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« FERMATO ALBERTO STASI LA RICETTA DI AMATO »

BICI MIA NON TI CONOSCO ..

Post n°319 pubblicato il 25 Settembre 2007 da psicologiaforense

 NON HO UTILIZZATO QUESTA BICICLETTA DA MESI, A VOLTE  CI PORTAVO CHIARA CHE SI DIVERTIVA A FARSI SCARROZZARE PER IL PAESE. ESCLUDO DI AVER ADOPERATO LA BICICLETTA DOPO IL 13 AGOSTO . NON SO, NON HO IDEA, NON CAPISCO.. COME, ALL'INTERNO DI UN PEDALE,  VOI ABBIATE TROVATO SANGUE DI CHIARA....

«Io non ho preso quella bici» Ieri in caserma, prima che l'interrogatorio iniziasse, il legale di Alberto, l'avvocato Giuseppe Colli, in attesa dell'arrivo dell'altro difensore, il professor Angelo Giarda, ha parlato a lungo con il fermato e poi con i suoi genitori. Dopo di che, a interrogatorio iniziato, per un paio di volte la verbalizzazione si è fermata perchè i legali di Alberto hanno chiesto di consultare i loro esperti incaricati di occuparsi degli accertamenti non ripetibili (quelli che hanno portato alla scoperta di tracce del Dna di Chiara sulla bicicletta sequestrata a casa Stasi) e anche di parlare con il loro assistito. Le dichiarazioni di innocenza di Alberto sarebbero così contenute in un verbale di cinque o sei pagine. Verbale in cui tra i molti «non so, non ricordo, non so niente, non ho fatto nulla», il ventiquattrenne ha ripetuto di essere andato nella villetta di Garlasco e di aver trovato Chiara morta. Avrebbe ribadito: «Quello che so ve l'ho già detto. Quello che ho fatto ve l'ho detto». E alla domanda, quella fondamentale, sul perchè ci fossero tracce di Dna della sua fidanzata scoperte sui pedali di una delle sue bici ha affermato: «Non lo so. Io non ho preso quella bici».


Una memoria della difesa di Alberto Stasi dovrebbe sarà inviata al pm Rosa Muscio, titolare dell'inchiesta. A quanto si è saputo, nella memoria, alla quale è allegata la relazione del consulente di parte, il professor Francesco Maria Avato( MEDICO LEGALE, UNIFE)  si sostiene che gli esiti degli accertamenti sulla bicicletta di Stasi sono "non definitivi". In sostanza, la difesa di Alberto ritiene che le conclusioni tratte dai Ris nella loro relazione siano ancora da approfondire e non giustifichino il decreto di fermo. Inoltre nella memoria i legali farebbero presente che non sussisteva e non sussiste il pericolo di fuga per Alberto, in quanto dal giorno in cui ha ricevuto l'avviso di garanzia, cioè lo scorso 20 agosto, non è quasi più uscito di casa.( fonte: ANSA)

L'ex avvocato «La prova del pedale della bicicletta - dice Giovanni Lucido, ex legale del giovane - dovrà essere accompagnata da altri elementi probatori, perchè da sola non basta per dimostrare la colpevolezza di Stasi». Per l'avvocato Lucido, infatti, quella bicicletta potrebbe essere stata
usata successivamente alla mattina dell'omicidio, e resta sempre il fatto che nelle scarpe dell'indagato non sono state trovate tracce ematiche. (fonte: ANSA)

 
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Commenti al Post:
bri.luci
bri.luci il 25/09/07 alle 20:13 via WEB
ciao... riesco a dirti solo questo.. il tuo blog mi ha lasciato un po' così.. rifletto
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sallynight0
sallynight0 il 25/09/07 alle 20:26 via WEB
continuo a dirlo. poverino. Ma se fosse lui forse non lo direi più. Mi associo al pensero da lavandaia. ciao
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 25/09/07 alle 21:06 via WEB
PER TROVARE PRESUNTE TRACCE ORGANICHE HANNO DOVUTO SMONTARE I PEDALI ; VEDERE DENTRO I TUBI CAVI E FINALMENTE SIE' EVIDENZIATTO UN PO' DI MATERIALE ORGANICO COMPATIBIELE CON QUELLO DI CHIARA........
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 25/09/07 alle 21:07 via WEB
come insegna manzoni se invece di cercare lontano avessero scavato vicino... ( vedi la monaca di monza)
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 25/09/07 alle 21:08 via WEB
BEL POST!!!!
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 25/09/07 alle 21:17 via WEB
I MEDICI LEGALI PROF. FRANCESCO MARIA AVATO E DOTT. MATTEO FABBRI , ENTRAMBI DOCENTI PRESSO L’ISTITUTO DI MEDICINA LEGALE DELL’UNIVERSITA’ DI FERRARA CTP PER ALBERTO STASI, REPUTANO CHE LE tracce sul "pedale" debbano essere meglio analizzate perchè oggi come oggi sono solo.....
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 25/09/07 alle 21:17 via WEB
un ELEMENTO DA APPROFONDIRE NON UNA PROVA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 25/09/07 alle 21:22 via WEB
questo non fa un quadro probatorio............. COMUNQUE LEGGETE QUI SONO LE 21.25..................(riporto integralmente lancio agenzia)..... ECCOLO QUI..............
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 25/09/07 alle 21:24 via WEB
Gli avvocati di Alberto Stasi Giuseppe Colli e Angelo Giarda hanno presentato in Procura Vigevano una memoria difensiva per Alberto Stasi, il ragazzo di 24 anni accusato di avere ucciso la fidanzata Chiara Poggi il 13 agosto scorso a Garlasco, in provincia di Pavia. Decine di pagine per confutare la tesi dell'accusa e dimostrare l'innocenza del laureando da ieri rinchiuso, in stato di fermo, nel carcere cittadino. Un provvedimento di restrizione arrivato dopo la comunicazione dei risultati del Ris di Parma che avrebbero dimostrato la presenza di tracce di sangue di Chiara su una delle due biciclette sequestrate nella villetta del ragazzo.
(Rispondi)
 
diego1930
diego1930 il 25/09/07 alle 21:27 via WEB
Alberto Stasi si dichiara ancora innocente. E’ in sintesi quanto emerso dopo l'interrogatorio sostenuto davanti al pm di Vigevano, Rosa Muscio, dopo esser stato fermato lunedì pomeriggio dai Carabinieri per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi avvenuto lo scorso 13 agosto nella sua abitazione di via Pascoli a Garlasco, nel pavese. Il laureando 24enne ha spiegato di non esser salito sulla sua bicicletta dove i Ris di Parma hanno rinvenuto sui pedali le tracce di sangue con il Dna della vittima. Stasi, unico indagato con l’accusa di omicidio volontario aggravato, ha ribadito ancora una volta di non c’entrare nulla con la morte della propria fidanzata, confermando di esser andato a villa Poggi trovando Chiara priva di villa. L’indagato, inoltre, ha aggiunto di non saperne nulla in merito alle tracce di sangue trovate sulla sua bicicletta da donna. Il 24enne, attualmente, si trova rinchiuso in una cella singola della casa circondariale ''Piccolini'' di Vigevano, ma non si trova in isolamento. Dal carcere avrebbe richiesto una foto di Chiara. Il pm Muscio nelle prossime ore inoltrerà al Gip la richiesta di convalida del fermo il quale si riserverà, entro 48 ore, se convalidarlo rimettere l'indagato in libertà. INCHIODATO DAL DNA DI CHIARA– Ad inchiodare Alberto sarebbero state le tracce del Dna della vittima trovate su una delle biciclette che gli sono state sequestrate dai Carabinieri del Ris di Parmal. ''Ora abbiamo le prove e non solo indizi'' ha dichiarato il procuratore capo di Vigevano Alfonso Lauro. A quanto pare nei pedali della bici da donna sequestrata lo scorso 20 agosto, così come sulle auto, sono emerse delle piccole tracce biologiche nel corso degli esami del Ris. ALTRE TRACCE – A tradire Alberto, inoltre, sarebbero le dodici impronte repertate dai Carabinieri del Nucleo Investigazione Scientifica a villa Poggi e le discordanze nelle sue dichiarazioni nel corso degli interrogatori delle scorse settimane. Tra queste l’indagato aveva detto di aver scavalcato il muretto per entrare nell’abitazione della fidanzata, ma nel punto indicato da Alberto stesso gli inquirenti non hanno rilevato alcuna traccia. Inoltre sono al vaglio i sei minuti che sono trascorsi tra la sua ultima telefonata a Chiara e l'allarme al 118 e la durata di tempo per il quale è rimasto acceso il computer che Stasi stava utilizzando per la tesi.
(Rispondi)
 
doctorlegum
doctorlegum il 25/09/07 alle 21:31 via WEB
A PARTE ALBERTO, CHI MAI POTEVA UCCIDERE UNA "FIGLIA DI MARIA" SENZA MACCHIA E CON UN PASSATO LIMPIDO E INVIDIABILE?
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educatrice2
educatrice2 il 25/09/07 alle 21:44 via WEB
Alberto Stasi ha chiesto di poter avere nella sua cella del carcere di Vigevano una foto di Chiara Poggi, la fidanzata per il cui omicidio è da ieri in stato di fermo. La notizia è trapelata dal carcere della Lomellina. Si è deciso però di rafforzare la sorveglianza: il giovane è tenuto sotto controllo 24 ore su 24 per il timore che possa compiere atti di autolesionismo. A chi lo ha incontrato, oggi ha detto: "Fisicamente sto bene, emotivamente sono uno straccio". Oggi Stasi ha incontrato uno psichiatra dell'istituto penitenziario, con il quale ha avuto un colloquio. Poi ha chiesto di vedere i genitori, il padre Nicola e la mamma, Elisabetta Ligabo'. Al momento però l’incontro non è stato ancora fissato. Sempre oggi ha visto l'avvocato Giuseppe Colli, uno dei suoi tre difensori. Nulla trapela, però, sulla strategia difensiva. Forse domani sarò depositata una memoria.
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eucarmide
eucarmide il 25/09/07 alle 21:49 via WEB
questo blog, al di là del caso specifico E' UNA GUIDA ALL'INDIPENDENZA DELLO SPIRITO
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elvia4
elvia4 il 25/09/07 alle 21:50 via WEB
HAI PROPRIO RAGIONE!!!!!!!!
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giordana2007
giordana2007 il 25/09/07 alle 21:52 via WEB
DO ANCH'IO U PICCOLO CONTRIBUTO DELL'ULTIMA ORA: 25-SET-07 21:04 PAVIA: OMICIDIO GARLASCO- LAURO, FASE DELICATA C'E' DI MEZZO VITA PERSONE Pavia, 25 set. (Adnkronos) - "E' una fase delicata delle indagini, qui c'e' di mezzo la vita delle persone". Cosi' il procuratore capo di Vigevano Alfonso Lauro, replica ad alcuni giornalisti dopo aver lasciato in serata la Procura dove si e' incontrato con il pm Rosa Muscio titolare dell'inchiesta dell'omicidio di Chiara Poggi. Un delitto che vede al momento come presunto colpevole Alberto Stasi, fidanzato della vittima e da ieri in carcere in stato di fermo per l'omicidio compiuto a Garlasco, in provincia di Pavia, il 13 agosto scorso.
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lasuocera0
lasuocera0 il 25/09/07 alle 21:53 via WEB
un giallo impressionante ..DIO CI SCAMPI!!!!!!!!!!!
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ottocandido
ottocandido il 25/09/07 alle 21:53 via WEB
boh..........
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luiginoluigina
luiginoluigina il 25/09/07 alle 21:54 via WEB
SE AVESSE CONFESSATO SUBITO QUANTO GLI AVREBBERO DATO?????? LEGGETE QUI DI SEGUITO.........
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luiginoluigina
luiginoluigina il 25/09/07 alle 21:57 via WEB
Pagherá il suo delitto con due giorni di carcere. Renato Di Felice non ha rubato una mela al mercato, ha ammazzato a coltellate la moglie Maria Concetta Pitasi. Ieri è arrivata la sentenza, emessa dal Tribunale di Palermo. Il pubblico ministero aveva chiesto 14 anni di reclusione, la Corte ha deciso che sei anni sono piú che sufficienti. Ma il condannato potrá beneficiare dell'indulto varato dal Parlamento un anno fa con lo scopo di svuotare le carceri, un provvedimento che per il caso in questione prevede uno sconto di tre anni. Se poi si aggiunge che l'uomo ha subito ammesso la sua colpa e che ha accettato il rito abbreviato, la pena viene ulteriormente ridotta. I suoi legali sono sicuri: non tornerá piú in carcere. I due giorni che scontó subito dopo il delitto saranno gli unici giorni da detenuto della sua vita.
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bimbayoko
bimbayoko il 26/09/07 alle 15:14 via WEB
senza parole...
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torospensierato
torospensierato il 26/09/07 alle 19:56 via WEB
nel caso citato la situazione soggettiva in cui la vittima era in realtà l'aggressore abituale dell'assassino ha spinto i giudici ad una benevolenza che in altri casi analoghi nel movente (es. il delitto del canaro)non è stata applicata (forse perchè in quel caso l'assassino torturò il suo aggressore)
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YORNON
YORNON il 26/09/07 alle 14:48 via WEB
Buon giorno...
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torospensierato
torospensierato il 26/09/07 alle 20:01 via WEB
al di là del caso Poggi, nei libri si insegna cha l'indagine scientifica conforta e conferma l'ipotesi accusatoria. Qui il silenzio degli inquirenti (ammirevole in tempi di Porta a Porta a go go) non permette di sapere se il rilievo del RIS è il "di più" o l'"unica certezza". Mi sembra presto per farsi un'idea.
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torospensierato
torospensierato il 26/09/07 alle 20:07 via WEB
pur nella mia abbissale ignoranza in materia mi sembra che la dichiarazione di Alberto che si tratti di sangue "perso" nel corso di una emorragia mestruale mi sembra ...eccessiva , in più in genere gli uomini hanno un ancestrale rispetto/timore per il sangue mestruale (con "notoriamente" cui si fanno malefici e filtri d'amore)e mi sembra strano che l'abbia calpestato anzichè girarci intorno.
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Alcom1979
Alcom1979 il 26/09/07 alle 20:51 via WEB
c'è da ricordarsi ke siamo in Italia ma pensandoci su nn esiste nel mondo un paese Democratico.. apparte ke io finkè nn vedo nn credo...bhà,sembra nn regga ciò ke afferma e quindi lo reputerei responsabile fino a PROVA contraria.. se avesse un'alibi come si deve ke magari lo hanno visto in giro al momento del delitto il problema nn ci sarebbe..mannaja agli squilibrati!.Vado psico,ciao!.
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