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RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO E CONTEMPORANEO

Post n°126 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da raccontiitaliani

Il campanello suona

Chi mi cerc, chi?

Corro su e giù verso la porta

Ma non c'è nessuno.

Eppure suona ancora,

lascio che si tradisca

in una voce, non mi muovo.

Chi sei?

Avevo paura di saperti

Di là dalla parete sveglio,

a spiarmi, da bambino.

Oggi sono io quel che eri tu,

mi sono messo una barba

bianca al collo,

un bambino truccato da vecchio

ti aspetta,

ma non resta molto tempo,

spegni il mio orgoglio.

Ho passato la vita a sognare

L'incontro che la spezza in due,

ecco che suoni ancora alla porta,

cosa faccio?

Se ti corro incontro non ci sei,

se attendo qui fermo

non ti accorgi di me,

Dio, apri la porta,

non tardare

(tanto so che sei tu)

Roma, giugno 1997.

 

 

 

Le ali

Mi mancano le ali

eppure l'ansia di riaprirle

m'accompagna notte e giorno.

M'insidia il desiderio,

mi cattura sul ramo più basso

dove matura la mia vista.

Sogno il nido laggiù,

l'uscita, il varci, il ritorno.

Le parole sono piume disperse,

antiche prove di volo,

invidia delle creature terrestri.

Qualcuno le spaventò,

disse che il canto le caccerà

non appena mi riscresceranno

le mie ali.

 

 

L'osso del numero

Ho nostalgia dei numeri dimenticati

nei conti minuti della spesa

da conservare nelle tombe dei vivi,

delicati deperibili segnali,

meridiani e paralleli della sete,

geografie della fame,

proiezioni di Mercatore

e linee di data del caldo,

fine del freddo,

calcoli di sonno e veglia,

temperature di febbre,

metrica di accenti e sillabe

da togliere alla carne

per darla al numero,

osso spolpato che rimane

ma posso dimenticare

il suo colore degli occhi,

il suo timbro della voce,

lassù in alto

dove i capelli scherzavano

al vento sulla testa.

 

Roma '97.

 
 
 
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