Cose di VitaLa vita nelle parole, nelle emozioni.. |
AREA PERSONALE
MENU
« Messaggio #469 | Messaggio #471 » |
"Poterti smembrare coi denti e le mani,
sapere i tuoi occhi bevuti dai cani,
di morire in croce puoi essere grato
a un brav'uomo di nome Pilato."
Ben più della morte che oggi ti vuole,
t'uccide il veleno di queste parole:
le voci dei padri di quei neonati,
da Erode per te trucidati.
Nel lugubre scherno degli abiti nuovi
misurano a gocce il dolore che provi;
trent'anni hanno atteso col fegato in mano,
i rantoli d'un ciarlatano.
Si muovono curve le vedove in testa,
per loro non è un pomeriggio di festa;
si serran le vesti sugli occhi e sul cuore
ma filtra dai veli il dolore:
fedeli umiliate da un credo inumano
che le volle schiave già prima di Abramo,
con riconoscenza ora soffron la pena
di chi perdonò a Maddalena,
di chi con un gesto soltanto fraterno
una nuova indulgenza insegnò al Padreterno,
e guardano in alto, trafitti dal sole,
gli spasimi d'un redentore.
Confusi alla folla ti seguono muti,
sgomenti al pensiero che tu li saluti:
"A redimere il mondo" gli serve pensare,
il tuo sangue può certo bastare.
La semineranno per mare e per terra
tra boschi e città la tua buona novella,
ma questo domani, con fede migliore,
stasera è più forte il terrore.
Nessuno di loro ti grida un addio
per esser scoperto cugino di Dio:
gli apostoli han chiuso le gole alla voce,
fratello che sanguini in croce.
Han volti distesi, già inclini al perdono,
ormai che han veduto il tuo sangue di uomo
fregiarti le membra di rivoli viola,
incapace di nuocere ancora.
Il potere vestito d'umana sembianza,
ormai ti considera morto abbastanza
e già volge lo sguardo a spiar le intenzioni
degli umili, degli straccioni.
Ma gli occhi dei poveri piangono altrove,
non sono venuti a esibire un dolore
che alla via della croce ha proibito l'ingresso
a chi ti ama come se stesso.
Sono pallidi al volto, scavati al torace,
non hanno la faccia di chi si compiace
dei gesti che ormai ti propone il dolore,
eppure hanno un posto d'onore.
Non hanno negli occhi scintille di pena.
Non sono stupiti a vederti la schiena
piegata dal legno che a stento trascini,
eppure ti stanno vicini.
Perdonali se non ti lasciano solo,
se sanno morir sulla croce anche loro,
a piangerli sotto non han che le madri,
in fondo, son solo due ladri.
Fabrizio De Andrè
INFO
AZZURRA
Per aiutare Azzurra:
BANCA NAZIONALE |
I MIEI BLOG AMICI
- noi, la storia
- Eternita di un bacio
- fantasia e realtà
- Ricky Cuor di Leone
- Il nido di Azzurra
- la saggezza.l'amore..
- vivre la vie.....
- pensiri e parole
- Sciolta e naturale
- UniversoParallelo
- Usignolo muto
- Specchio della vita
- Penieri e poesia
- formidabili i 70
- segni
- le ali nella testa
- FUSEGGIANDO
- LaVitaE'TuttoUnQuiz!
- I COLORI DELLA VITA
- I DONI DEGLI ANGELI
- Considerazioni
- traSesso&castità...
- poi non ci siamo più
- Quaderno a righe
- starman2006
- musica e altro
- storia..di una donna
- poeticamentesognando
- Editio princeps
- pulce nel cuore
- CARPE DIEM
- melodie dell'anima
- L'arca delle stelle.
- SFUSEGGIANDO
- La mia Vita
- Le mie emozioni.....
- Caffè Della Piazza
- Pensieri nel vento..
- FUSEGGIAMO
AMICI.....SENZA BLOG
Lacryma
Maschera Marziana
Pensiri
Vivodioro
La Devota Odiata
DITUTTIEDINESSUNO