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Post N° 11

Una nuova politica è possibile

Ad un anno dalle elezioni comunali non c’è stato nessun cambiamento significativo nella gestione della cosa pubblica. Non che le precedenti fossero migliori, ma ogni volta si spera , ovviamente, che sia la volta buona. “Niente di nuovo sotto il sole” scrisse qualcuno tanto tempo fa. Purtuttavia bisogna vincere la rassegnazione che ci attanaglia e guardare avanti perché il futuro sia migliore del passato.  Ed il futuro non può nascere se non analizzando i comportamenti che impediscono il cambiamento. E, una volta analizzati, cambiarli completamente.

I primi che mi vengono in mente :

• La personalizzazione della politica. Non si costruisce insieme un percorso di sviluppo, ma ognuno cerca solo ed esclusivamente il proprio tornaconto ( in termini di potere, di immagine e quant’altro )

• La capacità di individuare gli errori degli altri e di giustificare invece quelli personali. Riusciamo così a criticare , a ragione o a torto,  l’operato degli altri sempre e comunque; ed allo stesso tempo difendiamo noi stessi con le unghie e con i denti negando l’evidenza.

• La presenza in politica sempre delle solite persone che vanno ora di qua e ora di là.

• La non presenza in politica di tutto il resto della cittadinanza che delegano alle solite persone il loro futuro.

• La mancanza di un progetto politico condiviso con le forze sociali .

• La tendenza a bypassare i doveri di cittadino ( es. pagamento delle tasse – acqua – Spazzatura ) , per cui si scambiano i voti con “il favore” di non essere iscritto nel registro dei contribuenti.

• Lo scarso senso civico di parte della cittadinanza ( qualcuno dovrà pur essere stato a spargere tutta quella spazzatura che si vede in giro , a rompere quei lampioni al parco giochi, e così via).

Ce ne saranno sicuramente degli altri , ma si può benissimo iniziare da qui.

E allora ecco che rovesciando i comportamenti di cui sopra, possiamo costruire il nostro futuro in maniera sicuramente migliore di come è stato il passato; ecco come si potrebbe procedere :

• Spersonalizzare la politica e farla all’interno di un gruppo più o meno grande di persone costruendo in maniera democratica un percorso di sviluppo, pensando al bene della collettività ( anche noi facciamo parte di questa collettività …. )

• Riuscire a fare autocritica e perciò tenere nella massima considerazione le ragioni degli altri.

• Far emergere nuove leve politiche con sani principi.

• Occuparsi , in maniera attenta, del proprio paese perché l’egoismo che c’è dentro ognuno non abbia il sopravvento.

• Costruire un progetto politico ( anzi due – uno di centro-destra ed uno di centro-sinistra) con le forze sociali.  Saranno poi i cittadini a scegliere.

• Rispettare i propri doveri e chiedere in maniera garbata i propri diritti.

• Trattare i beni pubblici ( uffici pubblici, strade, piazze, .. ) come fossero nostri. ( In effetti sono  nostri).

Pasquale Placanica