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Messaggi del 07/02/2010

 

CURIOSITA'&GOSSIP

Post n°3699 pubblicato il 07 Febbraio 2010 da psicologiaforense

Emma Watson batte tutte le star
«Hermione» è la più ricca di Hollywood

 

Emma Watson, la giovane attrice britannica diventata famosa in tutto il mondo per aver interpretato la streghetta Hermione Granger nella saga di Harry Potter, è finta in testa alla classifica - compilata dal settimanale Vanity Fair - delle attrici più pagate di Hollywood nel 2009. Con un «salario» stimato di 20 milioni di sterline, la Watson, 19 anni, ha infatti battuto star del calibro di Sarah Jessica Parker, Angelina Jolie e Sandra Bullock. A spingerla nel pantheon delle stelle è stato il contratto firmato con Warner Bros per girare il capitolo conclusivo delle avventure dell'ex maghetto - «Harry Potter e i doni della morte», che sul grande schermo verrà spezzato in due film.
Per ognuno, stando a quanto riporta il periodico, Emma Watson percepirà un cachet di 10 milioni di sterline. Abbastanza per finire al 14esimo posto - su 40 - nella lista degli artisti meglio pagati di Hollywood.
Meglio di lei ha fatto solo Daniel Radcliffe. Con i 25,6 milioni intascati per concludere la saga e sbarazzarzi una volta per tutte di Voldemort, il giovane artista britannico, 20 anni, è finito al primo posto della classifica degli attori - sesto in quella generale.
Davanti a lui si apre infatti il quintetto dei registi. Tra cui figurano Michael Bay, Steven Spielberg e James Cameron.

 
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NOVITA' IN MEDICINA, LA SIGARETTA ELETTRONICA FA MALE!

Post n°3698 pubblicato il 07 Febbraio 2010 da psicologiaforense

E-cigarette bocciate

Secondo la Fda la sigaretta elettronica senza combustione contiene sostanze cancerogene. Negli Usa la vogliono vietare mentre in Italia è boom

 
Sono presentate come l'ultima frontiera per i fumatori che vogliono contenere i danni. Ma di fatto sono un nuovo grande business per Big Tobacco. E tra mille polemiche hanno conquistato l'interesse del mercato del tabacco.

Infatti già mezzo milione di persone negli Usa alla tradizionale sigaretta hanno preferito la e-cigarette, costituita da una batteria ricaricabile e da un filtro che contiene nicotina e aromi. Aspirando come con una normale sigaretta, la nicotina si trasforma in vapore acqueo. Nessuna combustione. In questo modo, dicono i sostenitori, da una parte non si assumono le oltre 4 mila sostanze tossiche che compongono la tradizionale sigaretta, e dall'altra si evitano i divieti di fumo nei luoghi pubblici.

Ma la Food and Drug Administration (Fda), l'ente americano che regola i farmaci, le ha bocciate, affermando che questi prodotti contengono sostanze cancerogene come il dietilene glicole e le nitrosamine. E negli Usa aumentano le proposte di legge per ostacolarne la diffusione. In California è stato necessario il veto del governatore Arnold Schwarzenegger per bloccare lo stop alla vendita; e in Oregon, New Hampshire e New Jersey sono in discussione provvedimenti che ridurrebbero la possibilità di utilizzarle in luoghi pubblici.

E in Italia è free
"Da gennaio ad agosto di quest'anno abbiamo venduto oltre 200 mila pezzi e le richieste continuano ad aumentare", dice Lisa Mazza, responsabile di Metropol Trading, che distribuisce sigarette elettroniche in Italia. A differenza di altri Paesi, in Italia la sigaretta elettronica (prezzo compreso tra 50 e 120 euro) si può trovare nei supermercati e nelle farmacie. Il motivo? I prodotti contengono una quantità minima di nicotina e non vantano finalità terapeutiche. Un particolare che permette ai distributori di dover ottenere dalle autorità sanitarie solo la certificazione per gli aromi contenuti. E vendere liberamente il prodotto.

 
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ESSERE E BENESSERE, DEPRESSIONE AL FEMMINILE, TUMORE AL SENO, PAURA, I VISSUTI DELLE DONNE

Post n°3697 pubblicato il 07 Febbraio 2010 da psicologiaforense

Depressione, le donne
la temono più del tumore

Poche si curano, molte si vergognano. Un'italiana su due considera il male oscuro più incurabile del cancro al seno.

 

Le donne hanno paura della depressione. Pensano che con quel velo nero davanti agli occhi il mondo non potrà essere più lo stesso: il velo potrà forse diventare grigio, ma nulla tornerà come prima. Tanto che un'italiana su due considera il male oscuro più incurabile del tumore al seno, che spaventa «solo» una su quattro. Un dato sorprendente, che arriva dalla prima indagine nazionale sulle donne e la depressione, promossa dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (ONDa) e realizzata da Giuseppe Pellegrini, ricercatore sociale all'Università di Padova, intervistando 1.016 donne fra i 30 e i 70 anni.
Perché tanta paura? «Le donne conoscono gli effetti della depressione, sanno che si insinua nelle loro vite, alienandole: il 65% di loro l'ha vissuta sulla propria pelle o vista da vicino, su familiari o amici. Ma la temono soprattutto perché non hanno fiducia nelle cure», risponde Francesca Merzagora, presidente di ONDa. La maggioranza infatti pensa che le terapie possano contenere in parte le conseguenze della malattia, ma non risolvano davvero il problema. Anche una revisione di studi che hanno coinvolto oltre 700 pazienti, condotta dall'università della Pennsylvania e pubblicata a gennaio su Jama, ha alimentato dubbi, ipotizzando che gli antidepressivi siano efficaci soltanto nei casi più gravi, mentre non siano determinanti nei casi lievi. «Nelle depressioni di grado lieve, farmaci e psicoterapia si equivalgono; talvolta è più utile la psicoterapia — commenta Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di neuroscienze all'ospedale Fatebenefratelli di Milano —. In caso di depressione moderata o grave gli antidepressivi sono validi, ancor di più se associati alla psicoterapia. Chi viene trattato con i farmaci guarisce nel 34% dei casi e in un altro 36% vede l'entità dei sintomi più che dimezzata. Se si associa una psicoterapia, la percentuale di chi trae benefici dalle cure sale all'80%». Questo le donne non l'hanno capito: molte certo ricorrerebbero alla psicoterapia, benvista dall'85% delle intervistate, o ai gruppi di auto-aiuto, che riscuotono la fiducia dell'80%. Solo una su due, però, crede che i farmaci possano fare la differenza, sebbene nelle forme medio-gravi siano indispensabili. Chi li ha provati li apprezza un pò di più.
«Poco più delle metà dei pazienti arriva a curarsi, e di questi il 60% riceve trattamenti inadeguati o insufficienti. Così, a un mese dall'inizio delle cure il 30% ha già gettato la spugna e solo uno su tre segue la cura quanto e come si deve — spiega Mencacci —. Nelle donne accade anche perché per motivi biologici c'è una maggiore sensibilità agli effetti collaterali dei farmaci, che inoltre hanno una diversa efficacia a seconda del momento della vita, ad esempio durante l'età fertile o in menopausa. Così molte abbandonano prima di ottenere un risultato: da qui le ricadute, gli insuccessi, la sfiducia. E la paura». Leggendo i dati raccolti da ONDa c'è però qualcos'altro che balza agli occhi e preoccupa: le donne che soffrono di depressione, oltre a ritenere la loro vita stravolta dalla malattia, in sette casi su dieci provano vergogna o senso di colpa per essere malate. Ancora lo stigma? «Purtroppo sì — risponde lo psichiatra —. Le donne, che della depressione sono le vittime più frequenti, sentono di non trovare attorno a sé la stessa comprensione che avrebbero se fossero malate di un tumore al seno o di un'altra patologia "tangibile". Così, ancora oggi si sentono giudicate, provano vergogna e senso di colpa». Tanto che spesso scelgono di non parlarne con nessuno: nel 2010, una donna con la depressione su sei non chiede aiuto. E non guarisce da una malattia che si può e si deve curare. (fonte: Corriere della sera)

 
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LA FOTO DEL GIORNO

Post n°3696 pubblicato il 07 Febbraio 2010 da psicologiaforense

 

PAPERE IN CORSA

Il pubblico segue la corsa delle papere durante il festival "Birds and Eggs", conosciuto localmente come "Ibon and Ebon" a Candaba town, a nord di Manila. Il festival si tiene in onore del santo patrono Nicola da Tolentino che è ritenuto collegato alla migrazione del "Brown Shrike", un uccello locale conosciuto chiamato "Tarat" a Candaba.

 
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ATTUALITA', VITA DI COPPIA, VENDETTA DELL'ABBANDONATO, GELOSIA, VIOLENZA SESSUALE PER PROCURA,

Post n°3695 pubblicato il 07 Febbraio 2010 da psicologiaforense

Fa violentare la ex con un falso annuncio

Aveva messo un annuncio con nome e foto della ragazza su Craigslist : arrestato lui e l'esecutore della violenza

 Quando negli annunci di Craigslist è apparsa la richiesta di «Sara» di poter incontrare un uomo «aggressivo» che potesse soddisfare la sua fantasia di essere violentata nella sua abitazione, uno dei primi a rispondere è stato il ventiseienne Ty McDowell che si è detto disponibile a recitare il ruolo richiesto. Dopo una serie di scambi di messaggi e-mail McDowell ha ricevuto l'indirizzo della donna, una fotografia e istruzioni su come eseguire la fantasia della violenza sessuale. Nel dicembre scorso McDowell si è presentato nella casa della donna a Casper (Wyoming), l'ha imbavagliata, legata, violentata e poi è andato via seguendo alla lettera le istruzioni ricevute. Ma la indagine sullo stupro ha fatto scoprire alla polizia che il crimine era stato architettato dal marine Jebidiah Stipe: era stato lui a mettere il falso annuncio, a totale insaputa della donna, inviando poi indirizzo e fotografia della vittima e le istruzioni su come agire. Entrambi gli uomini sono stati incriminati per violenza sessuale. McDowell si proclama innocente e afferma di avere agito in buona fede: era convinto di soddisfare la fantasia della donna. (Fonte Ansa).

 
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