Creato da lacky.procino il 07/05/2010

A MODO MIO

Guardo, Leggo, Sorrido E,

 

« Storia di Maria e. Sono ...Pena di morte: Giustizia... »

Storia d'amore e la sala d'aspetto e, non scordiamoci i senzatetto

Post n°469 pubblicato il 22 Settembre 2012 da lacky.procino
 
Foto di lacky.procino

Mi è stato cortesemente chiesto di separare il post di Maria e quello di Alfredo.

Non ci trovo nulla di male.

Eccolo. 
Quella di Alfredo
  è una storia vera senza effetti speciali.

Storia di un vagabondo di nome Alfredo

molti degli AmiciSSimi sanno, da parecchi anni, una delle mie attività principali fuori di qui, è quella di contribuire, assicurare, vitto e alloggio a numerosi senzatetto.
A iniziare da ottobre fino a primavera.
In modo che nessun barbone muoia di fame o congelato dal freddo.
E, possibilmente, alleviando la loro solitudine,  il peso dell'abbandono, che si fa insopportabile per loro durante le feste Natalizie.
Ed ecco come ho conosciuto Alfredo.

 


Storia di un uomo ricco che per amore di Caterina diventò un senzatetto
Questo è tragico.
Lui non sentirà più la sua risata che per lui rappresentava tutto.

Lui non sentirà più il suo calore nel letto.
Lui non sentirà più il profumo della sua pelle


Alfredo non può più vedere quel volto che ha amato talmente
Alfredo non può più vedere quegli occhi stupendi nei quali si annullava interamente
Alfredo sente solo freddo, gelo nell'anima.
Questo è tutto.


Il mondo senza la sua Caterina diventò un tormento
E, Alfredo, sui marciapiedi della strada si gettò
Senza meta abbandonò tutto
E nella sala d'aspetto, insieme ad altri senzatetto
Che in comune hanno lo stesso aspetto
E un fardello ognuno sul petto
Aspettano qualcuno qualcosa ma non è detto
Chi non ha casa e non ha letto
Si rifugia nella sala d'aspetto
Di una panca si accontenta


E, tra due fagotti s'addormenta
Il controllore lo guarda e pensa:
"chissà quel viaggiatore dove andrà?"
Ma lui viaggia solo di giorno
Sempre a piedi se ne va attorno
Cammina, cammina
E pensa a Caterina.
Hey, ma sono guai,
La sua Caterina l'ha perduta ormai
Hey, ma la sua stazione non la trova mai


Chi non ha lavoro, non ha tetto
Chi  non ha la sua Caterina come Alfredo
Di sera torna in sala d'aspetto
E aspetta, aspetta qualcuno qualcosa ma non è detto.
Hey, ma sono guai
Il suo treno non parte mai
Se un fischio echeggia di prima mattina
Lui sogna di essere cullato da Caterina
Oh controllore, non lo svegliare
un poco ancora, lascialo sognare
perché solo nel sonno
la sua Caterina, lui può abbracciare

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963