Creato da raccontiitaliani il 08/02/2011
Racconti Italiani Online - Edizione Virtuale

Area personale

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 

Ultime visite al Blog

 
sadurnyLaSuperAletoby50altre_veritamaurizio.saricaLa_Gabrielasuperego82davekunLadyBikerGnusarascrittricecriveronachiaracarboni90brici_asemprepazzales_mots_de_sable
 

Ultimi commenti

 
Bella la poesia su Antiparos!
Inviato da: chiaracarboni90
il 31/05/2011 alle 11:36
 
 

Chi puņ scrivere sul blog

 
Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

 
« RACCONTI ITALIANI ONLINE...RACCONTI ITALIANI ONLINE... »

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO E CONTEMPORANEO

Post n°106 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da raccontiitaliani

da Poesie per la madre

Io non sapevo, no, quando cantavi

- forse d'aprile, nella stanza azzurra-

che tu eri la madre, ch'ero il figlio.

T'ascoltavano i monti e le pianure,

le rondini acquietate nelle gronde

e io incantato sul cuscino bianco.

Nel tuo canto s'aprivano le attese

del confuso presente, le mestizie

di tutti gli improbabili futuri.

Compresi allora ch'eri la compagna

di un viaggio di asprezze, di tormenti,

al di là delle mura e delle porte.

Lungo molte stagioni quell'inganno

dentro mi crebbi e mi finsi colui

che nella notte cammina davanti.

Stasera dici con voce di pianto

- sale nel cielo la luna di agosto-

che andasti sola per le strade buie.

 

 

da Congedi

 

Il sogno, non quello che a notte

assai di rado conduce per inattesi Eldoradi,

invece inserra porte, stringe cunicoli,

confonde alfabeti, lega i piedi alla fuga;

(torna mio padre e mi offende

come mai fece da vivo;

parte per non più tornare

chi a fianco mi dorme fedele)

il sogno, che accompagna la veglia

-fantasma d'amore- salute- ferma allegria,

e converte i passi, falsamente consola,

sdoppia l'istante in uno specchio ingannevole:

una tale spaventosa chimera

dobbiamo ucciderci dentro.

...Andava il delfino veloce

nell'acqua azzurra portando

la prima voglia di esistere.

 

da Recinto d'amore

Da sempre aborro le armi,

non so se per superbia o per paura,

e quanto ai cavalieri

preferisco i cavalli.

Amo invece l'amore

e seguito a cercarlo

bestemmiando e soffrendo,

come non mai sapessi

d'essere in un servaggio.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963