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Post n°5 pubblicato il 30 Settembre 2006 da progettocaulonia
Piantiamo un albero in questo deserto politico L’unica strada che il vecchio status quo della gestione di governo di un paese può intraprendere (e intraprende regolarmente) per liberarsi dalla dinamica del confronto politico è annullarne la consapevolezza e l’esprimibilità, frustrando il significato dell’appartenenza e della differenza . Con anestesie di comunicazione e con chiusure isolatrici, come sono state molte esperienze di non-partiti e girotondismi negli ultimi anni, abbiamo partorito oggi una società civile in cui soprattutto con i giovani non si riesce a creare una rete di comunicazione che dia credibilità ad un processo di crescita dell’impegno politico e sociale . La nostra età per evidenti motivi anagrafici e di visione prospettica ,al contatto con l’ossigeno brucia e vive e tende verso l’impegno comune: la desertificazione mette “sotto vuoto”, toglie l’ossigeno. Ci potremmo conservare – per carità – ma in dispensa, in disparte, dimenticati ed esclusi dai giochi. Allora ci troviamo nella condizione del dovere –diritto di scegliere davanti a un bivio. Usciti dal vuoto, creato un luogo fisico di appartenenza partitica , collegati in rete, ottenuti gli strumenti anche culturali per potere fare, dire, reagire, riformare ,si svelano i motivi che trasformano la capacità in dovere; poi arrivano gli obiettivi futuri che trasformano il nostro attuale essere come “incognite” in laboratorio di classe dirigente di domani. Quanto ai motivi e alla necessità di scegliere, si vedono tutti nell’idea di bivio: il declino economico sociale e strutturale, in sostanza politico, della nostra città con un congiuntura economica nazionale che riduce i trasferimenti agli enti locali, rischia di trascinarci in una condizione di paese povero, senza futuro, emarginato e collassato. Questa è una delle due strade. L’altra, che esiste ed è percorribile, vede il percorso condiviso di chi si vuole impegnare con coscienza civile, imboccare la strada dello sviluppo, della progettualità ,della visione di una nuova idea di paese . Il ricambio di classe dirigente è un’alleanza tra passeggeri – le nuove generazioni – che si alzano e strappano il volante del pullman dalle mani di chi ottusamente, ciecamente sta portandolo verso la direzione sbagliata o verso il crash (attenzione infatti, perché nell’attuale scenario politico non c’è soltanto un ceto dirigente inadeguato e miope, che imbocca la strada del declino, c’è anche un governo indecisionista che rischia di farci sbattere fuori strada, in mezzo al bivio, vale a dire una elite incapace di scelte seppur errate, che è forse peggio). Più tardiamo, più il pullman corre nella direzione sbagliata. E l’effetto si fa ancora più preoccupante se pensiamo che, un po’ come la carrozza di Cenerentola, mentre corre, il grande pullman si trasforma in zucca. Il tempo che passa aggrava la situazione. Strade, incognite, reti, pullman, carrozze, zucche. Alberi. Con tutto il rispetto per l’ortofrutta e per chi coltiva zucche, ma l’albero è un’altra cosa. Mi viene in mente un vecchio libro che raccontava di un uomo che piantava alberi: al giorno d’oggi, infatti, quasi nessuno ha la stoffa e la visione per farlo. Una piccola quercia, piantata ora, diventerà grande solo tra vent’anni. Nell’era del sondaggio, della velocità, del supersonico evolversi delle cose, l’idea della lungimiranza angoscia la “ vecchia “ ,anche se anagraficamente giovane, classe dirigente, che ha l’ansia di dover “sopravvivere”. Eppure, gli alberi hanno un senso profondo. Le radici che rendono stabile un terreno, che ne impediscono le frane (nel declino), le strutture che ci saranno lontano da qui negli anni, dove non è facile guardare e che sono difficili da immaginare, sono il nostro futuro. In questo sta il recondito significato della realizzazione di un circolo politico dove strutturare un laboratorio di idee aperto a qualsiasi contributo e questo sarà l’obiettivo di coalizione generazionale che vorremmo realizzare. Piantare alberi politici, per trasformare gli orticelli in foresta. Per convertire le incognite di pseudo personale dirigente in nomi e cognomi capaci di prevedere e costruire il nostro domani, che facciano scelte intelligenti, al passo coi tempi ma non schiave dei tempi.Noi siamo la generazione attuale, quella che può intervenire ed evitare, in extremis, con passione e responsabilità, una generazione futura senza più prospettive. Francesco Mirarchi
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INFO
RACCOLTA FIRME
L'APPELLO DEL COORDINAMENTO DELLE FAMIGLIE
Non chiediamo soldi
Non chiediamo pietà
Non chiediamo assistenzialismo
CHIEDIAMO SOLO ATTENZIONE!
Siamo le famiglie di disabili gravi.
In un Paese dove la pensione anticipata è stata "regalata" a molte categorie, da anni sono ferme in Parlamento proposte di Legge per la concessione del prepensionamento ai genitori che assistono i propri figli disabili gravi.
La gravità, quando si parla di handicap, non è un termine generico ma presuppone una speciale condizione, certificata in base ad una visita collegiale, che comporti l'impossibilità per il disabile di compiere "gli atti quotidiani della vita".
Queste persone, se non vengono aiutate, non sono in grado di lavarsi, vestirsi, nutrirsi o partecipare alla vita sociale.
Nella maggior parte dei casi il disabile in condizioni di gravità dipende completamente dal genitore che si occupa di lui e quando egli raggiunge la maggiore età e perde quindi la possibilità di partecipare alla vita scolastica, la sua famiglia (spesso monogenitoriale) si trova di fronte a scelte terribili: lasciare il lavoro (senza aver raggiunto l'età della pensione) e vivere di assistenzialismo o affidare il proprio figlio ad un Istituto-lager di cui è tristemente ricca la cronaca di tutti i giorni. Troppo spesso abbiamo anche assistito alla disperazione di genitori che, senza un'opportunità degna di questo nome, preferiscono uccidere il proprio figlio ed uccidersi.
Con questo scopo abbiamo avviato la raccolta di firme per una Petizione Popolare che invita le istituzioni a legiferare sul PREPENSIONAMENTO di genitori che assistono un figlio disabile grave: scarica il modulo e raccogli le firme
Ogni cittadino di Caulonia può porre la sua firma in favore dell'appello del Coordinamento nazionale delle famiglie di disabili gravi e gravissimi nell’apposito foglio che troverà presso la segreteria del sindaco a Caulonia Centro, o presso la sede della delegazione a Caulonia Marina.
APPUNTAMENTI
PROSSIMO EVENTO: 20 marzo - ore 18.30 / Roccella Jonica, Convento dei minimi
MODERA:
CARLO IANNUZZI - Presidente Consulta Giovanile Roccella
INTERVENGONO:
PASQUALE VOZZO - Presidente Brasil Roccella
ROCCO MESITI - Dirigente A.S. Roccella
ANTONINO LEGGIO - Assessore comunela allo sport
ATTILIO TUCCI - Assessore provinciale allo sport e alle politiche sociali
AUGURI DEMETRIO
Demetrio Naccari (Pd) nuovo assessore al Bilancio e Patrimonio -
E' stata presentata il 30 novembre la nuova Giunta regionale della Calabria in una conferenza stampa tenuta dal presidente, Agazio Loiero. Si tratta di un esecutivo con dieci assessori, più il presidente ed il vicepresidente.
Oltre a Loiero, vicepresidente è stato nominato Vincenzo Spaziante (esterno), che lavorerà assieme al governatore sui temi della Sanità e del Lavoro;
Michelangelo Tripodi (Pdci), Urbanistica e Territorio;
Pasquale Tripodi (Udeur), Turismo e Beni culturali;
Luigi Incarnato (Sdi), Infrastrutture e Lavori pubblici;
Demetrio Naccari (Pd), Bilancio e Patrimonio;
Mario Maiolo (Pd), Programmazione nazionale e comunitaria;
Mario Pirillo (Pd), Agricoltura e Forestazione;
Liliana Frascà (Pd), Riforme e Personale;
Francesco Sulla (Pd), Attività produttive;
Domenico Cersosimo (esterno), Ricerca scientifica;
Diego Tommasi (esterno, dei Verdi), Ambiente e Protezione civile.
Il presidente Loiero ha sottolineato come la nascita del nuovo esecutivo coincide con il giro di boa della legislatura. "Abbiamo inteso - ha detto - dare un assetto e delineare in maniera stabile l'esecutivo che ci possa portare fino alle elezioni del 2010". Loiero ha messo in evidenza, tra l'altro, la necessità di un rilancio dell'immagine e di come Giunta e Consiglio spesso abbiano avuto delineata un'immagine non positiva non avendone talvolta - ha detto - "alcuna colpa".
link: www.demetrionaccari.it
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il 31/12/2007 alle 17:14
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il 25/10/2007 alle 09:41