LE NOSTRE RADICI

Chi siamo, da dove veniamo...il tempo che inesorabilmente scorre non potrà mai cancellare il bisogno ed il diritto a conoscere la nostra vera famiglia

 

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Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da carlaservidio
Foto di Radici0

1:25 via WEB

UNA BIMBA DI NOME "MARIA" Quel mattino facendo una capatina sul terrazzo di casa nostra, avevo visto che c'era un bel sole per essere al 1 di Ottobre, avrei dovuto diffidare di quella bella giornata, invece come ogni volta che le giornate sono soleggiate il mio cuore era felice, non ricordo che giorno della settimana fosse, a me sembrava un giorno normale, ma mio figlio Andrea dice che era domenica, forse lui ha ragione. Mia madre era da un po' di tempo che aveva un fibroma, era ingrassata spaventosamente, mi ricordo che mangiava delle terrine enorme di insalata; eravamo tutti e quattro sedute in sala da pranzo e stavamo facendo colazione, erano circa le 9.30, tardi e mia zia ci invitava a sbrigarci perchè doveva pulire la casa, (quando non lavorava il suo chiodo fisso erano le pulizie, spostava tutto: frigo, lavatrice, cucina, ribaltava completamente la casa, noi, nell'attesa restavamo sul terrazzo finchè non aveva terminato).Intravedemmo mia madre che si recava in bagno, non so quanto tempo passò, ad un certo punto udimmo un vagito di bambino, noi tutti corremmo verso la porta del bagno, mia zia che gridava il nome di mia madre dicendole di aprire la porta, ancora oggi mi rimbomba nelle orecchie la sua voce: "Francine apri! Francine non fartelo ripetere!", e, lei non apriva, sentivamo l'acqua del water che scorreva fragorosamente, poi più niente. Dopo un po' udimmo aprirsi l'acqua della vasca da bagno, noi eravamo sempre fermi in corridoio davanti alla porta, ad un certo punto zia portò i miei fratellini sul terrazzo e disse a mia madre che se non avesse aperto quella maledetta porta, avrebbe rotto il vetro,.....quanto tempo passò non lo so,....finalmente la porta si aprì, una nube di vapore acqueo ci investì, una bimba con tanti capelli neri era adagiata sul fondo della vasca e l'acqua bollente continuava a scorrere, mia madre con un viso stravolto ci guardava....zia corse e chiuse l'acqua, la bimba restò dov'era, nessuno la toccò, pareva morta, zia mi guardò e mi disse di correre a telefonare a zia Clementina, (sorella più grande di loro due), l'ascensore non funzionava, mi rivedo scendere quelle scale come una pazza, mi rivedo dal tabaccaio di V.le Corsica mentre telefono alla zia e le spiego l'accaduto, mi rivedo risalire quelle scale che non finivano mai, otto piani, e quei otto piani li feci per ben quattro volte, e, mentre scendevo e salivo piangevo e pregavo, pregavo e piangevo, ma per chi, per mia madre, per noi o per la mia sorellina, ancora oggi non riesco a far mente locale, ma le lacrime le ricordo, tutti mi guardavano ed io non capivo....suonarono alla porta, c'era l'ambulanza, mia madre fece segno a zia di mandarli via...cosa dice....cosa fa.....vanno via....passa del tempo, arriva mia zia Clementina (donna sveglia, pratica ed efficente), entra in bagno, prende la bimba e la poggia dentro una bacinella di colore azzurro, povera piccola....queste sono le braccia amorevoli che ti hanno accolto? Solo una bacinella di plastica!....e, questo è il seno di tua madre?.....mi mandano ancora una volta a fare una telefonata, mi dicono di dare il nostro indirizzo completo, la scala, la via, ecc.....devo solo dire di venire immediatamente, la mamma è impazzita....cosa mi sarà passato mai per la testa, faccio tanta fatica a raccontare, eppure vorrei, lo vorrei tanto........vedo poliziotti, tanti, lettighieri, gente che va e viene....mia sorella sempre deposta dove mia zia l'ha adagiata, nuda, nessuno si occupa di lei, povero esserino innocente, continuo a piangere, nessuno mi dice nulla, sono lì davanti a loro ed è come se fossi un fantasma,....vi prego guardatemi, ci sono anch'io, qualcuno per carità mi dica qualcosa....perchè tutti quei flasch, cosa fanno in casa nostra, perchè le scale sono piene di persone, perchè, perchè.....mia madre viene portata via, un poliziotto prende la bacinella.....ci guarda e chiede a mia zia: "Come volete chiamarla?", - "Maria", rispondo io, si girano verso di me, ora finalmente mi vedono, mi sentono...."Va bene", dice il poliziotto, si chiamerà "Maria", prende un asciugamano, lo mette sulla bacinella per cercare di coprirla... vanno via, la portano così....come un oggetto, sin'ora nessuno l'ha presa in braccio, nessuno le ha dato un bacio, non ci sono state mani che l'hanno accarezzata....ma perchè è nata, se già i suoi primi attimi di vita sono tremendi?....ho voglia di prenderla in braccio, voglio abbracciarla, baciarla, le voglio già tanto bene, ho voglia di dirle che non è sola, ci sono io, l'amo.... Non la rivedrò mai più, mia madre l'ha lasciata, non la vuole, resteremo in quattro, so che non è vero, ma così deve essere! Guardo l'orologio, sono le 10.30....è trascorsco solo un'ora, un'ora che non cancellerò mai più dalla mente, un'ora che mi segnerà profondamente per sempre, riportando nel mio cuore la stessa angoscia e disperazione di quel giorno, tanto breve, eppure così lungo per me. Un'ora che dura da 38 anni, ed ogni volta mi chiedo:"Maria sei ancora viva? Sei stata adottata? Ti hanno voluto bene? Hai mai pensato alla tua famiglia d'origine?" - Come vorrei poterti incontrare e finalmente darti quell'abbraccio che quando tu nacqui non potei darti, un giorno c'incontreremo vedrai....e tutto il bene che è dentro di me finalmente esploderà e tu capirai che sei stata amata almeno da tua sorella Carla. Sarà questo il motivo per cui adoro il colore azzurro? Avevo solo 14 anni, capite? Io stessa ero piccola, e, tutti questi fatti sconvolsero a tal punto la mia mente che non volevo più continuare a vivere, non volevo che la gente mi guardasse e additasse.....Andammo in collegio, il tempo passò, la gente del posto però non dimenticò, mia madre cambiò casa, ne trovò una in affitto in Via Stoppani, cercammo di andare avanti, nessuno mai parlò più di quel giorno, mai un accenno, un gesto, niente di niente....ma io non ero più la stessa, il mio isolamento aveva cominciato a prendere piede, e, sarà così sempre di più, finchè non cercai la soluzione dei problemi attraverso il suicidio o finti suicidi......

 
 
 
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Un blog di: Radici0
Data di creazione: 28/01/2007
 

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