PoverA DemocraziA

La memoria corta

Il 9 luglio 2012, parlando di legge elettorale, l'ex segretario del PD Pierluigi Bersani affermava che il suo partito era contro le preferenze ed a favore del doppio turno.

Ieri, Gianni Cuperlo, presidente del PD, sconfitto alle Primarie, dove era stato candidato proprio dai Bersaniani, ha lasciato l'assemblea del partito perchè la proposta di Renzi (che è a doppio turno "eventuale") non prevede le preferenze.

Questo, secondo me, chiarisce più di ogni altra cosa da chi e con quale rigore è stato gestito il PD.

Volendo poi approfondire l'argomento dirò la mia.

Le preferenze sono un problema certamente lacerante: grazie ad esse il PSI costruì il suo sistema di voto di scambio (si veda, per comprenderlo, "Il Portaborse" di Lucchetti) ma i collegi uninominali o le liste bloccate non avevano poi fatto meglio (basti ricordare Checchi Gori candidato in Sicilia o l'attuale parlamento di soli nominati).

La soluzione non è semplice; personalmente sono a favore della preferenza unica scelta dall'elettore ma è anche vero che, comunque, la lista da cui scelgo è confezionata dai partiti ma, tra paracadutati ed assenza di scelta, mi pare l'opzione migliore.