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Creato da re1233 il 12/10/2008

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utopia di un folle

Post n°101 pubblicato il 12 Ottobre 2009 da re1233
 

Il mondo è vario si dice normalmente, ma l’umanità è varia.

Ogni individuo ha delle prerogative che si adattano, non perfettamente, a gruppi di persone.

I dipendenti, gli artigiani, gli imprenditori, i mediatori, gli inventori, i dissacratori, i conservatori, i futuristi, i nostalgici, gli innovatori e così via.

Secondo me ogni categoria ha ragione di esistere amalgamata alle altre e in sinergia colle stesse.

Se in una società diverse idee circolano e vengono analizzate la società fa scelte di buon senso che servono a tutti, rinunciando tutti a parte delle loro aspettative.

E’ per questo che ritengo il sistema parlamentare una buona prospettiva di scelta delle regole da imporre ai cittadini.

E’  naturale che se in un parlamento la gestione delle idee è delegato ad un solo individuo che ne determina la scelta dietro ricatto economico o di interruzione del potere acquisito tutto il discorso fatto volge al  termine.

In definitiva la  libertà di scelta dovrebbe essere delegata non ai partiti ma alle singole persone.

Gli indirizzi di voto invece obbligano l’eletto a non esporre la propria idea ma votare per la sopravvivenza del partito, ciò non è libertà.

Ma d’altra parte come è possibile considerare libero chi ha interessi nella promulgazione delle leggi??

Questo è il limite delle democrazie, che per essere tali dovrebbero saldarsi alla coscienza civica non solo dei cittadini ma soprattutto di chi viene eletto.

Mi affascinano persone che hanno ideali di solidarietà e di servizio verso la popolazione, che non è il “popolo”, ma un insieme di individui con ognuno il proprio modo di intendere e che non dovrebbe essere imprigionato in un’idea unica regalata dal pubblicismo dilagante dell’informazione di ogni tipo, dai monologhi televisivi di chicchessia senza contraddittorio.

La politica è il mestiere che media tra le varie aspettative individuali e trova la soluzione a problemi di ogni genere che nascono nella società,

innaffiato da prospettive che interesseranno le generazioni future e delle quali si dovrà fare carico.

Ma quanto è distante dalla mia aspettativa tutto ciò, basta fare un confronto con ciò che scorre sui nostri teleschermi e sui giornali per rendersi conto di quanto utopico sia io.

Un’occhio al futuro senza dimenticare il passato e agendo sulla situazione presente, questo è ciò che dovrebbe essere la politica, (scevra da interessi personali).

Serenità!

 
 
 
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