Tag CloudCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 791 TagCerca in questo BlogUltimi commentiContatta l'autore
TagTag CloudMenuChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione. Citazioni nei Blog Amici: 791 Cerca in questo Blog |
Messaggi del 01/02/2010
Post n°3656 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da psicologiaforense
Gran Bretagna, migliaia in gara per la “Sfida al più tosto”
NOTA INTEGRATIVA: Ogni due anni a Perton in Inghilterra si svolge una delle competizioni più dure e pericolose del mondo, il “Tough Guy Event”, durante il quale i coraggiosi atleti devono percorrere 13 chilometri pieni di imprevisti e stacoli, attraverso tunnel sottacqua e gallerie sotterranee, cunicoli con filo spinato e faticose corse nel fango e nel fuoco.
Post n°3655 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da psicologiaforense
LA STAGIONE DELL’AMORE VIENE E VA … SOPRATTUTTO IN POLITICA!
Sarà che si avvicina il Festival di Sanremo e le rime cuore-amore iniziano a risuonare nell’aria. Sarà che la primavera è lontana, almeno visto il gelo che fa, e uno deve pur scaldarsi l’animo. O che a San Valentino mancano appena due settimane. Dev’essere per tutto questo che la parola, “amore”, rimbalza nel dibattito politico con frequenza inusuale, come se i politici nostrani avessero fatto overdose di Baci perugina. Tanto per stare all’attualità delle ultime settimane: “Prodi si candidi per Bologna: sarebbe un atto d’amore verso la città” esorta il presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani. Una vera preghiera perché San Romano compia quello che anche il filosofo Stefano Bonaga definisce “un gesto d’amore verso Bologna”. A fare da controcanto, le parole nude e crude (ma non è una novità) di Tinto Brass, candidato dai Radicali in Veneto: “I politici? Stanno sempre a litigare in tv perché non scopano”. E il richiamo serio e preoccupato del cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi per questo “clima politico denso di veleni e sospetti e un pesante crollo di fiducia dell’opinione pubblica nei confronti delle istituzioni». E che dire del “Partito dell’amore” evocato (dopo l’aggressione subita in Piazza Duomo) da Silvio Berlusconi (anche se il copyright, va detto, è di Mauro Biuzzi e la formazione durò una sola stagione: nell’aprile del ‘92 candidò Ilona Staller - che era già stata deputata con i radicali nel 1987 - e Moana Pozzi, con scarsi risultati) e subito rilanciato con entusiasmo dal ministro poeta Sandro Bondi in un’intervista al Giornale: “L’amore è un aspetto essenziale della cultura di Berlusconi. Il premier è una personalità di successo innanzitutto perché afferma dentro di sé il pensiero positivo, senza lasciare il più piccolo spazio alle passioni negative“. Facile ironizzare, ma anche a sinistra c’è chi ha pensato che quella del “Partito dell’amore” fosse una genialata, come Matteo Renzi, sindaco di Firenze: “Un’operazione geniale, e la sinistra che ironizza non capisce quanto male ci possa fare. Berlusconi, nelle mosse che sembrano essere quelle più banali, più di pancia, ha in realtà un profondo contenuto politico che noi ci sforziamo di non comprendere”. Perché in politica, meglio non sottovalutare gli aspetti emotivi, anzi. Perché l’amore può essere quello che move il sole e l’altre stelle, ma, se si tratta più prosaicamente di Eros, più facile che arrivino i guai. Certo, l’aspirazione all’ideale. Certo, la spinta al bene comune. Certo, i bei sentimenti. Ma la politica è anche - forse, soprattutto - potere (e spartizione di potere), guerre intestine, tradimenti, controllo del territorio. E contrapposizione. Anche perché prima delle regionali rischiamo tutti di essere travolti da un ciclone di melassa e di amore patrio. Basta aspettare il Festival di Sanremo, dove Emanuele Filiberto di Savoia (in coppia con Pupo) proporrà il suo canto d’amore all’Italia. ********************* FONTE: PANORAMA
Post n°3654 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da psicologiaforense
TESTI E PRETESTI Al termine d'uno studio durato anni, un ricercatore messicano ha smentito una delle più diffuse credenze riguardanti l'antica civiltà Maya secondo cui durante le cerimonie propiziatorie i suoi sacerdoti sacrificavano donne vergini per ingraziarsi gli dei, sostenendo invece che le vittime predestinate erano per lo più bambini, e solo in rari casi uomini e donne. Questa scoperta, fra l'altro, avvicina la ritualità sacrificale maya a quella degli Atzechi. Quindici anni fa, infatti, resti ossei di bambini sono stati rinvenuti all'interno del recinto sacro della antica città di Tlatelolco, vicino a Città del Messico, di fronte alla piattaforma dedicata a Ehecatl, dio del vento. Nei periodi di siccità, per ottenere la presenza di Tlaloc, dio della pioggia, si realizzavano sacrifici di bambini proprio ad Ehecatl. Ed in effetti, questo è assolutamente simile a quello che prevedevano i sacerdoti maya che, per ottenere la pioggia e la fertilità dei campi, sacrificavano a Chichén Itzá bambini e ragazzi al dio della pioggia Chaac, gettandoli vivi, o spellati, nella profonda cavità del cenote**(vedi foto) dei sacrifici, considerato porta dell'aldilà. Perché allora i bambini? Perchè si pensava che gli dei preferissero le piccole cose. E si sa che specialmente il dio della pioggia aveva quattro aiutanti che erano rappresentati come piccole creature. Perciò i bambini erano offerti come mezzo per comunicare più direttamente con Chaac. ****************** (**) I cenote (nome derivante dalla parola maya 'dz'onot') sono cavità o grotte con presenza di acqua, a volte di grande profondità, molto comuni nella penisola dello Yucatan. Uno dei più famosi è il Cenote dei Sacrifici del complesso archeologico di Chichén Itzá.
Post n°3653 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da psicologiaforense
L'EDITORIALE DEL LUNEDI' IL FENOMENO DEL BULLISMO A SCUOLA. CAPIRE PER MEGLIO INTERVENIRE
Non passa giorno senza che si venga informati di nuovi, ulteriori espedienti per recare fastidio o danno ai propri compagni di classe . Ci si diverte, insomma, vessando il prossimo con il quale si viene a contatto ogni mattina, verso cui si ordisce non più la burla alla Giamburrasca, ma il più elevato grado del nonnismo praticato nelle caserme quando i militari erano di leva e anche allora toccava al più imbranato subire. Ci furono casi di turbe psichiche fra ventenni che persistettero anche dopo il congedo, che compromisero alcune loro facoltà, che li cambiarono dentro e persino fuori, a detta di quanti li conobbero e poterono verificarne poi i condizionamenti portatisi addosso. Pochissime allora, chissà mai, le cause risarcitorie intentate, per la tema eterna dei più deboli di mettere in piazza le faccende proprie. Comunque si sarà notato che già prima dell'eclissarsi dell'esercito di leva, i casi di nonnismo erano progressivamente diminuiti fino a cessare: merito dei convincimenti esercitati tra le truppe e forse soprattutto delle inflessibili punizioni non solo amministrative, ma anche penali. Insomma, se una mancanza reca una punizione cui non si sfugge, la si commetterà sempre meno volte fino a cessare. Sarebbe così per il bullismo adolescenziale, mal clonato dalla naja, se cessasse la costante disposizione d'animo a perdonare, chiudere un occhio, cavare da sé intimi sorrisi d'indulgenza che potrebbero un giorno portare a versar lacrime tardive. Innanzitutto, inoltre, per insegnar l'educazione, il civismo, bisogna conoscerli, apprezzarli, praticarli: questo, per ogni sentimento o nozione che s'intenda instillare nell'animo, negli animi. Bisogna credere nelle proprie azioni, essere convinti che le ispira il bene naturale, non quello eternamente strangolato dai sofismi. Così, l'indulgenza la riserveremo a chi sbaglia per non aver avuto maestri, non di rado nemmeno genitori, famiglia. Nemmeno Patria.
Post n°3651 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da psicologiaforense
IL CORSIVO DEL MATTINO Il padre conserva il diritto di riconoscere il figlio
Un'assenza di tanti anni e una paternità cercata solo tardivamente non sono motivi idonei a negare a un padre il riconoscimento del proprio figlio minore. Lo sancisce la Cassazione, confermando una sentenza della Corte d'appello di Firenze con la quale, nel 2006, era stato dato il via libera al riconoscimento, da parte di un uomo, del proprio figlio naturale di ormai 9 anni. I giudici avevano ritenuto che il padre «aveva significativamente cercato di instaurare un rapporto significativo con il figlio, dopo la iniziale difficoltà avvertita di ricoprire il ruolo genitoriale, dovuta alla giovanissima età dello stesso, appena diciottenne all'epoca della nascita del bambino».
Post n°3650 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da psicologiaforense
Girotondo nudi per indipendenza cilena
I traguardi e le ricorrenze di solito si festeggiano con feste, torte e bicchieri di champagne insieme agli amici e con chi come noi ha qualcosa da ricordare. Ma non tutti la pensano così.
Che dire, un modo davvero 'strambo' ed 'originale' per ricordare le gesta dei propri avi che li hanno resi liberi dopo dure lotte per raggiungere la tanto desiderata indipendenza.
Post n°3649 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da psicologiaforense
Curare malati terminali accorcia la vita Medici, psicologi, infermieri che curano e "accompagnano" i pazienti terminali verso la morte hanno un'aspettativa di vita inferiore alla media. Del pari accade a chi assiste per anni un paziente in coma vegetativo. Lo conferma un nuovo studio svolto all'università del Massachusset.
Post n°3648 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da psicologiaforense
Post n°3647 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da psicologiaforense
Studenti portano una gallina in classe e la uccidono: denunciati e sospesi Si è portato in classe una gallina e l'ha lasciata in fondo al borsone fino all'intervallo, quando ha deciso di liberarla. L'animale ha tentato di fuggire, ma è stato acciuffato e gettato dalla finestra. Il salto, o forse le mani di un secondo studente, hanno provocato la morte del pollo. Per i due studenti sono arrivate una denuncia e dei giorni di sospensione, quattro per il primo, due per l'altro. FONTE: IL MESSAGGERO
Post n°3646 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da psicologiaforense
Treviso. Ragazzine rivendono a scuola video hard girati con cellulare e webcam Hanno 12 o 13 anni e i loro filmini girano in vari istituti. C'è chi organizza gare di prestazioni erotiche durante la ricreazione L’età dell’innocenza sembrano averla perduta da tempo, anche se non hanno più di dodici o tredici anni. Ma non esitano a mostrare la propria nudità o a cimentarsi in giochi erotici. Per i soldi con cui togliersi qualche sfizio o solo per vantarsi con gli amici. Una ragazzina di una scuola media della provincia si è autoripresa in situazioni hard, per poi rivendere il filmino ai compagni per pochi euro. Di compratore in compratore, di mail in mail, il video è arrivato fino a un’altra scuola di Padova. FONTE: IL GAZZETTINO
Post n°3645 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da psicologiaforense
ITALIA. PAESE MULTIETNICO...MA GLI ITALIANI NON LO SANNO!
Il dato globale sulle nuove iscrizioni alla scuola dell'obbligo conferma la tendenza a una crescita annuale tra il 20 e il 25% degli alunni stranieri: 570.000 nella situazione attuale, con una percentuale complessiva del 6,4% che tocca però punte del 15-20% nelle regioni a più alto tasso d'immigrazione; ovvero nelle realtà territoriali dove maggiori risultano le opportunità lavorative e di conseguenza le possibilità d'inserimento sociale. Che dovrebbe riguardare nel 2011, secondo l'attuale tasso d'incremento, poco più di un milione di giovanissimi immigrati: il doppio, rispetto al 2006, quando i quasi cinquecentomila allievi provenienti soprattutto dall'Europa dell'Est e dal Nordafrica cominciarono a porre seri problemi didattici al nostro apparato dell'istruzione
|
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49