la tua sensualità, la tua mente, non bastano a compensare questo. "

E il cuore mi si spezza.

Chi vuole cambiarti non ti ha mai amato.

 
 
 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 28 Marzo 2007 da cometa_attila

Resta di base che non mi so spiegare come quello per lui sembrava un grande amore, il più grande provato, ora, in poco tempo, sia svanito, lasciandogli l'immagine di me come di un elemento di disturbo alla sua vita: deve fare ordine e per farlo ha iniziato liberandosi di me. E senza soffrirne.

Dove è andato il suo amore? Come ha hatto a fare così velocemente posto a tanta freddezza? Dall'essere la luce dei suoi occhi sono passata ad essere la peggiore delle seccature.

Io  non ho avuto quasi il tempo di rendermi conto del passaggio.

Eppure è successo.

Eppure non mi vuole più intorno, non gli interessa: il suo cuore è impermeabile a me.

Se qualcuno me l'avesse detto, io non ci avrei creduto: in meno di un mese sono diventata dal suo cielo, angolo di paradiso, a un intoppo senza il quale può finalmente vivere sereno.

Da dove è fuggito l'amore?

Da un buco delle scarpe? Da un orecchio? Non lo so.

So solo che non mi ama più.

 
 
 

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 28 Marzo 2007 da cometa_attila

Dopo tanto, qui al lavoro sono ancora alle prese con un odiato computo metrico, ma...sorpresa: non lo odio affatto. Mi sento a casa, adesso, con la sicurezza di numeri e stime precise, regole certe, meccanismi prestabiliti, nessun colpo di scena.

Ho voglia di riprendere a disegnare...Ma chissà se poi lo farò davvero, scostante come sono!

Oggi sento freddo.

Che cos'è?

L'amore che va via, che mi abbandona, insieme alle sue sensazioni calde?

Di storie ne ho avute tante, alcune sentite, altre meno, alcune strette, altre immaginarie.

Ma questa è stata la prima volta che ho vissuto momenti di complicità, dolcezza, intimità e progettualità, tutte insieme; che ne sarà? Dimenticherò tutto come ho fatto in passato, senza percepirne la differenza?

E lui? Per lui io sono stata diversa da qualsiasi altra? Gli ho lasciato un'incisione nel cuore?

Meglio che torni al mio computo... 

 
 
 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 27 Marzo 2007 da cometa_attila
 

Sono stremata dagli eventi...

Così tante lacrime di disperazione, il cervello perennemente concentrato su quello, anche di notte anche al lavoro, e le domande e la mia certezza che è saltata via di stare con lui, mio unico punto di riferimento.

BOOM!

Tutto saltato. Il corto circuito dentro di me, ed ora sono inebetita, in uno stato lucidamente spento che lascia trapelare solo emozioni sfumate. Oggi, ai pianti di disperazione, si sono sostituite fugaci lacrime di malinconia...

Nell'acqua calda ho messo un punto interrogativo su tutto, sul mio futuro, sulle mie credenze, le mie superstizioni, tutto, riservandomi spazio solo per una questione, dominante da qui in avanti almeno per un bel po' di tempo: me.

L'obiettivo è diventare una donna sicura, pienamente adulta e in grado di reggere le avversità della vita. Una donna in grado di apprezzare e valorizzare le sue doti. Una donna in grado di avere delle relazioni sane, con tutti: capace di mantenere autonomia psicologica ma anche di essere un sostegno su cui gli altri possono contare. E, come fosse già troppo poco tutto quello cui c'è da lavorare!, vorrei che questa donna adulta riuscisse a svilupparsi armonicamente insieme alla mia parte bambina, quella che forse deve ridimensionarsi un po', ma che non voglio sparisca, perchè mi caratterizza, perchè sono io, perchè so che ha del buono...

Credo che ascolterò un po' di musica prima di cena.

 
 
 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 27 Marzo 2007 da cometa_attila

Due esseri troppo fragili per potercela fare insieme...

Pensare di cercare qualcuno che sia forte abbastanza da sostenerci sarebbe un errore per entrambi: c'è solo da diventare forti, ma prendendo strade diverse...

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 27 Marzo 2007 da cometa_attila

"qualunque cosa sia successa non lasciarti andare. alza la testa e grida al cielo.. e poi rimboccati le maniche"

E' sua. Gliel'ho rubata. Ma è un monito che mi serve.

 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 27 Marzo 2007 da cometa_attila

Triste la guerra tra due persone che hanno condiviso l'anima...

E' ora che abbassi le armi, che smetta di colpire chi mi abbandona, e sommessamente mi volti anch'io dall'altra parte, guardando dentro me, dove c'è molto da fare, e avanti. Fermare la mia tendenza a fare delle macerie cenere.

Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Basta.

Devo imparare la lezione, per quanto bruci, per quanto mi annichilisca; la mia sfida è proprio questa: non farmi annichilire di nuovo, e trovare le risorse in me.

E i miei sogni...

Ieri mia sorella mi ascoltava. Le raccontavo che non avevo più progetti, perchè i miei progetti erano legati a lui. Lei mi ha guardata perplessa. Dice che il mio problema più grande è che non mi stimo, che penso di non valere niente e di avere bisogno di qualcuno, il mio uomo, che mi veda così speciale da trasmettermelo e portarmi a mettere in pratica i miei progetti, che ci sono in me, sono nascosti, ma da sola non li vedo.

Poi mi ha domandato: "rifletti, hai un sogno?"

"No"

Silenzio.

"Pensaci bene"

"Sì...uno: il mio sogno è una casa con l'amore della mia vita e una quotidianità serena, fatta delle piccole cose che mi piacciono: disegnare, andare per concerti, leggere, scrivere, fare l'architetto...qualunque cosa mi venga in mente, purchè la mia mente sia sempre in movimento, sempre creativa, accanto all'uomo che amo e con cui posso condividere il mio mondo"

"Ecco, tu finora hai sempre aspettato l'uomo per iniziare a farlo; fallo da sola! Queste cose, falle da sola: non è vero che hai bisogno di qualcuno che ti prenda per mano per poterle fare! L'amore arriverà poi e allora il sogno sarà completo".

E' vero.

 
 
 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 26 Marzo 2007 da cometa_attila

Un amore è giusto, o si potrebbe dire semplicemente Amore, solo quando fa stare bene entrambi, senza che l'uno faccia soffrire l'altro. Mai. Anche una sola crudeltà non è Amore.

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 26 Marzo 2007 da cometa_attila
 

Mia zia dice che in questo periodo (ma quanto dura? E' da due anni!) il mio tema astrale è perennemente a rischio di abbandono da parte di un uomo: insomma ogni uomo che si mette con me mi mollerà. :(

Ma è mai possibile?

Dice che intanto dovrei evitare di iniziare relazioni in questi periodi e che comunque la devo smettere di essere così faticosa e pesante, perchè gli uomini poi mi scaricano.

Insomma, una bella botta alla mia già mal messa autostima.

Insomma, se fino a 15 giorni fa speravo di avere passato il peggio e risolto molti dei miei problemi fuori e dentro di me, ora mi sento uno straccio, completamente sbagliata. Insopportabile.

Soprattutto se considero che lui diceva di conoscermi bene e di amarmi e di non avere minimamente paura delle mie paturnie...

Risultato: ho paura e sono infinitamente più insicura di prima, insicura di me, di stare bene, di essere una persona stabile, di essere capace di farmi amare, di diventare importante per qualcuno che non si stancherà di me.

E' buio.

(Ma perchè l'ho inserito nell'argomento 'a mente fredda'?)

 
 
 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 26 Marzo 2007 da cometa_attila

I nodi sono giunti al pettine, e tutto quel che mi resta di questo anno d'amore è un sentimento a senso unico che ho erroneamente creduto reciproco.

Che fare?

Ho avuto 7 giorni convulsi, intrisi di disperazione, lacrime, voglia di lui, rabbia, speranza, giustificazioni che IO ho voluto trovare. E poi il velo che si squarcia, e dell'uomo affascinante, intelligente, bello, talentuoso, focoso, qualità che gli appartengono senz'altro anche adesso, ma sopratutto buono, l'uomo più buono , di gran cuore, profondo, generoso e tanto innamorato di me, restano soltanto le prime...Le meno importanti, quelle senza le quali l'avrei amato ugualmente...

E la consapevolezza di aver vissuto una farsa, una recita dove io ero la comparsa: la ragazza dolce e innamorata che aspetta con fiducia e amore il suo principe che stravede per lei e che sta lottando contro i draghi cattivi, in primis la moglie, per poter correre da me.

Le promesse ancora mi rimbombano nelle orecchie: manca poco, amore! non posso stare senza te! mia moglie non conta nulla! Io dormo in un'altra stanza! Nel 20O7 ti farò felice!!!

Poi accade che io non ci veda chiaro, che gli chieda, una volta al telefono, di smetterla di continuare a fare la 'coppia ' con la moglie, che sembra un atteggiamento ambiguo. E lui, dopo un due giorni dall'ultima volta che mi ha detto che mi amava, è sparito, senza più rispondere al telefono.

Solo un freddo blog: i sentimenti cambiano.

E via, già a letto con la moglie.

E poi capisci che a letto con lei non aveva mai smesso di andarci.

Che di vivere con te non gli era mai passato per il cervello: tu eri la ragazzina che lo faceva sentire 'uomo', castrato com'era da una moglie forte di cui non poteva fare a meno.

Tu, un divertente passatempo da tenere finchè fosse rimasto poco impegnativo.

E tu ti chiedi perchè ti ha chiesto di pensare a come avremmo arredato casa. A che cosa avremmo visto. Al mare a Jesolo. Ai figli che voleva da me (e ho buone ragioni per pensare che stiano mettendo in cantiere un figlio).

E ti chiedi perchè?

Perchè tutto questo male soltanto per un po' di evasione?

Un anno di menzogne mentre io mi mangiavo il fegato, ma scioccamente credevo.

Probabilmente non sono stata nè la prima nè l'ultima delle donne con cui si è comportato così.

E poi ti chiedi perchè l'hai perdonato dopo la prima volta che ti aveva lasciata, sparendo, che ancora nemmeno sapevi fosse sposato.

Ah, per amore, anzi per Amore, come diceva lui, perchè io ero l'amore della vita, quello che sarebbe durato in eterno, perchè lui, uomo di mondo e con esperienze, e non ragazzina come me, sapeva riconoscerlo l'AMORE: ed ero io. Come se dopo un amore così grande, ammesso che possa finire, in pochi giorni poi,  si potesse ripartire immediatamente da zero senza sentirsi a pezzi e iniziando subito una relazione con un'altra donna, senza sentire il vuoto atroce della donna che dici di avere amato da impazzire.

Ora so che quell'uomo non era buono, non era generoso, non era onesto, leale nè tanto meno coraggioso: avrebbe messo sempre se stesso al primo posto, sacrificando me e forse tutti.

Che fare di questo anno?

Buttarlo?

No, io ho amato. L'amore, anzi l'Amore, da parte mia c'era: io le emozioni le ho vissute davvero, anche se ero da sola a viverle; per me fare l'amore con lui era davvero un gesto sacro, che non potrei ripetere ora con nessuno; il suo bene mi stava a cuore, era ciò che contava di più insieme allo stare con lui.

No, io il mio anno non l'ho buttato, perchè l'ho vissuto davvero. E' lui che è rimasto in superficie, senza farsi coinvolgere da nulla: è lui che ha buttato il tempo.

Io ora ho il mio cofanetto di vita vissuta intensamente. E nessuno potrà portarmelo via. Nemmeno quell'uomo, estraneo, che non so chi sia e nemmeno ci tengo a saperlo.

 
 
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 24 Marzo 2007 da cometa_attila
 

In fondo è vero: nella disperazione esistono barlumi tenui di benessere per cui sorridere almeno per pochi minuti...

Il freddo fuori, il silenzio in casa, il mio coniglietto tranquillo e dormiente, il divano e la coperta pronti ad accogliermi e un libro da leggere...

Non ho risolto nulla. Ma mi rassicura la sensazione di riuscire a trovare un po' di pace e tranquillità in me senza chiederla a qualcuno.

Vado.

 
 
 

Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 24 Marzo 2007 da cometa_attila
 

E' difficile...

E' difficile accettare che al mattino, appena sveglio, io non sono più il suo primo pensiero.

Puff...Prima mi amava e ora non mi ama più.

Nel mezzo, tanto stordimento.

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 23 Marzo 2007 da cometa_attila
 

Stanotte mi sono svegliata alle 3,30, rimanendo per qualche minuto completamente sveglia nel mio letto. Allora ho sentito che potevo farlo; ho preso il cuscino, la mia bottiglia d'acqua, e ho chiesto a mia mamma di farmi dormire con lei, nel suo lettone. Volevo abbattere la barriera,  quella della sacralità di quel letto, dove, la volta che lui ha fatto quella fuga d'amore per me, lui ha dormito e poi al risveglio abbiamo fatto l'amore.

Nei momenti felici, guardavo quel letto con emozione, ricordandomi di quel bel momento in attesa di tutti quelli che avremmo passato insieme. Poi, da quando lui se ne è andato, portandosì con sè tutti i progetti mai iniziati, quel letto per me è stato fonte di ulteriore dolore, un oggetto inviolabile.

Così stanotte ho preso coraggio, e quel letto è diventato il letto del sonno sereno accanto alla mia mamma. Non dormivo con lei da anni...

 
 
 

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 23 Marzo 2007 da cometa_attila

Un passettino per volta, tra ripensamenti, crisi e insicurezze, alla fine accorgermi che spunterà un sorriso e poi un altro e poi un altro. E l'avrò fatto da sola.

 
 
 
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