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Carte revolving

Post n°5 pubblicato il 30 Settembre 2009 da CasaPoundVarese
 

Ciao,

Per prima cosa volevo ringraziare i primi coraggiosi partecipanti al blog. Non è semplice parlare a sconosciuti di argomenti tanto sensibili, è altresì vero però che solo condividendo esperienze saremo in grado di impedire che certe ingiustizie vengano perpetrate ad altri o a noi stessi in un prossimo futuro.

Ne approfitto inoltre per creare qualche argomento di discussione dal quale partire, un suggerimento di dibattito, oggi posto dal sito di altroconsumo un veloce riassunto sulle carte prepagate e revolving.

 

Eurilia, la nostra guida ai servizi finanziari
L'abc delle carte prepagate ricaricabili e delle revolving

Carta d'identità

Prepagate. Sono mezzi di pagamento che permettono di prelevare dagli sportelli Atm e di pagare nei negozi aderenti al loro circuito internazionale di riferimento nei limiti dell'importo precedentemente caricato. Sono carte di debito, perché gli utilizzi vengono addebitati al momento dell'operazione; non è possibile utilizzare la carta oltre l'importo caricato. Sono ricaricabili: la stessa carta può essere caricata più volte fino alla sua naturale scadenza.

Revolving. Permettono di rateizzare gli utilizzi attraverso gli estratti conto che conterranno ogni mese una rata a pagamento del credito utilizzato. Quando si usa la carta si accede a un credito (il fido concesso al momento dell'emissione) che è ricostituito con le rate ed è riutilizzabile per altri utilizzi (per questo si parla di credito revolving, cioè credito rotativo). Più che mezzi di pagamento sono mezzi di finanziamento: sicuramente anonimi, flessibili e utilizzabili anche per piccoli importi. Ci sono carte revolving pure (utilizzabili solo con la rateizzazione) e carte option, carte di credito tradizionali utilizzabili con modalità revolving (da attivare telefonando al Servizio clienti dell'ente emittente).

Attenti a

Prepagate. Sul mercato ne esistono molte e sono tante le alternative, dato che sono carte disponibili anche per chi non è correntista dell'ente emittente. Bisogna scegliere la carta migliore tenendo conto dei costi e del circuito di riferimento. Le prepagate non prevedono un canone annuale ma solo un costo per l'emissione (che si paga una sola volta); ci sono costi variabili di ricarica e spese previste per l'utilizzo di una carta di credito (commissioni per il rifornimento di benzina, anticipo di contante…). Sono consigliabili solo per chi non ha una carta di credito e non vuole sottoscriverne una o per i giovanissimi (soprattutto per le loro vacanze all'estero).
Se dovete usare la carta prepagata online scegliete una carta Visa Electron o Mastercard.

Attenzione, però, non scegliete la prepagata perché pensate che la carta di credito tradizionale sia poco sicura su Internet. Non è così. Infatti, l'articolo 56 del codice del consumo protegge il titolare se la sua carta è usata in maniera fraudolenta online: basta segnalarlo all'ente emittente, che riaccrediterà le somme prelevate per intero. Quindi chi ha una carta di credito tradizionale può tranquillamente usarla su Internet, avendo, però, l'accortezza di controllare sempre l'estratto conto e di contestare gli addebiti errati.

Rispetto alla carta di credito tradizionale, le prepagate sul mercato, nella maggior parte dei casi, non rispettano la raccomandazione Ue 489/97: quindi, in caso di furto/smarrimento si deve immediatamente bloccare la carta, ma gli utilizzi fatti prima del blocco sono tutti a carico del titolare senza alcun limite. Considerando che ci sono prepagate che permettono di caricare fino a 1.500 euro (alcune arrivano fino a 10.000 euro), si tratta di una clausola davvero penalizzante. Vi consigliamo, quindi, di mantenere sulla carta una carica al massimo di 150 euro, e ovviamente di bloccarla immediatamente in caso la perdiate o vi venga rubata.

Revolving. Devono essere scelte sulla base del costo della rateizzazione (Isc - Indicatore sintetico di costo). Anche per queste carte valgono i costi di utilizzo previsti per le carte tradizionali, ma il loro ammontare è ben poca cosa se paragonato al costo del finanziamento.

Nella maggior parte dei casi si tratta di carte che hanno tassi d'interesse molto superiori a quelli dei prestiti personali o agli scoperti di conto corrente. Tenete conto che il costo dell'invio dell'estratto conto incide in media per circa due punti percentuali sul costo effettivo dell'utilizzo della revolving.

Lasciarsi bene

Prepagate. Restano valide fino alla scadenza riportata sulla tessera. Esistono regole precise se non si vuole più usare la carta e ci sono rimasti soldi in carica; in genere il rimborso dell'importo residuo può essere richiesto in qualunque momento entro 12 mesi dalla scadenza della carta. L'operazione di rimborso è in genere a pagamento (in media 2 euro): c'è chi arriva a chiedere fino a 10,50 euro.

Revolving. Valgono le stesse regole delle carte di credito tradizionali. Per poter recedere, in molti casi bisogna rispettare termini ben precisi di scadenza, pena il rinnovo automatico per l'anno successivo e, quindi, l'addebito del canone annuale. Vi consigliamo di controllare, sul Regolamento, regole e procedure per il recesso. Se si sta ancora pagando la rateizzazione, per recedere dovete pagare in un'unica soluzione il debito residuo; molte carte applicano una commissione di estinzione anticipata (per legge non può essere superiore all'1% del residuo).

La nostra voce

Prepagate. Su queste carte care e insicure Altroconsumo ha presentato all'Antitrust alcune rivendicazioni:

  • bisogna legare il costo di ricarica al costo effettivo dell'operazione: pagare 5 euro per caricare la carta, indipendentemente dall'importo caricato, è eccessivo e oneroso;
  • non è giustificabile un costo di blocco per la carta eccessivamente oneroso per il cliente;
  • il rimborso del residuo deve essere sempre possibile senza limitazioni di importo caricato e senza spese;
  • come accade per le tessere bancomat, il prelievo dagli Atm dell'emittente in Italia deve essere gratuito;
  • anche i Regolamenti delle carte prepagate devono recepire la raccomandazione UE 489/97, per cui se la tessera va persa o rubata, il titolare può essere considerato responsabile per gli utilizzi fraudolenti fino a un massimo di 150 euro prima del blocco della carta e per nessuna spesa dopo il blocco. Attualmente, invece, molte delle carte prepagate (fra queste la più diffusa: Postepay) non prevedono questa possibilità.
Revolving. Altroconsumo ritiene che soprattutto negli anni passati le carte di credito revolving siano state diffuse dagli enti emittenti senza che i consumatori si rendessero veramente conto dello strumento di finanziamento che avevano in mano. Sono spesso utilizzate pratiche commerciali non chiare, per cui chi sottoscrive un prestito finalizzato spesso si vede arrivare a casa, senza che l'abbia richiesta esplicitamente, una carta revolving. L'offerta deve essere la più chiara e trasparente possibile nei confronti di consumatori consapevoli.
Indubbiamente in un recente passato le banche sono state molto propositive e poco comunicative in merito a questo tipo di carte. Con tutte le conseguenze del caso.
Gabriele
PS ne approfitto per segnalare anche il gruppo Facebook del blog:
 
Rispondi al commento:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Carte revolving il 13/10/09 alle 12:48 via WEB
Ma in realtà quando si attiva una carta revolving per un finanziamento non è obbligatorio presentare una documentazione relativa alla propria capacità di rimborso? Grazie.
 
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