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Il blog del malcontento democratico

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Il nemico in casa

Post n°333 pubblicato il 04 Febbraio 2014 da Cosimino1968

Siamo stati facili profeti quando, con la caduta di Berlusconi, prevedemmo che la Sinistra Italiana, per trovare il nemico successivo, non avrebbe dovuto fare troppa strada: lo aveva in casa.

Sin da prima che venisse eletto, Renzi è stato contrastato dai suoi stessi compagni di area e di Partito, quanto un avversario, non per niente l'accusa che più spesso gli si rivolge è quella di essere come Berlusconi.

Eppure basterebbe riflettere su ciò che caratterizza Berlusconi, ovvero il conflitto di interessi, il populismo e lo spregio delle leggi, per accorgersi che Renzi non ha nulla di simile rispetto al Cavaliere, se non un linguaggio finalmente moderno e comprensibile; certo, qualche contenuto è ancora da mettere a fuoco, ma quanto sia "Fattiva" la proposta e l'azione di Renzi direi che è sotto gli occhi di tutti.

Proprio ieri si è avuta quella che a noi pare essere la prova provata dell'insipienza di certa Sinistra e la "Diversità" di Renzi rispetto a questa: sono stati diffusi dei sondaggi in base ai quali, dopo l'ennesima giravolta di Casini, la Destra sarebbe davanti alla Sinistra nei consensi elettorali e sfiorerebbe il premio di maggioranza.

C'è stato subito il titolone dell'inutile Huffington Post che si è scagliato contro Renzi per l'errore commesso, seguiti chiaramente da Repubblica sulla stessa lunghezza d'onda.

Però sullo stesso giornale c'era una splendida intervista a Renzi che ha usato due argomenti direi piuttosto solidi ed in grado di ridicolizzare queste tesi, mostrando, ancora una volta, quali sono i limiti della Sinistra e perchè essa è minoranza del Paese.

Prima di tutto ha detto che "La nostra vittoria non dipende dal sistema di voto. Sarebbe il fallimento della politica se affidassimo il nostro successo alla legge elettorale non alla qualità delle proposte e delle leadership; Vinci (...) con le tue idee, non se pensi di farti la legge su misura"; dopo ha dato il colpo del KO affermando che "Se siamo credibili, prendiamo un voto più degli altri. Certo, se per farci paura basta uno starnuto di Casini, allora "Huston, abbiamo un problema". Siamo il PD, noi. Dobbiamo dire qual è la nostra idea di società. Non basta più essere contro Berlusconi. Dobbiamo salvare l'Italia e cambiarla a 360 gradi".

Alzi la mano chi rimpiange D'Alema, la Bindi, o lo smacchiagiaguari ...

 
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