Creato da qyma il 01/12/2009

Histoire d'A

scanditi, sconditi o scontati, son giorni cantati...

PERSONAGGI IN ORDINE DI APPARIZIONE..

A: l'Histoire è sua
B: il vecchio amico di scuola
C: il paleontologo-naturalista
D: il capitano giramondo
E: il fotografo norvegese
F: uno sconosciuto
G: la bella ucraina
H: figlia di A
I: la madre di G
J: il medico dell'ospedale
K: l'ambulante del centrafrica
L: l'uomo della sogliola
N: il fornaio
O: lo zio (d'america) di G
P: il padre di G
Q: la ballerina di cabaret
R: il figlio illegittimo di O
S: l'agente segreto
T: la sorella di A
U1, U2, U3: i figli di C e V
V: la madre dei figli di C
W: la vicina di A
X: paramedico di destra
Y: paramedico di sinistra
Z: il fratello di A
&: sempre che esista


 

 

AVVERTENZE..

Nel presente racconto, qualsiasi riferimento a lettere realmente esistenti o a fatti veramente accaduti è da considerarsi puramente voluto.
Le dichiarazioni e le considerazioni espresse da personaggi, interpreti o da qualsiasi altro alfabeto coinvolto nell'histoire, rappresenta a tutti gli effetti le opinioni della produzione.
qyma sorride.

 

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29/31

Post n°31 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da qyma

.. appena varcata la soglia di casa, le forme di G si mostrano in tutto il loro procace abbandono sul divano.. 'eccomi G, sono tornata, tutto bene?'.. A si toglie il soprabito mentre butta un occhio ad H che sta appassionatamente discorrendo con quel similcalder di nuvole e rondini pendente sopra la culla, e osserva di sottecchi anche L, per carpire la sua reazione alla vista di quelle montagne russe.. da G, invece nessuna reazione mentre A le si avvicina per presentarle l'ospite.. 'G.. tutto bene?!'.. basta poco per capire che G non s'è appisolata ma è come tramortita su quel divano, con l'album di famiglia ancora spalancato a pagina 25 dove campeggia la foto di D.. 'G!.. svegliati!.. uff.. avrà esagerato con il brûlé!'.. mentre A le toglie l'album dal petto nota che la foto di D è manomessa.. approssimativi ma sapienti segni di pennarello hanno tratteggiato lunghi capelli e contornato bocca e occhi di quel volto.. e, non si discute, incredibilmente D è diventato donna!.. ad A rimane il tempo di veder il pennarello sul tappeto, a poca distanza dal braccio penzoloni di G, prima di sentirsi girare la testa neanche fosse una pallina lanciata su una roulette di congetture con punti esclamativi e di domanda al posto dei rossi e dei neri.. come per reazione si alza rapida e, rivolgendosi a L che è ormai lì accanto.. 'senta provi a svegliarla lei.. che io prendo un po' d'acqua fresca'.. 'ah certo.. sì, certo.. m'è già capitata una situazione simile sa?!' risponde L mentre si toglie il cappotto e aggiunge 'ma perché la chiama 'G'?.. io la conosco e si chiama D!'.. ('ecco, ci mancava solo questa!') in quei sette passi che A deve fare per raggiungere l'angolo cottura, riesce a recitar tra sé e sé almeno una trentina di rosari di 'sono calma, non c'è niente che non va, adesso risolviamo, c'è una spiegazione a tutto, sono calmissima, ora tutto si aggiusta'.. s'appoggia allora un momento al lavandino mentre beve quel bicchiere d'acqua (ebbè, anche lei ne aveva bisogno no?!) con gli occhi sbarrati sul divano.. L, piegato su G, le sta già praticando una specie di respirazione bocca-a-bocca, intervallata da piccoli gesti, tipo massaggio cardiaco ma mooolto più morbidi, accompagnati da dei “libera!” scanditi con volume logaritmicamente crescente.. A, come risvegliata dall'incantesimo dei quesiti senza risposte, riempie di nuovo il bicchiere e si dirige verso i due.. ha giusto il tempo di dire 'ma è sicuro di quel che sta facendo?!' e il telefono inizia a squillare che pare la sirena dei vigili del fuoco.. 'certo! non si preoccupi!.. ho frequentato il master 'un avvocato per ogni occasione' ed era incluso anche un corso di primo soccorso!'.. A (cui non sfugge il pensiero laterale 'seee.. un avvocato è per sempre.. bella scusa.. il corso di primo soccorso.. seee') ha già deviato la traiettoria verso il telefono e guadagnato il giardino per rispondere lontana da quei “libera!” di L che hanno ormai raggiunto picchi di decibel fuori scala.. al telefono è T che le comunica di aver ritrovato D.. A prima beve un altro sorso dal bicchiere (ne aveva ancora bisogno, va bene?!) e poi le dice solo così: ‘oh.. finalmente.. ormai non ci speravo più.. e dov'è?’.. T, dopo averle fatto presente che lei (A) se n'è andata da casa sua (di T) da 36 minuti, e che lei (T) ha pur sempre anche una sua vita e che mica può perdere tempo prezioso al telefono e che.. ma loro due (A e T) non avevano litigato furiosamente, anni prima?! e infine.. ‘maccheeè tutto 'sto chiasso, lì da te? stai guardando ER?!.. vabbè, fatti tuoi.. comunque.. ti ho mandato un’email’.. click.. tututuuuuu.. A si riprecipita dentro casa per salire al piano di sopra a leggere la posta ma, ha appena varcato l'ingresso, quando vede H in piedi sulla culla con le manine aggrappate al bordo che, accompagnandosi con un movimento delle ginocchia, segue il ritmo di L e scandisce 'ìibea!' e poi ride.. saltino, 'ìibea!' e ride.. incredula, A s'arresta a guardare la scena ed è proprio in quell'esatto momento che G, con un lamento sospiroso, spalanca gli occhi su H che ride, poi gira la testa verso L che le si è appena discostato, fissandola a trenta centimetri dal naso, e lancia infine un urlo che difficilmente si potrebbe scegliere tra definire spaventato o spaventoso.. vien più facile riportarlo, insomma, e fa così: 'aaaaaaaahh'.. alla terza acca non ci arriva, quel grido, perché G s'affloscia di nuovo sul divano come svenuta.. L, dopo aver risposto all'urlo ucraino con uno suo personale, scattando in piedi dallo spavento, si ricompone e, volgendosi ad A 'beh.. visto che funziona?! il primo grado è andato male, vabbè.. ma adesso riprovo in appello, e se serve arriviamo fino al TAR!'.. A tracanna anche l'ultimo sorso d'acqua e prende la strada delle scale, allontanandosi di nuovo da quel cadenzare di 'libera!'-'ìibea!' che torna a montare.. le fremono le mani nell'aprire la mail di T e le fremono pure gli occhi mentre legge le righe che, per spirito di precisione, riportiamo qui di seguito integralmente (omissis esclusi, per ovvi motivi di segretezza, nel rispetto dei trattati intergovernativi sulle questioni di sicurezza nazionale): 'Sulla base delle notizie in mio possesso e delle corrispondenze verificate in data odierna, il soggetto D (il cui nome più accreditato è in realtà G) risulta attualmente ospite in tre diversi siti di reclusione; viene infatti contemporaneamente segnalato nella colonia penale -omissis- in Nuova Zelanda, nel campo di prigionia -omissis- della Siberia occidentale e nel carcere di massima sicurezza -omissis- del Canada francese. A titolo di completezza, comunico che la notizia di un suo attuale impiego (per buona condotta) nelle cucine delle patrie galere di -omissis- nello Yemen, appare al momento inattendibile mancando una conferma ufficiale degli organi preposti. Buon senso vuole che, una simile improbabile ubiquità del soggetto D, non venga resa pubblica o divulgata alle autorità territoriali competenti, né ai locali apparati di pubblica sicurezza o ai relativi diversi istituti di pena.. insomma, ovunque sia, non è che se la passi tanto bene.. almeno che scelga dove stare no?!.. Comunque, a beneficio d'inventario, aggiungo che, durante le mie ricerche, è emersa la presenza di un fascicolo, la cui validità di ricostruzione storica è supportata da testimonianze piuttosto affidabili e da una serie di documenti e di fatti che confortano l'ipotesi, nel quale si afferma che di gemelli, la coppia I-P, non ne ebbe due ma tre. Evento, quest'ultimo, che la stessa coppia da subito occultò alla comunità di -omissis- evitando la registrazione, presso l'anagrafe locale, del secondo nato [secondo in ordine di 'vide la luce': dopo la gemella dizigote D (che tu chiami G) e prima del gemello monozigote G (che tu chiami D)]. Codesto secondo nato, rimasto senza nome ufficiale ma che, nei documenti redatti dal cheghebe (poi trasmessi all'interpol e alla cia) viene indicato con la lettera & (il che fa sospettare che, al cheghebe, avessero un debole per la moda italiana), concede meno dubbi sulla sua esistenza di quanti non ne imponga sul suo genere sessuale: apparentemente nato come maschio, & viene poi classificato di genere femminile per un lungo periodo di indagini, a fronte di segnalazioni 'de visu' e di contatti 'de facto', per poi risultare nuovamente, indiscutibilmente maschio. Tale insorgenza di notizie non sarebbe di per sé più di tanto sorprendente, se non fosse che esiste una serie di parallele indagini, condotte dai servizi segreti greci, italiani, sudcoreani, brasiliani, iraniani e guatemaltechi, che riportano una transgenia esattamente opposta: prima femmina, poi maschio, poi di nuovo femmina. Anche in questo caso, suggeriamo la discrezione nella gestione di suddette informazioni.. insomma, che anche & se la spassi un po' come cavolo gli/le pare.
Tutto ciò riportato, faccio notare che, quando sei uscita da casa mia, non hai chiuso il cancello. T'..

 



missy higgins: secret

 

 
 
 

L'HISTOIRE DALL'A ALLA BOH..

 

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