Creato da lacky.procino il 07/05/2010

A MODO MIO

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una piccola melodia, imparata da sempre da cantare sottovoce. Addio. Una melodia da nulla.

Post n°467 pubblicato il 17 Settembre 2012 da lacky.procino
 
Foto di lacky.procino

Una ragazzina che non ha visto nulla e un uomo che ha visto troppo.
Uno dentro l'altra, ogni palmo della pelle é un viaggio di scoperta.
Di ritorno nella bocca di Adams a sentire il sapore del mondo, sul seno di Elisewin a dimenticarlo.
Nel grembo di quella notte stravolta, nera burrasca, lapilli di schiuma nel buio, onde come cataste franate, rumore, sonore folate, furiose di suono e velocità, lanciate sul pelo del mare, nei nervi del mondo.
Sospiri ad ogni passo nuovo in quel mondo che valica laghi di forme impensabili.
Sul ventre di Adams il peso bianco di quella ragazzina che dondola musiche mute.
Chi l'avrebbe mai detto che baciando gli occhi di uomo si possa vedere così lontano?
Accarezzando le gambe di una ragazzina si possa correre così veloce e fuggire, fuggire da tutto.
Questo é stupendo.
Come glielo dici, a un uomo cosi?
Che adesso sono io che voglio insegnargli una cosa e tra le carezze voglio fargli capire che il destino non é una catena ma un volo.
E se solo ancora avesse voglia davvero di vivere lo potrebbe fare.
E se solo avesse voglia davvero di me, potrebbe riavere mille notti come questa invece di quell'unica, orribile, a cui va incontro, solo perché lei lo aspetta.

 

 

La notte orrenda da anni lo chiama.
Come glielo dici a un uomo cosi, che ti sta perdendo?
E' la musica che é difficile da trovare, per dirselo.
Questa é la verità.
La musica giusta perché sia una danza, in qualche modo, e non uno strappo quell'andarsene.
Quello scivolare via, verso la vita e lontano dalla vita.
Strano pendolo dell'anima, salvifico e assassino.
A saperlo danzare farebbe meno male.
E per questo gli amanti, tutti, cercano quella musica, in quel momento, dentro le parole, sulla polvere dei gesti e, sanno che, ad averne il coraggio, solo il silenzio lo sarebbe.
Musica, esatta musica.
Un largo silenzio amoroso, radura del commiato e stanco lago che infine cola nel palmo di una piccola melodia, imparata da sempre da cantare sottovoce.

Una melodia da nulla.

 

 
 
 
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